Il Governo lo aveva anticipato, sarà un Manovra molto delicata in cui chi la redigerà sarà chiamato a fare delle scelte e a indicare come prioritari alcuni investimenti, a discapito di altri. E infatti è notizia delle ultime ore quella per cui, con tutta probabilità, non vi sarà il bonus detassazione tredicesima 2023 per i lavoratori dipendenti.
Secondo le ultime indiscrezioni emerse, lo schema della legge di Bilancio 2024 conterrà in particolare la delimitazione delle risorse e i provvedimenti più urgenti per il paese. Tra essi, quelli sul taglio del cuneo fiscale e gli aggiornamenti in tema di pensioni. Seguiranno poi non pochi disegni di legge collegati, grazie ai quali vi sarà la definizione del dettaglio di gran parte delle misure previste per il 2024, tra cui il taglio dell’Irpef con la ridefinizione di aliquote e scaglioni.
Per il momento però la detassazione non sarà presente per la tredicesima 2023. L’Esecutivo ha deciso infatti di utilizzare i 3,2 miliardi guadagnati aumentando un po’ il deficit di quest’anno, per l’adeguamento delle pensioni, gli stipendi nella PA e i costi dell’immigrazione. Vediamo allora un po’ più da vicino qual è lo scenario.
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Detassazione tredicesima 2023: quasi certo il rinvio della misura
Come appena accennato, non pochi dei contenuti ‘di merito’ della prossima manovra finanziaria sono stati rimandati al prossimo anno attraverso dei disegni di legge ad hoc, che dettaglieranno le misure del 2024. Nessuno spazio dunque per il bonus di fine anno a favore dei lavoratori, dato che la detassazione della tredicesima non si farà, o almeno non nel breve termine.
Per la manovra le risorse non sono di certo illimitate: 15,7 miliardi in deficit a disposizione per finanziare parte delle misure incluse nel testo. E se è vero che il Ministero dell’Economia ha spiegato recentemente ai giornalisti che sono necessarie scelte difficili, è altrettanto vero che dette risorse saranno usate per i problemi più importanti nel paese, ovvero inflazione e carovita, povertà energetica e alimentare, decrescita demografica.
Ciò non toglie che la linea dell’Esecutivo mira anche alla promozione del potere di acquisto delle famiglie, degli investimenti, dell’innovazione e della crescita sostenibile. Ma con oculatezza e attenzione alla riduzione del rapporto debito/Pil.
Alla luce di ciò appare più chiaro il perché della scelta dell’Esecutivo di mettere da parte la detassazione tredicesime il prossimo dicembre: sarebbe dovuto essere un anticipo dell’attesa riforma fiscale, ma al momento le priorità di investimento e spesa sono differenti.
Bonus tredicesima in busta paga nel 2024?
I lavoratori subordinati – lo rimarchiamo – debbono rassegnarsi a non vedere, almeno nel 2023, alcuna detassazione per la mensilità aggiuntiva di fine anno. Pertanto niente cambia per la tredicesima dicembre 2023, che proseguirà ad essere tassata secondo le regole ordinarie. Al momento sulla mensilità aggiuntiva viene applicata l’aliquota Irpef di riferimento, senza però poter contare su bonus e detrazioni fiscali.
Il Governo ha ritenuto opportuno usare le risorse disponibili per altri provvedimenti, e spiccano tra gli altri quelli di adeguamento delle pensioni e delle retribuzioni degli impiegati pubblici. Di fatto la legge di Bilancio 2024 conferma la sua delicatezza, proprio con la ‘destrutturazione’ della legge di Bilancio 2024, rimandando l’attuazione di numerose misure al prossimo anno.
Ci sarà dunque spazio per la detassazione tredicesima o bonus tredicesima nel 2024? Ebbene, si tratta di una misura che comporterebbe una sorta di bonus fiscale sulla mensilità aggiuntiva per i redditi più bassi – e dunque ad un costo non esiguo per lo Stato. Nel 2024 sono previsti decine di disegni di legge collegati alla manovra, che si occuperanno della definizione di ciò che non sarà compreso nella legge di Bilancio e, tra questi, potrà esservi il promesso bonus tredicesime – ovviamente se sarà approvato con provvedimento ad hoc.
La delega fiscale prevede un intervento del Governo anche sulle tredicesime, ma il problema di fondo è e resterà sicuramente quello delle coperture economiche, a fronte di un deficit che pesa. Ma è pur vero che la detassazione della tredicesima mensilità, degli straordinari e dei premi di produzione rimane una parte essenziale della strategia del governo mirata a ridurre il cuneo fiscale complessivo dei cittadini italiani.