E’ tutto pronto per il lancio della piattaforma predisposta dall’INPS per fare domanda di Assegno di Inclusione. La misura in oggetto è ormai quasi pronta per il varo effettivo con l’inizio del 2024. Con il decreto ministeriale n. 154 del 2023 – registrato dalla Corte dei conti – sono state specificate anche le categorie dei soggetti da considerare in condizione di svantaggio.
UFFICIALE: come anticipato dal Presidente dell’INPS, il portale per inserire le domande è attivo già dal 18 dicembre 2023 per ricevere l’assegno già da gennaio. Lo aveva confermato il Ministero del Lavoro con una nota sul proprio portale.
Al via quindi le domande per chiedere l’Assegno di inclusione (ADI). Si anticipa al 2023 la presentazione delle domande per evitare il rischio che le famiglie possano perdere la mensilità di gennaio, ma anche per evitare un click day con un sovraffollamento di richieste al Siisl.
La piattaforma INPS è accessibile da questo indirizzo: https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.schede-servizio-strumento.schede-servizi.assegno-di-inclusione-(adi).html cliccando in alto a destra sul pulsante Utilizza il servizio.
Anche per questo nuovo strumento sarà necessario essere muniti dell’indicatore ISEE aggiornato, ma non subito. Infatti per i primi due mesi del prossimo anno – e dunque fino a fine febbraio 2024, per le domande di assegno di inclusione effettuate senza ISEE in corso di validità, varrà il valore relativo all’ISEE 2023.
Assegno di inclusione 2024: che cos’è e chi ne beneficerà
Come spiega il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul portale, il nuovo Assegno di inclusione sarà riconosciuto a decorrere dal primo gennaio 2024, come misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, verso il nucleo familiare che ha requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, aderisce ad un iter personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa, e presenta una idonea situazione reddituale e patrimoniale, come pure la prova dei mezzi sulla scorta dell’ISEE aggiornato. Sono i requisiti di cui all’articolo 2, comma 2 del DL n. 48/2023.
Lo strumento di sostegno è espressamente rivolto ai nuclei familiari che abbiano almeno un membro in una delle seguenti condizioni:
- minorenne;
- disabile;
- con almeno 60 anni di età;
- in condizione di svantaggio e incluso in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla PA.
Uno dei decreti attuativi dell’assegno di inclusione, che hanno ricevuto l’ok mercoledì 6 dicembre in Conferenza Unificata, reca la definizione proprio quest’ultima categoria indicando che ne fanno parte, ad esempio, i senzatetto, i dipendenti da alcol e gioco e i soggetti con una disabilità fisica e psichica pari ad almeno il 46%.
ISEE 2023 valido fino a febbraio 2024
Tra i requisiti di cui all’articolo 2, comma 2 del DL n. 48/2023, essenziali per accedere alla nuova prestazione sostitutiva del reddito di cittadinanza, vi è il citato ISEE, il cui valore – per il nucleo familiare richiedente – non deve essere maggiore di 9.360 euro annui. Il sito del Ministero del Lavoro precisa altresì che, in ipotesi di nuclei familiari con minorenni, vale l’ISEE minorenni.
Leggi anche: ISEE 2024: cos’è, come si calcola e quali sono i documenti necessari per la richiesta
Ebbene, proprio in riferimento all’ISEE, uno dei due decreti attuativi approvati il 6 dicembre prevede quanto segue:
- le domande all’Inps effettuate fino a febbraio 2024 saranno possibili pur senza un ISEE in corso di validità,
- in quanto l’istituto di previdenza, ai fini del controllo dei requisiti e dell’assegnazione della misura per le mensilità di gennaio e febbraio 2024, terrà conto dell’indicatore ISEE in vigore al 31 dicembre di quest’anno.
In altre parole, per i primi due mesi del 2024, varrà la facilitazione secondo cui per le domande presentate senza ISEE in corso di validità, sarà usato il valore in vigore nel 2023. Per i mesi posteriori sarà però compito dei beneficiari inviare l’indicatore aggiornato.
Iscrizione obbligatoria al SIISL per ottenere assegno di inclusione
Ulteriore requisito è l’iscrizione al SIISL: l’assegnazione del contributo mensile sarà condizionata all’iscrizione alla nuova piattaforma SIISL, la stessa già attiva per il Supporto Formazione Lavoro: ulteriori chiarimenti tecnici dall’ANPAL. Proprio grazie ad essa, il nucleo familiare interessato potrà sottoscrivere – successivamente alla presentazione della domanda – il cd. patto di attivazione digitale (PAD).
Quest’ultimo sarà propedeutico allo svolgimento di un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa, definito sulla scorta dei bisogni del nucleo familiare e dei singoli componenti che lo formano.
Come fare domanda di Assegno di inclusione
Come anticipato sarà possibile fare domanda di Assegno di inclusione già dal 18 dicembre 2023 per avere l’Assegno di Inclusione già da gennaio.
La richiesta di Assegno di inclusione andrà fatta all’Inps, servendosi
- dei servizi del portale dell’istituto: la richiesta si potrà trasmettere online sul sito dell’INPS, accedendo tramite le consuete credenziali SPID, CIE o CNS
- oppure rivolgendosi ai Patronati in veste di intermediari o anche presso i CAF.
Circa le indicazioni operative sulla domanda, sarà compito dell’istituto di previdenza pubblicarle sul sito ufficiale.
Quanto spetta
L’importo dell’Assegno di inclusione è formato da:
- una integrazione del reddito familiare fino a euro 6.000 annui (7.560 se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza
- a tale importo, può essere aggiunto un contributo per l’affitto dell’immobile dove risiede il nucleo fino ad un massimo di euro 3.360 annui (1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Il beneficio economico non può essere, comunque, inferiore a euro 480 annui.
Quando arrivano i soldi e come viene pagato
Si sa già che, come per il reddito di cittadinanza, l’assegno di inclusione viene erogato su una carta ricaricabile, denominata Carta di inclusione.
L’Inps ha assicurato che si sta procedendo in modo veloce, per consentire a tutti i cittadini aventi diritto di predisporre online la domanda di Assegno di inclusione già dal 18 dicembre 2023 per avere l’Assegno di Inclusione già da gennaio.
L’Assegno di inclusione decorre infatti dal mese posteriore a quello in cui si fa la domanda all’Inps. Pertanto, chi farà subito domanda a dicembre, qualora la piattaforma sia attiva e la domanda sia accolta, avrà il primo pagamento del contributo a gennaio – probabilmente alla metà del mese. La misura sarà versata per un massimo di 18 mesi, salvo rinnovo.