Il decreto Sostegno è attesissimo, ma la sua ‘ufficializzazione’ dovrebbe essere ormai questione di pochi giorni. In una recente bozza preliminare trovano spazio una grande varietà di interventi, a riprova del fatto che questo decreto rappresenta primo maxi-provvedimento economico del Governo Draghi, un vero e proprio banco di prova.
Misure per il lavoro, sospensione delle cartelle esattoriali, risorse per i vaccini e l’acquisto di farmaci per la cura del coronavirus. Ma si parla anche di aiuti verso le partite Iva in difficoltà; di ulteriori investimenti sul trasporto pubblico locale; e di proroga NASpI e del reddito di emergenza e di cittadinanza, con almeno un miliardo di euro di nuove risorse derivanti dal fondo costituito tramite scostamento di bilancio.
Tuttavia, l’intero testo è ancora in corso di definizione, nell’obiettivo primario di introdurre nuovi ristori, anzi ‘indennizzi’ o bonus, nei confronti di famiglie ed imprese, pesantemente gravate dalla pandemia e dalle restrizioni previste dal lockdown. Qui di seguito, vogliamo focalizzarci su quanto previsto a favore di lavoratori e famiglie. Vediamo più nel dettaglio le novità in arrivo.
Bozza Decreto Sostegno: un cammino ancora in corso di definizione
Ciò che agli osservatori appare piuttosto evidente è che la bozza del decreto legge ribattezzato Sostegno, che prende il posto del ‘Ristori 5’, è nel complesso assai articolata; ma in alcuni punti deve essere ancora dettagliata compiutamente. Ad esempio, per quanto riguarda il capitolo ‘Lavoro e Welfare’, sono attesi chiarimenti e norme ad hoc a breve.
Più nitidezza invece emerge quanto meno sul fronte fiscale, giacchè già si sa che saranno sospesi i termini di versamento delle cartelle e degli avvisi esecutivi fino al 30 aprile; ossia fino alla fine dello stato di emergenza.
Insomma, l’iter che porterà all’entrata in vigore delle disposizioni definitive del Decreto Ristori non può ancora dirsi completato. Infatti, gli articoli della bozza dovranno poi essere analizzati e valutati dalla Ragioneria generale dello Stato.
Non solo: le disposizioni riceveranno un giudizio anche e soprattutto dalle diverse anime politiche del Governo Draghi, che sappiamo essere alquanto eterogeneo quanto alla sua composizione.
Per il momento, si può ragionare in termini probabilistici: secondo quanto si apprende, il decreto Sostegno dovrebbe essere presentato in Consiglio dei Ministri giovedì prossimo. In questo quadro, sono già praticamente certe alcune rilevanti novità in tema di sostegno ai lavoratori e alle famiglie.
Disoccupazione Naspi: prevista una proroga di due mesi
In questi giorni, emergono novità sul fronte proroga Naspi, ossia l’indennità di disoccupazione – di cui recentemente abbiamo diffusamente parlato – che consiste in una prestazione INPS a sostegno del reddito dei lavoratori che hanno perso involontariamente l’attività lavorativa, ossia senza loro responsabilità o colpa.
Per questo contributo, nella bozza di decreto Sostegno emerge con nettezza la conferma della proroga dell’erogazione di detta indennità, nei confronti dei disoccupati. Attenzione però perchè, in questa occasione, potrebbe trattarsi di un rinnovo una tantum, a differenza di quanto disposto in passato dai decreti adottati durante il Conte bis. Tuttavia, è pur sempre una boccata d’ossigeno per i tanti disoccupati che da poco tempo hanno smesso di incassare l’indennità Naspi, per scadenza del termine; ciò vale soprattutto se pensiamo che per molti la Naspi rappresenta l’unico reddito percepito.
Pertanto, non deve stupire che nella bozza recentemente circolata è presente sotto il titolo II recante “Disposizione in materia di lavoro”, l’articolo 12 rubricato “Proroga NASPI due mesi”. Certamente siamo in attesa di dettagli, ma non sembrano esserci dubbi sulla proroga.
