Il decreto Sostegni bis sta confermando di essere un provvedimento economico assai articolato, ma d’altronde ciò era intuibile, in ragione del nuovo scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento (40 miliardi). Tanti i settori su cui interverrà questo decreto, allo scopo di offrire aiuti immediati a famiglie ed imprese e di spingere verso un più veloce rilancio socio-economico del Paese.
In un primo tempo, il provvedimento avrebbe dovuto essere pronto per fine aprile; poi si è detto che i primi giorni di maggio sarebbero stati quelli del varo ufficiale del testo. Ora, pare che i lavori siano giunti davvero a buon punto e che il decreto potrà essere varato entro la fine della settimana.
Appare dunque opportuno fare una panoramica degli interventi inclusi nel nuovo decreto Sostegni bis, onde capire come il Governo interverrà con misure immediate, come le agevolazioni sui mutui, i ristori e così via.
Decreto Sostegni bis: la bozza
Il secondo maxi provvedimento economico del Governo comprende 48 articoli, ed è sostenuto – come ricordato sopra – dai 40 miliardi di extra deficit, approvato dal Parlamento. In effetti, in questi giorni dovranno essere chiariti diversi aspetti; essendo ancora molti gli interventi da mettere a punto, alla luce degli undici articoli ancora senza norma. Ci riferiamo al rifinanziamento del fondo montagna; alla proroga delle indennità dei lavoratori stagionali; al turismo e sport, solo per citarne alcuni.
Precisazioni nel merito dovranno sicuramente giungere nei prossimi giorni, anche in tema di scuola, difesa, vaccini ed agricoltura.
Bozza Decreto Sostegni bis al 30-04-2021 (753,4 KiB, 197 hits)
Ristori collegati alla diminuzione di fatturato, doppio binario
Probabilmente è il capitolo più significativo del decreto Sostegni bis. Ebbene, un maxi stanziamento pari a 14,1 miliardi di euro è previsto per i ristori con il meccanismo del doppio binario. Pertanto, gli aiuti saranno riconosciuti sempre in relazione al calo del fatturato, ma sarà possibile scegliere il periodo di riferimento.
Le ultime notizie fanno ipotizzare che nel testo definitivo troverà spazio la previsione di un contributo a fondo a perduto, versato in automatico dall’Agenzia delle Entrate rifacendosi ai requisiti; ai criteri di calcolo e alle modalità già introdotte dal primo decreto Sostegni. In via alternativa, l’interessato potrà optare per il calcolo legato al periodo primo aprile 2020-31 marzo 2021 in confronto all’identico periodo 2019-2020.
Sempre sul piano dei sostegni economici, previsti anche 500 milioni, da suddividere, per consentire ai sindaci dei Comuni italiani di finanziare i buoni per la spesa alimentare; le misure di sostegno al versamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche.
Sgravi fiscali estesi fino a maggio 2021
Nel decreto Sostegni bis spazio anche agli sgravi fiscali, che di fatto sono estesi per i mesi che vanno da gennaio 2021 a maggio 2021. Infatti, varranno gli sgravi sugli affitti per le aziende e i professionisti con ricavi o compensi comprovabili non al di sopra dei 10 milioni di euro; e che abbiano patito perdite di fatturato non al di sotto del 30%, rispetto all’ammontare medio mensile del 2019.
Attenzione anche a quanto previsto in tema di credito d’imposta: infatti i beneficiari dei contributi a fondo perduto del primo decreto Sostegni del Governo Draghi potranno contare ancora sul credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare del canone mensile di locazione di immobili a uso non abitativo e al 30% dell’ammontare dei canoni mensili per l’affitto d’azienda.
Oggetto di proroga fino al 31 maggio gli sgravi verso gli affitti per agriturismo, alberghi, stabilimenti termali, agenzie di viaggio e tour operator. Ciò senza che influisca la mole di compensi e ricavi, di cui al periodo d’imposta precedente.
Non solo ristori e sgravi: novità per reddito emergenza e smart working privati
Come facilmente intuibile, il complesso e pluritematico decreto Sostegni bis non contiene soltanto norme in tema di ristori e di sgravi fiscali. Per esempio, nel testo vi sarà certamente spazio per l’attesa proroga fino al 30 settembre 2021 dello smart working per il settore privato, e ciò anche in assenza di specifici accordi individuali.
