Comprare una casa rappresenta un traguardo essenziale della vita di moltissime persone, ma questo obiettivo ha un costo non esiguo e non tutti possono permetterselo, soprattutto i più giovani e bisognosi. Ecco perché non mancano coloro che, al fine di finanziare detta operazione, si rivolgono alle banche per la sottoscrizione di un contratto di mutuo – a cui si collega un’ipoteca sull’immobile comprato.
In estrema sintesi, il mutuo è un tipo di contratto che prevede sia un soggetto che eroga una determinata quantità di denaro, sia un soggetto che si obbliga a restituirla – maggiorata degli interessi – tramite versamenti periodici che prendono il nome di rate, suddivise entro un piano di ammortamento specifico.
Dopo queste fondamentali premesse, vogliamo volgere l’attenzione ad una facilitazione per dipendenti pubblici che non tutti conoscono. Si tratta del mutuo Inps agevolato, che coloro i quali lavorano nella PA (ex INPDAP) possono sfruttare per raggiungere l’agognato traguardo dell’acquisto della casa – ma non solo. I dettagli.
Mutuo INPS dipendenti pubblici: per cosa si può ottenere
Lo spiega chiaramente l’istituto di previdenza nel suo sito web. Questo beneficio prende anche il nome di Mutuo Prima Casa INPS (ex mutuo inpdap), proprio perché il pagamento delle relative rate è garantito da un’ipoteca e consiste quindi in un finanziamento agevolato a lungo termine che il dipendente pubblico può richiedere all’Istituto per uno dei seguenti motivi:
- effettuare le spese di acquisto, edificazione o ampliamento della prima e unica casa di abitazione;
- comprare o costruire un box o posto auto mirato a costituire pertinenza della prima e unica casa di abitazione;
- effettuare le spese per l’iscrizione e la frequenza di corsi di studio per sé stessi o per i membri del nucleo familiare;
- chiudere un mutuo già contratto con una banca. Si tratta del meccanismo della cd. portabilità o surroga.
Riguardo all’ultimo punto, si precisa che l’interessato può richiedere il mutuo Inps anche per trasferire un mutuo già stipulato con una banca, a patto che abbia le stesse finalità – e importi – per le quali è concedibile il mutuo Inps.
Inps altresì spiega che per nucleo familiare si intende il coniuge, la parte dell’unione civile, i conviventi di fatto con contratto registrato, i figli minori di età o i figli maggiorenni fiscalmente a carico del genitore.
Chi sono i beneficiari del Mutuo INPS agevolato (ex mutuo INPDAP)?
Il Mutuo INPS agevolato può essere richiesto all’istituto di previdenza, da parte degli iscritti al Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Ex Inpdap) da almeno un anno:
- in attività di servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato al momento della presentazione della domanda;
- pensionati.
Ai fini dell’anzianità di iscrizione si considerano anche i periodi di servizio a tempo determinato.
Attenzione però, in quanto il mutuo non può essere assegnato nei seguenti casi:
- se sono pendenti procedure di sovraindebitamento;
- in esecuzione di accordi o piani del consumatore a carico del richiedente o dei componenti del nucleo familiare (art. 13, legge n. 3 del 2012).
Il servizio web, incluso nella pagina del sito ufficiale dell’istituto di previdenza dedicata all’argomento, consente di fare domanda di concessione di un mutuo ipotecario ai soggetti appena citati.
Quali sono i requisiti obbligatori
Ai fini dell’ottenimento del mutuo in oggetto, inoltre, il richiedente e i membri del suo nucleo familiare:
- non debbono essere proprietari di altre abitazioni in tutto il territorio nazionale (salvo alcune eccezioni);
- debbono acquistare un immobile non di lusso, libero e disponibile, situato in Italia e futura residenza del mutuatario.
Durata, condizioni e liniti del Mutuo INPS
Inps altresì spiega che il mutuo potrà essere rimborsato in rate mensili, da versare per lassi di tempo distinti, vale a dire 10, 15, 20, 25 o 30 anni.
Attenzione però, in quanto le regole previste indicano che la durata massima del mutuo per motivi di studio non potrà comunque essere maggiore di 15 anni.
Non solo. La durata massimo del piano di ammortamento che serve a restituire il dovuto all’Inps, avrà un differente limite rappresentato dall’età del beneficiario dell’agevolazione in oggetto, al momento della domanda.
Infatti la somma tra l’età del richiedente e la durata dell’ammortamento del mutuo non potrà superare gli 80 anni.
Quali sono le somme massime assegnabili tramite mutuo
Come spiega dettagliatamente Inps, questi sono gli importi massimi concedibili con detto contratto di finanziamento:
- 300mila euro per comprare un immobile di nuova costruzione o da un privato, ma anche per acquistare una nuova casa da un’asta pubblica o da cooperative;
- 150mila euro per ristrutturazioni o lavori di manutenzione di immobili già di proprietà;
- 75mila euro per comprare o costruire un box o un posto auto;
- 100mila euro per l’iscrizione e la frequenza, in Italia o all’estero, dell’iscritto e/o di uno o più componenti del nucleo familiare a corsi di studio.
Inoltre, le somme appena elencate sono da intendersi inclusive di eventuali imposte.
