Nell’ottica di contribuire ad alleviare il carico degli oneri gravanti su lavoratori autonomi e liberi professionisti, il giorno 9 maggio il Ministro del Lavoro – insieme al MEF – hanno sottoscritto un provvedimento apposito, ossia un decreto che stabilisce lo stop al versamento dei contributi 2021, per i lavoratori a partita IVA il cui testo completo è consultabile a fondo pagina.
Infatti, con una nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si puntualizza quanto segue: “Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando ha firmato il decreto interministeriale per l’esonero contributivo dei lavoratori autonomi e dei professionisti, ricevuto ieri dal Mef con le osservazioni, prontamente recepite stamattina. Gli uffici del ministero hanno già avviato una interlocuzione con l’Inps per dare corso agli ulteriori passaggi necessari a garantire la massima tutela della platea interessata dal provvedimento”.
Si tratta, evidentemente, di un provvedimento tanto atteso quanto doveroso, visto il delicatissimo momento a livello socio-economico per il Paese. Ma tutto il mondo del lavoro è attualmente interessato da novità di un certo rilievo. Tra le altre, in prospettiva abbiamo infatti la riforma degli ammortizzatori sociali e la proroga del blocco licenziamenti fino ad ottobre 2021.
Per quanto riguarda invece il decreto in oggetto, detto documento include le scadenze; le procedure e le istruzioni per presentare le domande per lo sconto contributi, previsto dalla Legge di Bilancio 2021. Vediamo allora che cosa è opportuno ricordare proprio su questo tema.
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Esonero contributi professionisti ed autonomi: previsto un fondo ad hoc
Vero è che il Ministero del lavoro avrebbe dovuto definire l’esonero contributi, in dettaglio, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della finanziaria. Ossia entro il primo marzo 2021 era atteso il decreto ad hoc sulle modalità e i criteri di attribuzione dell’agevolazione. Tuttavia, le tempistiche si sono dilatate, anche per la crisi di Governo di febbraio e la staffetta tra i ministri. La densissima Agenda di Governo delle ultime settimane ha altresì contribuito al rinvio.
Ovviamente, per consentire l’esonero contributi in oggetto, le istituzioni hanno dovuto predisporre un fondo ad hoc, in cui riversare le risorse apposite. Anzi, il fondo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stato in un primo tempo pari un miliardo di euro di risorse; ora sono salite di ulteriori 1,5 miliardi di euro a seguito del primo maxi provvedimento economico del Governo Draghi, vale a dire il noto decreto Sostegni.
Lo scopo del fondo: consentire l'”anno bianco” delle p. Iva
La finalità, del tutto evidente, è quella di sostenere e finanziare il cosiddetto “anno bianco fiscale” delle partite IVA: è infatti previsto un esonero (parziale) dal pagamento dei contributi previdenziali, collegati all’anno 2021 di importo massimo di 3.000 euro.
Da rimarcare che nelle scorse settimane, in attesa che si concretizzasse il decreto ad hoc sopra citato, sono stati non pochi gli Ordini professionali che hanno comunque deciso di anticipare in qualche modo l’esonero contributi previdenziali a favore dei propri iscritti. In altre parole, si è trattato di un impulso immediato e concreto, per incentivare la ripresa dalla crisi da parte delle varie casse di previdenza.
Nel dettaglio, gli Ordini hanno sospeso o rinviato la riscossione dei contributi vicini alla scadenza per gli iscritti con reddito al di sotto dei 50mila euro. Con ciò peraltro allineandosi al testo della Legge di Bilancio 2021.
Chi sono i destinatari dell’esonero? Le categorie
A questo punto, vediamo in generale quali sono le categorie che potranno avvalersi dell’esonero contributi previdenziali 2021:
- lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali e alla gestione separata INPS;
- professionisti con cassa previdenziale ordinistica;
- medici, infermieri e altri professionisti e operatori di cui alla legge 11 gennaio 2018 n. 3, già collocati in quiescenza ai quali sono stati assegnati incarichi di lavoro autonomo o di co.co.co., per far fronte all’emergenza pandemia.
I requisiti di accesso all’agevolazione: ecco quali sono
Attenzione però ai dettagli circa i presupposti che fanno scattare il diritto al beneficio in esame. Infatti, per quanto riguarda le prime due categorie di destinatari, appena citate, il diritto all’esonero (parziale) dai contributi previdenziali 2021 sussiste laddove siano soddisfatti i due requisiti seguenti:
- i destinatari hanno ottenuto nel periodo d’imposta 2019 un reddito totale non al di sopra dei 50.000 euro;
- i destinatari hanno patito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non al di sotto del 33% rispetto a quelli dell’anno 2019.
Tra le regole in materia, sono menzionate anche delle incompatibilità degne di nota. Infatti, per poter aver diritto all’esonero contributi previdenziali 2021, i lavoratori autonomi e professionisti:
- non devono essere titolari di contratto di lavoro subordinato;
- non devono essere titolari di pensione diretta (tranne l’assegno ordinario di invalidità o le somme mirate ad integrare il reddito a titolo di invalidità di ambito previdenziale).
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Sconto contributi: le date di scadenza per fare domanda
Gli interessati tra libero professionisti e autonomi dovranno fare particolare attenzione anche alle date di scadenza per la domanda di esonero contributivo:
- entro il 31 luglio 2021, andranno inviate le domande all’Inps, da parte degli iscritti alla Gestione separata;
- entro il 31 ottobre, le domande alle Casse private, da parte dei professionisti iscritti agli Ordini.
Concludendo, e restando per ora in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo del decreto ad hoc sull’esonero contributi, rimarchiamo che il documento – firmato dal Ministro del Lavoro e dal Ministro dell’Economia – è al momento all’esame della Corte dei Conti; ma vi dovrà anche essere l’approvazione della Commissione UE. Prevista anche una circolare Inps apposita.
In verità, la misura, parziale o totale, dell’esonero non è ancora stata resa nota. Occorre infatti il testo bollinato dalla Corte dei Conti. Certamente, però, l’intenzione è quella di accelerare con l’attuazione del provvedimento, tanto che secondo alcuni osservatori l’esonero contributivo 2021 ai professionisti e autonomi potrebbe già scattare dalle scadenze del 16 maggio.
Decreto esonero contributi autonomi e professionisti
Alleghiamo quindi seguito il testo del decreto interministeriale.
Decreto Esonero contributivo partite IVA (5,1 MiB, 565 hits)