A partire dal 2025, le famiglie italiane potranno beneficiare di un’importante novità riguardante il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Ora la novità Isee è ufficiale: grazie al nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sarà possibile escludere dal computo dell’ISEE il valore dei titoli di Stato fino a un massimo di 50.000 euro. Questa modifica, già prevista nella scorsa Legge di Bilancio 2024, è quindi ora effettiva da quest’anno, lo comunica il Governo tramite un comunicato stampa sul sito www.governo.it.
L’intervento si colloca nell’ambito della revisione del Dpcm n. 159 del 5 dicembre 2013 (Regolamento Isee), che disciplina le regole per la determinazione e l’applicazione dell’ISEE. Oltre all’esclusione dei titoli di Stato, il nuovo decreto introduce ulteriori novità per i nuclei familiari con componenti disabili o non autosufficienti, con l’obiettivo di rendere lo strumento più inclusivo e aderente alle reali esigenze delle famiglie italiane. Di seguito, vediamo nel dettaglio tutte le modifiche e i loro effetti pratici.
Esclusione dei titoli di Stato dal calcolo ISEE: ora è ufficiale
La principale novità riguarda la possibilità di escludere dal calcolo dell’ISEE il valore dei titoli di Stato, come buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio postale e altri strumenti finanziari assistiti dalla garanzia dello Stato. L’importo massimo che potrà essere escluso è fissato a 50.000 euro. Questa misura punta a incentivare il risparmio delle famiglie, senza penalizzarle nell’accesso a misure di welfare e assistenza sociale.
La modifica rappresenta una svolta significativa, considerando che i titoli di Stato sono spesso utilizzati da famiglie con una propensione al risparmio a lungo termine. Con questa esclusione, il valore effettivo dell’ISEE risulterà inferiore, consentendo a un numero maggiore di famiglie di rientrare nelle soglie previste per l’accesso a prestazioni agevolate, come borse di studio, bonus sociali e agevolazioni tariffarie.
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Altra novità per i nuclei familiari con disabilità
Il decreto introduce ulteriori benefici per i nuclei familiari che includono persone con disabilità o non autosufficienti. In particolare:
- Esclusione di trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari: Questi redditi, percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità, non saranno più considerati nel calcolo dell’ISEE. L’esclusione riguarda anche le carte di debito riconosciute a titolo di assistenza.
- Maggiorazione della scala di equivalenza: Per ogni componente del nucleo familiare con disabilità media, grave o non autosufficienza, sarà attribuita una maggiorazione del parametro della scala di equivalenza pari a 0,5. Questo aumento consente di considerare più adeguatamente le esigenze specifiche di queste famiglie, riducendo il peso del reddito complessivo nell’ISEE.
Queste modifiche sono pensate per garantire maggiore equità e per riconoscere le difficoltà economiche che spesso affrontano le famiglie con componenti disabili.
Isee 2025, titoli di Stato fuori dal calcolo: disciplina transitoria
Il nuovo decreto prevede una disciplina transitoria per garantire la continuità delle prestazioni sociali agevolate. Le attestazioni ISEE già rilasciate rimarranno valide fino alla loro naturale scadenza. Tuttavia, le famiglie che lo desiderano potranno richiedere una nuova attestazione calcolata secondo le regole introdotte dal Dpcm 2025.
Questa fase di transizione è fondamentale per evitare disagi ai beneficiari e per consentire agli enti locali e agli istituti coinvolti di adeguarsi alle nuove disposizioni. Inoltre, è previsto un monitoraggio dell’impatto delle modifiche, che potrà fornire indicazioni utili per eventuali aggiustamenti futuri.
Cosa succede ora
Il decreto firmato dal Presidente del Consiglio è ora in attesa della registrazione da parte della Corte dei conti e della successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Solo dopo questi passaggi le modifiche diventeranno operative a tutti gli effetti.
Nel frattempo, è consigliabile che le famiglie interessate si informino presso i CAF e gli enti locali competenti per comprendere come queste novità possano incidere sulla propria situazione e sulle prestazioni sociali di cui già beneficiano o a cui potrebbero accedere.
Con queste innovazioni, il Governo punta a rendere l’ISEE uno strumento più equo e rispondente alle necessità delle famiglie italiane, adattandolo alle realtà economiche e sociali attuali.