Oltre a ciò, attenzione a quanto segue:
- l’ammontare versabile non può oltrepassare il valore delle unità immobiliari da ipotecare, acclarato dai tecnici dell’istituto, né il prezzo di acquisto di cui all’atto di compravendita (al netto delle eventuali spese documentate oggetto di finanziamento);
- il valore del finanziamento è condizionato dall’effettiva capacità di credito del richiedente, come stabilita dall’art.2 del Regolamento vigente;
- il Direttore della Sede Inps competente alla lavorazione della richiesta, incaricherà i periti del ramo tecnico edilizio dell’istituto di fare una perizia estimativa sul valore dell’immobile, per il quale è stata presentata la domanda di mutuo, in modo da verificare le condizioni economiche.
Ulteriori limiti alle rate di rimborso del mutuo agevolato dipendenti pubblici
Le rate di rimborso del mutuo agevolato Inps, comprensive degli interessi, non potranno superare la metà del reddito netto del nucleo familiare, al netto dell’esposizione debitoria dell’anno in corso, autocertificata alla data di presentazione della richiesta.
Per reddito netto del nucleo familiare si intende la somma dei redditi dei membri del nucleo familiare, al netto delle imposte e desumibile dall’ultima dichiarazione fiscale disponibile alla data della presentazione della domanda.
Come avviene il rimborso del mutuo
Inps rimarca altresì che il rimborso del mutuo si compie con il metodo di calcolo “alla francese”, ossia:
- in rate mensili costanti e posticipate
- e in funzione dei tassi d’interesse fissati con provvedimento dell’istituto
L’ammontare delle rate sarà correlato al valore del finanziamento attribuito e al tasso di interesse che, a scelta del mutuatario, potrà essere fisso o variabile nel corso della durata del mutuo.
Inoltre il versamento delle rate di mutuo si avrà con l’utilizzo dei canali di pagamento PagoPA.
Obblighi assicurativi e garanzia ipotecaria
Colui che chiede e ottiene il mutuo ha l’obbligo di assicurare l’immobile costituito in garanzia ipotecaria a copertura dei pericoli di incendio, fulmine e scoppi in genere, a partire dalla data di perfezionamento del contratto di mutuo e per tutta la durata del mutuo stesso.
Inoltre, a garanzia della restituzione del capitale mutuato, il mutuatario concede all’Inps ipoteca volontaria di primo grado:
- sull’immobile da comprare o comprato;
- sull’area interessata alla costruzione e sull’immobile da edificare;
- sul preesistente immobile (in ipotesi di ristrutturazione e/o ampliamento dell’abitazione);
- sull’immobile di proprietà del mutuatario offerto in garanzia, in ipotesi di mutuo richiesto per motivi di studio.
Il valore dell’ipoteca da iscrivere corrisponde a due volte l’ammontare del mutuo concesso.
Quando e come fare domanda di concessione del mutuo Inps
I dipendenti statali, che abbiano i requisiti sopra visti, possono fare domanda telematica di mutuo attraverso il sito istituzionale Inps www.inps.it dal 15 gennaio (dal 15 febbraio per l’anno 2024) al 30 novembre di ciascun anno.
Al fine di accedere al servizio occorre avere:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
- CIE (Carta d’Identità Elettronica)
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
All’interno del sito Inps potrai altresì consultare l’elenco dei documenti da allegare alla domanda per mutui ipotecari 2024, per singola finalità di concessione del mutuo. Per ulteriori informazioni, rinviamo alla pagina del regolamento aggiornato.
FAQ Mutui INPS dipendenti pubblici
Infine ecco una serie di utili risposte alle domande più frequenti rilasciate in un PDF a cura dell’Istituto.
Cos’è il mutuo ipotecario?
Il mutuo ipotecario è un finanziamento agevolato a lungo termine concesso da INPS.
A cosa serve il mutuo ipotecario?
Puoi richiedere il mutuo ipotecario INPS per uno dei seguenti motivi:
- Acquistare un immobile di nuova costruzione, da un privato, da aste pubbliche o cooperative;
- Costruire, ampliare o svolgere lavori di manutenzione di un immobile di proprietà;
- Acquistare o costruire un box o posto auto;
- Iscrizione – anche uno o più componenti del tuo nucleo familiare – a corsi universitari, master, Conservatori di musica e Accademie di belle arti, Istituti di formazione professionale che rilasciano titoli legalmente riconosciuti in Italia.
Inoltre, puoi richiedere il mutuo INPS anche per trasferire un mutuo già stipulato con una banca purché abbia
le stesse finalità per le quali è concedibile il mutuo INPS (c.d. “Portabilità”.
Cosa si intende per nucleo familiare?
Per nucleo familiare si intende il coniuge, la parte dell’unione civile, conviventi di fatto con contratto
registrato, i figli minori di età o figli maggiorenni fiscalmente a carico del genitore.
A chi è rivolto il mutuo ipotecario INPS?
Il mutuo ipotecario INPS è rivolto agli iscritti al Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e
sociali, in attività di servizio o in pensione, che da almeno un anno siano iscritti alla suddetta Gestione.
Ai fini dell’anzianità di iscrizione si considerano anche i periodi di servizio a tempo determinato. Per richiedere
il mutuo, tuttavia, è necessario che gli iscritti in attività di servizio abbiano un contratto di lavoro a tempo
indeterminato.
Se ho già un mutuo presso una banca, posso trasferirlo in INPS?
Sì, puoi trasferirlo se il mutuo in essere con la banca è stato ottenuto per una delle finalità previste nel
Regolamento INPS e se si è in possesso di tutti requisiti previsti per l’erogazione del mutuo
ipotecario INPS.
Ho un mutuo presso una banca cointestato con il mio coniuge, posso trasferirlo in INPS?
Sì, se entrambi i coniugi o parti dell’unione civile, o conviventi di fatto con contratto registrato, cointestatari
del mutuo con la banca sono iscritti al Fondo di Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.