D’altronde, nell’ambito dell’incontro tra il Ministero del Lavoro e le parti sociali del 27 febbraio 2021, argomento clou è stato il tipo di aiuti da erogare a chi è rimasto senza occupazione anche per l’emergenza coronavirus. Vero è però che nel dibattito si è affrontato l’intero tema della riforma degli ammortizzatori sociali, di cui l’indennità di disoccupazione Naspi fa parte.
Stop licenziamenti: proroghe e conferme
La questione dei licenziamenti e del terremoto che deriverebbe dalla perdita di circa un milione di posti di lavoro, è un altro argomento su cui si sta lavorando all’interno del decreto Sostegno. Si cerca di evitare l’irreparabile, ossia una il ricorso in massa alle risoluzioni dei rapporti di lavoro in essere, applicate dai datori di lavoro ed aziende in crisi economica.
Accogliendo almeno in parte le istanze delle organizzazioni sindacali, pare dunque assai probabile la riconferma del blocco dei licenziamenti – sia individuali sia collettivi – per motivi economici, fino al 30 giugno 2021.
Cassa integrazione covid-19
Anche in materia di ammortizzatori sociali già in vigore da un anno, in arrivo una ulteriore conferma. Cassa integrazione ordinaria, Cassa in deroga; CISOA; Assegni ordinari; e TIS con causale COVID 19, riceverebbero nuove risorse finanziarie dal fondo legato allo scostamento di bilancio pari a 32 miliardi di euro.
In questi giorni, si sta tuttavia ragionando su una possibile futura limitazione – dopo il 30 giugno – della Cig Covid ai soli settori più danneggiati da pandemia e lockdown, ossia commercio e turismo in primis. E si discute anche di regole procedurali che velocizzino finalmente i tempi di pagamento della Cig Covid.
Congedo parentale e bonus baby sitter covid-19: 200 milioni di euro di stanziamenti
Nel decreto Sostegno, altri stanziamenti in vista per le famiglie. Infatti, la volontà dell’Esecutivo Draghi è quella di assegnare non meno di 200 milioni di euro a favore dei nuovi congedi parentali straordinari alle famiglie i cui figli siano ancora obbligati a rinunciare alla scuola in presenza. E, proprio in questi giorni, sono aumentate le chiusure delle scuole. E’ stata nuovamente attivata la didattica a distanza per permettere agli studenti di seguire le lezioni.
In particolare, la chiusura è una delle misure restrittive ad hoc che i presidenti delle Regioni possono attuare laddove sia oltrepassata la soglia di 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti; oppure “in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico“. Inoltre, la chiusura di tutte le scuole, inclusi gli asili nido, scatta automaticamente nelle Regioni che sono in area rossa. Le regole in oggetto sono state previste dal nuovo DPCM approvato martedì scorso dall’Esecutivo.
In riferimento ai congedi parentali, avremmo di fronte una riproposizione dei congedi indennizzati al 50%, scaduti a fine 2020 per i lavoratori subordinati con figli under 14. La durata del congedo dovrebbe essere correlata sia ai periodi di quarantena obbligatoria che alla DAD.
Bonus baby-sitter ed altre misure
Inoltre, al momento non è escluso che siano nuovamente considerati i bonus baby sitter per gli stessi periodi, per i lavoratori autonomi. Si pensa però a variare l’importo del contributo; ed, in ogni caso, detto bonus sarebbe alternativo al congedo parentale. Ma avremo maggior chiarezza quando sarà pronto il testo definitivo del decreto Sostegno.
Concludendo, da rimarcare altresì che provvedimento in arrivo disporrà anche in merito alle misure anti-coronavirus, con ben 2 miliardi di euro stanziati per la riorganizzazione di tutta la campagna vaccinale; e per comprare nuove dosi di vaccino. L’intenzione è infatti quella di vaccinare tutti gli italiani entro l’estate; o almeno questo è l’obiettivo del Ministro della Salute Speranza. Novità anche per il reddito di emergenza, che verrà rifinanziato e prorogato, come già abbiamo avuto modo di notare.