Anche il reddito di emergenza sarà prorogato, in piena coerenza con la scelta politica di potenziare sia reddito di cittadinanza, che reddito di emergenza, con nuovi stanziamenti ad hoc. Proprio il REM, che mantiene peraltro inalterati i requisiti di accesso, potrà essere assegnato anche per i mesi di giugno e luglio.
In buona sostanza, il decreto Sostegni bis dispone altri versamenti aggiuntivi, oltre a quelli (marzo, aprile, maggio) di cui al primo maxi provvedimento economico del Governo. Chi non ha mai fatto domanda, deve seguire la procedura online nel sito web dell’Istituto di previdenza, dietro autenticazione con le proprie credenziali. Altrimenti, potrà ricevere assistenza di un CAF o patronato. Attenzione alla data di scadenza: la domanda per il REM deve essere fatta entro il 30 giugno 2021.
Novità in ambito fiscale: plastic tax, canone Rai, IMU, TARI
Dal lato fiscale, anche la tanto discussa imposta sui prodotti in plastica, ossia la plastic tax, subirà un rinvio di 6 mesi. Entrerà dunque in vigore il primo gennaio 2022, e non il primo luglio 2020, come previsto finora.
Chiaramente, il decreto Sostegni bis intende non soltanto versare ristori immediati ai soggetti economicamente più in difficoltà; ma anche alleviare – ove possibile – la pressione fiscale su di essi. Così si spiega la scelta dello stop al pagamento della prima rata IMU per le aziende in difficoltà, e già beneficiarie dei contributi a fondo perduto. Non solo: stop anche alla ‘tassa sui tavolini’ fino alla fine del 2021 per bar e ristoranti e per gli ambulanti. Ciò nella finalità di contribuire al rilancio di queste attività, che per molti mesi sono state costrette a limitare i loro servizi al pubblico.
Sempre nella stessa prospettiva, va letta la scelta dello stop per tutto il 2021 al versamento del canone Rai per le strutture turistiche, bar e ristoranti. Non è detto però che la decisione trovi spazio nel secondo maxi provvedimento del Governo. Potrebbe infatti confluire nelle modifiche al primo decreto Sostegni, ora all’esame del Senato.
Sempre sul fronte fiscale, il decreto Sostegni fa riferimento ad un fondo ad hoc pari a circa 600 milioni di euro, per permettere ai Comuni di abbassare l’importo della TARI 2021. Le risorse saranno di seguito suddivise tra gli enti locali coinvolti, tramite decreto del ministro dell’Interno di concerto con il ministro MEF. I comuni potranno altresì estendere le agevolazioni fiscali con oneri a carico delle proprie casse; o servendosi in alternativa delle risorse per l’anno 2020 non ancora sfruttate.
Altre importanti misure in arrivo: mutui, startup, vaccini, ticket
Il decreto Sostegni bis conferma la sua ‘trasversalità’ anche in altro modo. Infatti, coloro i quali hanno meno di 36 anni e acquistano la prima casa avranno diritto di accedere al fondo di garanzia sui mutui per prima casa. In buona sostanza, non saranno da pagare imposta di registro, imposta ipotecaria e quella catastale. Non solo: anche le spese notarili saranno dimezzate.
Nel decreto Sostegni bis spinta anche agli investimenti nell’ambito delle startup e PMI innovative: non si deve versare l’imposta al 26% sulle plusvalenze, derivate dalla cessione di partecipazioni fino al 2025. Ciò a condizione che siano reinvestite in aziende simili o possedute per un triennio.
Concludendo, novità rilevanti anche sul fronte sanitario. Infatti, nel decreto Sostegni bis sono inclusi 16 milioni di euro per realizzare un reparto di infialamento e confezionamento di anticorpi monoclonali e vaccini. Mentre le prestazioni di specialistica ambulatoriale saranno esenti dal ticket per i due anni di monitoraggio post pandemia, secondo le indicazioni di un protocollo sperimentale, valido in tutta la penisola.
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