Green pass e proroga stato di emergenza fino a fine anno: la campagna di vaccinazione in Italia è ormai a buon punto, e i numeri lo confermano. Ma come suggerito dai maggiori esperti in campo medico, non è questo il momento di abbassare la guardia, nonostante la stagione estiva inviti ad una maggiore libertà e agli spostamenti per le vacanze.
Infatti, le varianti del coronavirus continuano a preoccupare – in special modo la variante Delta o indiana – e per questa ragione il Governo, nella seduta n. 30 di giovedì 22 luglio, ha deliberato di introdurre una nuova proroga fino al 31 dicembre per quanto attiene allo stato di emergenza nazionale. Non solo: l’Esecutivo guidato dall’ex banchiere centrale Mario Draghi ha definito le modalità di utilizzo del Green Pass e posto nuovi criteri con cui stabilire i colori delle Regioni, in base all’andamento della curva dei contagi a livello territoriale.
Sono novità assolutamente rilevanti, se pensiamo che dal prossimo 6 agosto il Green pass sarà obbligatorio per avere accesso ai bar e ai ristoranti al chiuso; ma anche per andare in piscina, al teatro, al cinema, in palestra o nei musei. Ciò nonostante la netta spaccatura che tuttora si registra tra favorevoli e contrari a questo documento e dunque, di fatto, alla vaccinazione anti – coronavirus.
Di seguito vogliamo fare il punto su quanto stabilito proprio ieri in Consiglio dei Ministri, in modo da chiarire a tutti gli interessati quali saranno le direttive da seguire da qui ai prossimi mesi. Eccoci innanzi ad un nuovo decreto legge Covid.
Green pass obbligatorio per alcune attività: arriva il via libera del Governo
“L’economia va bene, si sta riprendendo e l’Italia cresce a un ritmo anche superiore a quello di altri Paesi europei”, sono queste le parole nelle ultime ore usate dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’ambito della conferenza stampa successiva al CdM. Tuttavia il Premier ha altresì ribadito che “la variante Delta è anche più minacciosa di altre varianti”.
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Per salvare la ripresa dell’economia e per impedire nuove drastiche restrizioni agli spostamenti e alle attività – ossia per evitare un nuovo lockdown generalizzato – il Governo ha inteso e intende promuovere con forza il Green Pass, perchè – come ricordato dallo stesso Draghi – questo documento “è una misura con i quali i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. È una misura che dà serenità, non che toglie serenità”. Altrimenti, ha fatto notare il Presidente del Consiglio, “senza vaccinazione si deve chiudere tutto, di nuovo”.
Green pass: per quali attività sarà obbligatorio averlo?
Con il via libera del Consiglio dei Ministri al nuovo decreto legge Covid, abbiamo dunque obbligatorio il possesso del Green Pass per poter avere accesso a specifiche attività, che prevedono il contatto con altre persone. Più nello specifico, sarà necessario avere una certificazione verde Covid-19 (Green Pass), che attesti l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale anti – covid o la guarigione dall’infezione da coronavirus (validità di un semestre). In alternativa, sarà necessario attestare il compimento di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus (validità pari a 48 ore).
Il Green pass diventa così, se non obbligatorio in senso generale, comunque doveroso per tanti ambiti legati alla socialità e alle attività di gruppo. Infatti, detta documentazione sarà richiesta per poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti, a partire dal giorno venerdì 6 agosto:
- Concorsi pubblici;
- Servizi per la ristorazione effettuati da esercizi per consumo al tavolo al chiuso (non sarà invece obbligatorio per il servizio al bancone);
- Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
- Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
- Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
- Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
- Sagre e fiere, convegni e congressi;
- Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
- Centri culturali, centri sociali e ricreativi, per quanto attiene alle attività negli spazi chiusi (e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione).
Green pass: due settimane di tempo per adeguarsi e non restare esclusi da servizi ed attività
E’ chiaro che, nelle intenzioni del Governo, i prossimi quindici giorni costituiscono un tempo assegnato per permettere a chi non l’ha ancora fatto di vaccinarsi e alle attività collegate all’introduzione dell’obbligo, di organizzarsi per tempo. Il Green pass sarà emesso sempre a seguito della prima dose del vaccino. Ciò sebbene nei giorni scorsi sia circolata l’ipotesi dell’adeguamento integrale alle regole europee, che implicano la certificazione covid soltanto a due settimane dal richiamo.
Restano chiuse le discoteche ma il Premier ha assicurato che c’è un “accordo pieno a risarcire le discoteche, ne abbiamo discusso in Consiglio dei Ministri”. Si parla infatti di un fondo ad hoc per i ristori alle sale da ballo.
Per il momento, niente obbligo di Green pass per poter salire sui mezzi di trasporto (treni, aerei, bus). Ma circa questo punto molto dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica nelle prossime settimane, e non sono escluse novità sostanziali a settembre.
Quali sanzioni per chi viola l’obbligo legato al Green pass?
Attenzione agli aspetti sanzionatori, non certo irrilevanti. Infatti, i titolari o i gestori dei servizi e delle attività sono tenuti a controllare che l’accesso a servizi e attività si compia nel rispetto delle prescrizioni. Ciò evidentemente esibendo il Green Pass al momento opportuno.
In ipotesi di violazione, può essere emessa una sanzione amministrativa pecuniaria oscillante da un minimo di 400 ad un massimo di 1000 euro sia a carico dell’esercente, sia del cliente / privato che accede illegittimamente al servizio o attività. E ancora, nel caso la violazione si ripeta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
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Stato di emergenza prorogato fino al 31 dicembre
Contrariamente all’ipotesi circolata nelle scorse settimane, niente stop allo stato di emergenza, bensì proroga fino a fine anno. Evidentemente le varianti del coronavirus fanno paura e le istituzioni preferiscono correre ai ripari. In effetti, negli ultimi giorni l’andamento della curva epidemiologia è in risalita e ciò implica di adottare comportamenti di maggior cautela.
Pertanto non stupisce che, tra le varie misure incluse all’interno del nuovo decreto Covid, vi sia anche la proroga dello stato di emergenza, in vigore dal 31 gennaio 2020 e in scadenza il 31 luglio, fino al 31 dicembre 2021.
Concludendo, nell’ambito del recentissimo Consiglio dei Ministri, sono stati modificati i parametri con i quali sono stabiliti i colori delle Regioni. Se prima detti parametri erano legati strettamente all’incidenza dei contagi, da adesso varrà di più il livello di pressione sugli ospedali e al numero di pazienti Covid nei reparti ordinari e nelle terapie intensive.