Iscrizione Camera di Commercio cos’è, a cosa serve, quanto costa, come si fa e per chi è obbligatoria? Partiamo col dire che la Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato (CCIAA) è un ente diffuso sul territorio italiano che ha lo scopo di gestire e conservare il Registro Imprese nonchè quello di promuovere iniziative a favore delle imprese ivi iscritte.
L’obbligo di iscrizione in Camera di Commercio vige per tutti i titolari di partita iva che svolgono attività autonoma in forma di impresa, quindi imprenditori commerciali, società di persone, società di capitali, imprenditori agricoli e imprese artigiane.
Non hanno invece l’obbligo di iscrizione i liberi professionisti titolari di p. iva e quindi coloro che svolgono attività professionale (a titolo di esempio avvocati, ingegneri, consulenti, grafici). Per loro vi è solo l’obbligo di apertura della partita iva ed iscrizione o in Gestione separata INPS oppure alla cassa previdenziale di riferimento (Cassa Forense per gli avvocati, INARCASSA per ingegneri e architetti, e così via). Vediamo in breve cos’è la Camera di Commercio e poi passiamo a vedere cos’è e come funziona il Registro Imprese.
Camera di Commercio, cos’è
Troviamo la definizione di Camera di Commercio nel Decreto Legislativo numero 23 del 15 febbraio 2010 (modifiche alla legge 29 dicembre 1993, n. 580).
“Le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura sono enti pubblici dotati di autonomia funzionale che svolgono, nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza, sulla base del principio di sussidiarietà di cui all’articolo 118 della Costituzione, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell’ambito delle economie locali.”
Dalla definizione stessa rinveniamo qual è lo scopo principale di questo Ente, ossia di svolgere funzioni di interesse generale per le imprese, fra cui: attività amministrative, promozionali, di studio e di regolazione del mercato, oltre che la tenuta del Registro Imprese, del Repertorio economico amministrativo (REA), e degli altri registri ed albi attribuiti dalla legge.
Registro Imprese: cos’è e che funzione assolve
L’iscrizione in Camera di Commercio e al Registro delle Imprese è quindi obbligatoria per esercitare la propria attività in regolarità.
Presso ogni Camera di Commercio c’è un Ufficio Registro Imprese che ha competenza provinciale, ed è gestito secondo tecniche informatiche tramite il sito infoCamere.
Il Registro delle Imprese è il registro pubblico e informatico (consultabile quindi da chiunque telematicamente) al quale devono iscriversi:
- le imprese italiane
- tutte le imprese estere con sede in Italia o con unità locale in Italia
- tutte le associazioni o fondazioni che esercitano attività economica sotto forma di impresa
Il Registro Imprese viene definito come l’anagrafica economica delle imprese italiane, in quanto qui si possono leggere tutte le informazioni relative a quell’impresa: ragione sociale, attività svolte, sede legale, soci che ne fanno parte, eventi che hanno interessato l’impresa successivamente all’iscrizione (variazioni e cessazioni subite dall’ impresa).
L’obiettivo del Registro Imprese è garantire la tempestività dell’informazione economica a livello nazionale, nonchè di pubblicità legale degli atti su iscritti.
Registro Imprese, sezione ordinaria e sezione speciale
Il Registro delle Imprese è composto da due sezioni:
- ordinaria
- speciale
Nella sezione ordinaria devono iscriversi:
- Le società di persone (s.n.c., s.a.s.) e di capitali (s.p.a, s.a.p.a, s.r.l)
- Le società cooperative
- Gli imprenditori commerciali individuali (non piccoli)
- I consorzi con attività esterna e società consortili
- I gruppi europei di interesse economico
- Gli enti pubblici che hanno per oggetto un’attività commerciale
- Le società estere che hanno la sede amministrativa o unità locale in Italia.
Nella sezione speciale invece si iscrivono:
- Le imprese agricole
- I piccoli imprenditori e/o coltivatori diretti
- Le società semplici
- Le imprese artigiane
E in un’ulteriore sottosezione della sezione speciale si iscrivono:
- Startup innovative
- PMI innovative
- Incubatori certificati
- Imprese sociali
- Società tra professionisti
Iscrizione Camera di Commercio, come fare con ComUnica
L’iscrizione avviene tramite istanza del contribuente: l’iscrizione è eseguita su domanda sottoscritta dall’ interessato (titolare/legale rappresentante o consulente delegato) e deve avvenire in modalità telematica attraverso la creazione di un’apposita pratica telematica tramite software messo a disposizione dalla Camera di Commercio.
Per iscrivere una nuova impresa al Registro Imprese occorre presentare la Comunicazione Unica (ComUnica) alla Camera di Commercio competente per la provincia in cui l’impresa ha la sua sede effettiva di esercizio dell’attività.
Occorre avere anche un indirizzo PEC (posta elettronica certificata) e acquistare un dispositivo di firma digitale, quest’ultimo solo se richiesto dalla Camera di Commercio competente per la sottoscrizione dei documenti richiesti.
Una volta che l’impresa risulta iscritta in Camera di Commercio, tramite l’emissione della visura camerale, riceverà il numero REA (Repertorio Economico Amministrativo) alla casella PEC indicata, ovvero il numero tramite il quale è possibile identificare l’impresa stessa.
La compilazione della Comunicazione Unica inoltre permette alle imprese di assolvere all’obbligo di inviare comunicazioni ad altri enti – con un’unica pratica:
- Agenzia delle entrate: richiesta della Partita IVA
- INPS: iscrizione alle relative casse di competenza
- SUAP: iscrizione dell’attività presso il relativo Comune di competenza
- INAIL: apertura di una posizione assicurativa
Cos’è e come funziona la Visura Camerale
La visura camerale è il documento che possiamo richiedere al Registro Imprese al fine di venire a conoscenza di tutte le informazioni di dettaglio su quella determinata impresa.
La visura può essere ordinaria o storica:
- la prima contiene le informazioni attuali dell’impresa, come se fosse una fotografia dell’impresa in quel determinato momento storico
- la seconda, in più rispetto a quella ordinaria, riporta inoltre tutta la storia dell’impresa – dalla costituzione fino al momento in cui si richiede la visura.
C’è infine la visura soci che però si può richiedere solo relativamente alla società di capitali e permette di venire a conoscenza del numero di soci per impresa e percentuale di quote possedute.
Iscrizione Camera di Commercio: quanto costa
Quanto costa l’iscrizione alla Camera di Commercio? I costi sono vari e dipendono dal tipo di impresa che si vuole iscrivere:
- i diritti camerali (o diritto annuale) da versare annualmente che ogni azienda deve pagare sia al momento dell’iscrizione, sia negli anni successivi (importi dai 53 ai 120 euro annuali)
- i diritti di segreteria, che variano in base alla tipologia di impresa (importi dai 18 ai 90 euro)
- imposta di bollo (importi dai 17.50 ai 65 euro)
Vanno, infine, considerati i costi per l’attivazione di PEC e firma digitale nonchè di un commercialista o consulente fiscale da delegare per la pratica.