Tornano gli incentivi ecobonus auto e moto 2023 e si tratta certamente di una buona notizia in un inizio anno in cui tiene banco il nuovo aumento del prezzo dei carburanti. Proprio così: come sarà già noto ai più, il costo della benzina sale di 20 centesimi nel 2023 rispetto al 30 dicembre scorso, a seguito del rialzo dei listini e il mancato rinnovo del taglio delle accise. Lo scenario non invita dunque all’ottimismo in fatto di risparmi, se pensiamo che l’anno appena iniziato si apre con benzina, gasolio e Gpl tornati al livello del marzo 2022.
Dall’1 gennaio viaggiare in auto è dunque più costoso, ma per lo meno – come accennato – ritornano le agevolazioni per l’acquisito di auto e moto meno inquinanti o non inquinanti. Le prenotazioni debbono essere fatte digitalmente su una piattaforma ad hoc a partire dalle ore 10 di lunedì 10 gennaio 2023. A renderlo noto è il comunicato stampa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) dello scorso 2 gennaio.
Gli incentivi si applicano ai contratti d’acquisto sottoscritti dal primo gennaio al 31 dicembre, salvo esaurimento fondi (stanziati 630 milioni per il 2023). Vediamo allora più da vicino come funziona questo contributo, in modo da aver ben chiara l’agevolazione e non rischiare di perderla.
Ecobonus auto e moto 2023: cos’è e come funziona
Il 2023 non si apre all’insegna del taglio dei costi, ed anzi gli automobilisti si trovano di fronte all’aumento di benzina, gasolio e Gpl, tornati al livello del marzo scorso. Si tratta in pratica dei prezzi anteriori al taglio di 30 centesimi disposto dal passato governo Draghi, e poi ridotto da questo Governo a 18 centesimi al litro nella parte finale dell’anno appena terminato.
Ma come detto, d’altro lato ecco di nuovo la possibilità di avere incentivi per comprare auto e moto meno inquinanti o non inquinanti. Con il nuovo anno tornano infatti le agevolazioni dell’Ecobonus per l’acquisto auto e moto. In base a quanto si apprende dal Ministero delle Imprese e del made in Italy in un comunicato:
- sono infatti nuovamente disponibili risorse pari a 630 milioni di euro totali di Ecobonus per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e-L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali);
- le prenotazioni per l’Ecobonus debbono essere fatte dai concessionari/venditori – per conto degli acquirenti dei veicoli – sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it a cominciare dalle ore 10 di lunedì 10 gennaio.
La piattaforma per l’Ecobonus tornerà dunque operativa tra pochi giorni per l’inserimento delle prenotazioni dei contributi da parte dei venditori. Per quanto riguarda l’entità dei contributi in gioco, essi vanno da un minimo di 2mila ad un massimo di 5milaeuro. Ad es. comprando un’auto elettrica della fascia 0-20 g/km di CO2, si potrà contare su 5mila euro con la rottamazione e 3mila euro senza un altro mezzo da rottamare.
Nello schema degli incentivi auto 2023 scendono i limiti di prezzo di listino (inclusi accessori a pagamento) per accedere all’Ecobonus. Conseguentemente il limite di prezzo aggiornato esclude molte auto elettriche, che al momento dell’acquisto non potranno godere dell’Ecobonus statale.
Quanto spetta e per quali categorie di veicoli
Le risorse in gioco per finanziare l’Ecobonus 2023 sono state previste sia dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 6 aprile scorso sia dalla legge di Bilancio dello scorso anno. Centinaia di milioni di stanziamenti, suddivisi tra le diverse tipologie di veicoli e, per quanto attiene alle automobili, le risorse sono indicate riassuntivamente di seguito e sulla scorta delle emissioni del veicolo (categoria M1):
- in caso di emissioni di fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per km (auto elettriche), lo stanziamento è di 230 milioni di euro;
- in ipotesi di emissioni di fascia 21-60 grammi di anidride carbonica per km (auto ibride plug in), lo stanziamento è di 235 milioni di euro;
- in caso di emissioni di fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per km (auto a basse emissioni), le risorse sono pari a 150 milioni di euro.
