In tanti si trovano nella stessa situazione: hanno perso il lavoro, hanno avuto un drastico calo del reddito oppure hanno venduto un immobile per necessità. Eppure, quando richiedono un bonus o un’agevolazione, si sentono dire che il loro ISEE è troppo alto. Com’è possibile, se oggi guadagnano molto meno?
La spiegazione è semplice: l’ISEE ordinario si basa su dati vecchi di due anni. Se nel frattempo la situazione familiare è cambiata, quei numeri non sono più rappresentativi. Ma c’è una soluzione. Si chiama ISEE corrente, e permette di ricalcolare il valore aggiornando redditi e patrimoni. In questo articolo ti spieghiamo tutto: come funziona, quando puoi richiederlo, cosa ti serve e qualche consiglio pratico per sfruttarlo al meglio.
Che cos’è l’ISEE corrente e perché conviene
L’ISEE corrente è una versione aggiornata dell’ISEE ordinario. Serve quando la situazione economica della tua famiglia è cambiata in modo significativo, e vuoi che questi cambiamenti si riflettano sul calcolo del tuo indicatore economico.
In pratica, l’ISEE corrente considera:
- i redditi degli ultimi 12 mesi (o degli ultimi 2 mesi, in certi casi);
- il patrimonio aggiornato all’anno precedente (quindi il saldo e la giacenza media al 31 dicembre 2024 per il 2025).
A differenza dell’ISEE ordinario, che si basa su dati più vecchi, l’ISEE corrente ti permette di “fotografare” la tua situazione attuale. Questo può abbassare notevolmente il valore dell’indicatore e darti accesso a prestazioni che prima non potevi ottenere.
Quando si può richiedere l’ISEE corrente
Puoi fare domanda in presenza di almeno una di queste condizioni:
- Perdita del lavoro, licenziamento o cessazione dell’attività autonoma.
- Riduzione del reddito complessivo del nucleo familiare di almeno il 25%.
- Diminuzione del patrimonio di almeno il 20% rispetto a quello dichiarato nell’ISEE ordinario.
Attenzione però:
- l’aggiornamento per i redditi si può fare a partire da gennaio,
- mentre per i patrimoni bisogna aspettare aprile, perché servono i saldi bancari aggiornati a fine dicembre dell’anno precedente.
Una volta richiesto, l’ISEE corrente ha validità sei mesi, poi va rinnovato se la tua situazione resta invariata.
Come richiederlo: online o tramite CAF
La domanda per l’ISEE corrente può essere inoltrata in diversi modi. I due principali sono:
- tramite CAF o patronati, che aiutano nella compilazione e trasmissione della documentazione;
- online, attraverso il portale INPS accedendo con SPID, CIE o CNS.
In entrambi i casi, è importante avere già un ISEE ordinario in corso di validità. Solo dopo averlo ottenuto, infatti, è possibile procedere con la richiesta dell’ISEE corrente.
Attenzione alle novità dell’Isee 2025 senza titoli di Stato e Libretti Postali
Un altro motivo per cui molte famiglie stanno valutando la possibilità di presentare l’ISEE corrente 2025 riguarda le novità normative annunciate dall’INPS. A partire da aprile, infatti, alcuni strumenti finanziari – come libretti postali, buoni fruttiferi e titoli di Stato – potrebbero essere esclusi dal calcolo del patrimonio mobiliare, se ricorrono determinate condizioni.
Questo significa che chi detiene questi strumenti potrebbe vedere una riduzione significativa del proprio ISEE aggiornando i dati patrimoniali, accedendo così a una più ampia platea di bonus e agevolazioni.
Leggi anche: Isee senza Libretti e Buoni postali: quando si deve rifare e quanto costa
Esempi pratici: quando conviene usarlo
Vediamo alcuni esempi reali per capire meglio quando l’ISEE corrente può tornarti utile:
Caso 1: hai perso il lavoro
Stefano lavorava come magazziniere ma ha perso il posto a febbraio 2025. Il suo ISEE ordinario, basato sul 2023, mostra ancora un reddito annuo pieno. Se vuole richiedere il bonus asilo nido per la figlia o accedere a tariffe agevolate, rischia di vedersi respinto. Richiedendo l’ISEE corrente, invece, il suo reddito aggiornato sarà molto più basso e potrà rientrare nei limiti previsti.
