Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2020 sono state introdotte importanti novità per quanto concerne le modalità di pagamento per fruire delle detrazioni fiscali per spese mediche e sanitarie. Dal 1° gennaio chi non fa attenzione alle modalità di pagamento delle prestazioni sanitarie rischia di perdere il beneficio della detrazione fiscale del 19%. Ecco che l’uso del contante può rivelarsi controproducente e pregiudicare il rimborso in fase di denuncia dei redditi.
Con l’entrata in vigore della manovra 2020, in molti casi soltanto utilizzando mezzi di pagamento tracciabili, si potranno portare in detrazione le spese mediche e sanitarie.
Questa novità rientra nel più ampio piano di lotta all’evasione messo a punto dal Governo, con la riduzione dell’uso di contanti. Vediamo caso per caso quando sarà obbligatorio l’uso di bancomat o carte o altri pagamenti tracciabili, al fine di sgomberare il campo da dubbi in merito.
Detrazioni spese mediche e sanitarie 2020: quando si può usare il contante
La detrazione del 19% è un beneficio fiscale del quale circa 18,6 milioni di italiani si avvale nella dichiarazione dei redditi. Ecco perchè è importante sapere quali sono le situazioni che impongono l’uso di mezzi di pagamento tracciabili.
Partiamo facendo riferimento a quello che prescrive la Legge di Bilancio 2020; la norma prevede per le spese sanitarie, una sorta di doppio binario.
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Il contante potrà essere ancora usato:
- per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici
- e per il pagamento delle prestazioni sanitarie rese nell’ambito di una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata con il SSN (servizio sanitario nazionale).
Per ogni altra spesa sanitaria sarà obbligatorio, per non perdere lo sgravio fiscale, avvalersi dei mezzi di pagamento tracciabili, come:
- bancomat,
- carte di credito,
- carte prepagate,
- bonifici bancari,
- assegni bancari o circolari.
Detrazione fiscali spese mediche: pagamenti tracciabili obbligatori
Se si escludono medicinali e dispositivi medici per i quali non vi sono dubbi circa l’uso del contante, per quanto concerne le spese per visite mediche a fare la differenza sarà il luogo dove la visita è stata effettuata, ovvero la tipologia di struttura all’interno della quale ci si dovrà recare per ricevere la prestazione.
In alcune strutture sarà necessario effettuare il pagamento tracciabile per poter usufruire delle detrazioni fiscali, in altre invece si può pagare liberamente in contanti.
Saranno le visite mediche effettuate presso le strutture private non accreditate con il SSN a dover essere pagate con bancomat, carte di credito, bonifico bancario e assegno. Si pensi alle visite presso uno studio dentistico privato. Stesso discorso avverrà in caso di ricovero, intervento chirurgico, esami di laboratorio o cure termali presso struttura privata che non sia accreditata con il SSN.
Certamente sarà fondamentale attendere le istruzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate sul tema che consentiranno le dovute specifiche. In ogni caso è opportuno fare attenzione a conservare, oltre alla fattura o alla ricevuta rilasciata dal medico o dalla struttura, anche la documentazione attestante la modalità di pagamento, quale prova delle condizioni per poter fruire dei rimborsi fiscali.
Schema riepilogativo spese e relativi pagamenti
Per facilitare la comprensione di una questione molto delicata sui forti impatti sulle finanze del cittadino, per maggior chiarezza possiamo riassumere quanto segue:
- per acquistare i farmaci si possono usare sia i contanti che le carte di credito o il bancomat.
- dispositivi medici, come ad esempio prodotti ortopedici, occhiali o simili, è consentito l’uso dei contanti oppure di bancomat e carte di credito.
- visite mediche presso strutture sanitarie pubbliche, si potranno utilizzare contanti e carte
- visite mediche presso strutture sanitarie private accreditate con il servizio sanitario nazionale, si potranno utilizzare sia contanti che bancomat o carte di credito
- per le visite, ricoveri o interventi, o esami del sangue e di laboratorio svolti presso strutture private non accreditate: solo carte di credito, bonifico assegno o bancomat
- per visite specialistiche presso studi privati solo carte di credito, bonifici assegni e bancomat.
Detrazioni spese mediche: nuovi limiti di reddito
Seconda novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2020 è relativa ai limiti di reddito per usufruire delle detrazioni Irpef del 19%.
Per chi percepisce un reddito superiore a 120.000 euro la detrazione si ridurrà progressivamente fino all’annullamento completo per chi ha un introito superiore a 240.000 euro all’anno.