Considerando che l’ultima fascia citata ha una grande diffusione sul mercato, la cifra stanziata probabilmente andrà velocemente esaurita e basterà per circa 75mila acquirenti.
Inoltre il 5% delle risorse messe in campo sarà riservato agli acquisti da parte di persone giuridiche per attività di car sharing commerciale o noleggio.
Per quanto riguarda invece gli acquisti agevolati di altri veicoli, la situazione è la seguente:
- per i veicoli commerciali elettrici, inclusi nelle di categoria N1 e N2, le risorse a disposizione sono pari a 15 milioni di euro;
- per motocicli e ciclomotori stanziati 40 milioni di euro e, in particolare, 5 milioni per veicoli non elettrici e 35 milioni per veicoli elettrici.
Come fare domanda per accedere all’Ecobonus 2023
Ovviamente, come accennato, per accedere al contributo Ecobonus 2023 l’interessato dovrà fare domanda ad hoc. In particolare la richiesta andrà fatta da parte dei concessionari/rivenditori per conto degli acquirenti, e sarà possibile farla dalle ore 10 del 10 gennaio 2023. Pertanto i contratti d’acquisto potranno essere caricati a partire dal questa data sulla piattaforma online dell’Ecobonus.
Le indicazioni di dettaglio per richiedere il contributo sono incluse nella circolare del 30 dicembre 2022 e a questo provvedimento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dunque rimandiamo – ribadendo però che i soggetti dovranno usare l’apposita piattaforma disponibile sul sito www.ecobonus.mise.gov.it. Altre modalità di domanda non sono ammesse.
Attenzione anche a quanto segue: le prenotazioni che potranno essere inserite si riferiscono agli acquisti di mezzi, compiuti dal primo gennaio 2023 e fino al 31 dicembre di quest’anno. Gli interessati non debbono dimenticare inoltre che gli “sconti” saranno valevoli fino a esaurimento delle risorse messe in campo per l’Ecobonus 2023.
Quali documenti allegare alla domanda di prenotazione
Coloro che intendono fare la prenotazione Ecobonus 2023 dovranno presentare le seguenti dichiarazioni:
- per quanto riguarda gli acquisti compiuti da persone fisiche, la dichiarazione di presa d’atto della conservazione della proprietà del mezzo comprato per almeno un anno;
- in riferimento agli acquisti compiuti dalle PMI, servono le dichiarazioni sostitutive ovvero una correlata al possesso dei requisiti di PMI, l’altra invece legata all’esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi. Servirà anche comunque l’allegazione della copia del documento di identità del compratore, in corso di validità;
- in relazione agli acquisti compiuti dalle persone giuridiche che compiono attività di car sharing con scopi commerciali, occorre la dichiarazione che acclara l’uso del veicolo per le citate finalità. Alla dichiarazione deve essere unita peraltro la copia del documento di identità in corso di validità del compratore, con anche la dichiarazione di presa d’atto del mantenimento di detto uso del mezzo, ma anche della proprietà del veicolo comprato;
- per gli acquisti fatti dalle persone giuridiche che compiono attività di autonoleggio con finalità commerciali distinte da quelle del car sharing, occorre invece la dichiarazione che comprova l’uso del mezzo comprato in attività di autonoleggio con scopi commerciali differenti da quelli del car sharing. Analogamente a quanto visto sopra, deve esservi anche una copia del documento di identità dell’acquirente in corso di validità, con la dichiarazione di presa d’atto della conservazione di detto uso, come anche della proprietà del mezzo stesso in capo al soggetto beneficiario del contributo Ecobonus 2023 per almeno un anno.
Come funziona lo sconto del concessionario
Ricordiamo inoltre che alla conferma della prenotazione effettuata, vi sarà poi l’erogazione del contributo con cui il concessionario del mezzo dà di fatto il l’Ecobonus al proprio cliente, compensando il prezzo d’acquisto. Attraverso il rimborso è versata al cliente la somma dovuta oltre al recupero, che servirà al rivenditore per conseguire il contributo rimborsato per il tramite del credito d’imposta.
In ogni caso per ulteriori informazioni gli interessati potranno consultare la circolare del 30 dicembre 2022, che include infatti tute le indicazioni operative per conseguire il contributo in oggetto.