Al via i nuovi incentivi per acquistare i veicoli a basso impatto inquinante. Il 25 maggio 2024 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DPCM attraverso il quale sono stati rimodulati gli ecobonus per acquistare le auto ecologiche. A comunicarlo è stato Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha anche fissato alle ore 10:00 del 3 giugno 2024 il giorno nel quale sarà ufficialmente attiva la piattaforma attraverso la quale sarà possibile prenotare gli incentivi per l’acquisto dei veicoli a basse emissioni inquinanti.
Attraverso i nuovi ecobonus il Governo ha messo in campo una misura con la quale sono stati messi a disposizione qualcosa come 950 milioni di euro per il rinnovo del parco auto circolante in Italia, ormai diventato vetusto. Gli incentivi rimarranno in vigore fino al prossimo 31 dicembre 2024 e permetteranno alle persone fisiche, a quelle giuridiche e alle società di noleggio di rinnovare moto e veicoli. Lo stanziamento messo a disposizione sale a un miliardo se si prendono in considerazione anche i 50 milioni previsti per il 2024, che sono stati stanziati attraverso la Legge n. 178/2020.
Ma analizziamo le caratteristiche del nuovi contributi.
Ecobonus 2024, le caratteristiche principali
Prendono il via, in estrema sintesi, gli ecobonus che permettono di acquistare auto, moto e veicoli commerciali nuovi. Il contributo interessa anche l’usato. Complessivamente il Governo ha messo in campo una misura del valore di 950 milioni di euro. Cifra che servirà a rinnovare il parco auto italiano, che, mediamente, ha un’età superiore ai dodici anni. A questa cifra si vanno ad aggiungere i 50 milioni previsti per l’acquisto dei veicoli a cui è possibile accedere per l’anno in corso, che sono stati stanziati attraverso la Legge n. 178/2020.
Gli ecobonus saranno in vigore fino al prossimo 31 dicembre 2024. All’agevolazione avranno la possibilità di accedere i seguenti soggetti:
- persone fisiche;
- persone giuridiche;
- società di noleggio.
L’importanza dell’Isee
Gli ecobonus – che permettono di ottenere degli incentivi con o senza rottamazione – vengono parametrati anche in base al reddito dei richiedenti. I soggetti che hanno un Isee superiore a 30.000 euro potranno ottenere un incentivo fino a 6.000 euro, che sale a 9.000 euro nel caso in cui ci sia una vettura da rottamare. Quanti, invece, avessero un Isee inferiore a 30.000 euro hanno la possibilità di ottenere un incentivo che oscilla tra i 7.500 euro senza rottamazione e 30.000 in caso di rottamazione. Per le vetture plug-in – stiamo parlando di quelle automobili che si possono ricaricare con la normale presa elettrica – l’incentivo oscilla tra i 6.000 e gli 11.000 euro.
Leggermente più bassi risultano essere gli incentivi previsti per le motorizzazioni termiche: in questo caso il bonus sono i seguenti:
- 2.000 euro a fronte della rottamazione di vetture euro 3 ed euro 4;
- 3.000 euro nel caso in cui si proceda con la rottamazione di veicoli euro 0 ed euro 1.
Particolare attenzione deve essere prestata, in fase di acquisto, al prezzo di listino comprensivo di optional, il quale – con l’esclusione dell’IVA – deve essere inferiore a:
- 35.000 euro nel caso in cui si stiano acquistando delle auto elettriche (fasce 0-20 gr/Km) e termiche (fascia 62-135 gr/km);
- 45.000 euro per le auto ibride plug in, che rientrano nella fascia 21-60 gr/km.
Sono previsti degli incentivi anche per le auto usate, purché siano euro 6 e abbiano delle emissioni fino 160 gr/Km. In questo caso il prezzo di listino deve essere inferiore a 25.000 euro e deve essere rottamato un veicolo da Euro 0 a Euro 4. È possibile, in questo caso, ottenere un incentivo pari a 2.000 euro.
Ecobonus per moto, scooter e società di noleggio
Come abbiamo accennato in precedenza l’ecobonus è previsto anche per moto e scooter. In questo caso il contributo risulta essere pari al 30% fino a un massimo di 3.000 euro. Nel caso in cui si provveda alla rottamazione di un veicolo da Euro 0 a Euro 3, il contributo sale al 40% fino a un tetto massimo di 4.000 euro.
Per quanto riguarda le moto e gli scooter non elettrici fino a Euro 5, l’ecobonus risulta essere pari a 2.500 euro, nel caso in cui si provveda a rottamare un veicolo da Euro 0 a Euro 3. Per accedere al contributo, però, è necessario che il venditore aggiunga uno sconto minimo del 5%.
Sono previsti degli incentivi per le piccole e medie imprese che effettuano l’attività di trasporto di cose in conto proprio o terzi: per l’acquisto dei veicoli commerciali si tiene conto dell’alimentazione e della massa e della rottamazione. Il contributo minimo è pari a 1.000 euro per i mezzi sotto 1,5 tonnellate, con motore endotermico e quando non sia prevista la rottamazione. L’importo massimo erogabile è pari a un massimo di 18.000 euro, per i mezzi tra 4,25 e 7,2 tonnellate, quando si è in presenza di motore elettrico o idrogeno e con rottamazione.
Sono previsti, infine, degli incentivi alle persone fisiche che installano dei nuovi impianti GPL o metano su veicoli Euro 4. Il contributo oscilla tra i 400 e gli 800 euro.