Caso 2: hai avuto un calo di reddito
Valeria e Luca, genitori di due bambini, nel 2024 hanno visto ridursi l’orario di lavoro e con esso anche lo stipendio. Il reddito familiare è sceso di circa il 30% rispetto a quello del 2023. Usare l’ISEE corrente consente loro di aggiornare i dati e accedere, ad esempio, alla mensa scolastica gratuita o al bonus bollette.
Caso 3: hai venduto un immobile o svuotato i conti
La famiglia Bianchi ha venduto una seconda casa per far fronte a spese sanitarie. Il patrimonio dichiarato nell’ISEE ordinario non è più attuale. Da aprile possono aggiornare anche la parte patrimoniale con l’ISEE corrente e ottenere un indicatore più basso.
Documenti da preparare
Per richiedere l’ISEE corrente avrai bisogno di:
- DSU già presentata per l’ISEE ordinario.
- Ultime buste paga o certificazioni di disoccupazione/Naspi.
- Estratti conto con saldo al 31 dicembre 2024 e giacenza media dell’anno.
- Eventuali attestazioni su variazioni patrimoniali o lavorative.
- In caso di aggiornamento dei redditi degli ultimi due mesi, anche i documenti relativi a quel periodo (es. busta paga di gennaio/febbraio 2025).
Puoi fare tutto online tramite il portale INPS, oppure rivolgerti al tuo CAF di fiducia.
Tips utili per non sbagliare
Ecco alcuni consigli pratici per non perdere tempo e ottenere un ISEE aggiornato senza stress:
- Non aspettare troppo: se sai già che hai perso il lavoro o hai avuto un calo di reddito, raccogli subito i documenti e prepara la richiesta.
- Controlla le soglie dei bonus: prima di richiedere l’ISEE corrente, verifica se rientreresti nei limiti previsti per i bonus che ti interessano. Potresti scoprire che ti spetta più di quanto pensi.
- Segna la scadenza: ricordati che l’ISEE corrente dura solo sei mesi. Imposta un promemoria per valutare se rinnovarlo.
- Conserva tutto: tieni da parte copie di buste paga, certificazioni e saldi bancari. Potrebbero servirti in caso di controlli.
- Non farlo “a caso”: richiedere l’ISEE corrente ha senso solo se la tua situazione è davvero cambiata. Se non ci sono variazioni significative, potrebbe non portarti alcun vantaggio.
📌 Riepilogo: tutto quello che ti serve per l’ISEE corrente 2025
QUANDO PUOI RICHIEDERLO
- Da gennaio 2025 per aggiornare i redditi.
- Da aprile 2025 per aggiornare anche i patrimoni.
REQUISITI
- Perdita del lavoro.
- Reddito complessivo ridotto almeno del 25%.
- Patrimonio diminuito almeno del 20%.
VALIDITÀ
- 6 mesi dalla data di richiesta.
DOCUMENTI
- DSU ordinaria.
- Documenti sui redditi recenti.
- Giacenza media e saldo al 31/12/2024.
- Eventuali certificazioni patrimoniali o lavorative.
Se pensi che il tuo ISEE sia troppo alto per la tua situazione attuale, non aspettare. Con l’ISEE corrente puoi correggere il tiro e ottenere ciò che ti spetta. Anche un piccolo aggiornamento può fare una grande differenza.
Perché conviene aggiornare il proprio ISEE corrente
In conclusione, l’ISEE corrente rappresenta un’opportunità concreta per tantissime famiglie italiane. In un periodo in cui molte persone si trovano a fare i conti con contratti precari, entrate ridotte o spese in aumento, poter aggiornare l’indicatore della propria situazione economica può fare la differenza tra accedere o meno a una prestazione, oppure ricevere un importo più alto.
Chi si trova in una delle situazioni descritte – perdita del lavoro, riduzione del reddito o variazioni del patrimonio – farebbe bene a verificare se possiede i requisiti per richiedere l’ISEE corrente. La procedura è semplice, i documenti richiesti sono facilmente reperibili, e il beneficio potenziale può essere molto concreto.
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