C’è voluto il sì del Parlamento allo scostamento di Bilancio, pari a 32 miliardi di euro, per trovare le risorse economiche necessarie a finanziare un nuovo decreto Ristori, il quinto.
Al netto della crisi di Governo in corso vediamo quali sono le diverse le misure di intervento previste: si va dal reddito di cittadinanza alla Naspi, ma si parla anche di blocco di licenziamenti. Insomma, più novità saranno varate e predisposte in un testo normativo ad hoc, entro pochi giorni.
Vediamo più da vicino.
Decreto Ristori 5: le principali linee di intervento
Si tratta di un nuovo piano di aiuti all’economia italiana, flagellata dagli effetti della pandemia e dalle restrizioni che ne sono derivate, da ormai quasi un anno. Destinatari delle misure tantissimi professionisti, imprese e famiglie in difficoltà economica.
Il Ministro Gualtieri ha peraltro anticipato che il Decreto Ristori 5 in arrivo “sarà l’ultimo“. O almeno queste sono le intenzioni. Infatti, è necessario analizzare il futuro andamento della curva dei contagi, per capire se sarà il caso – nel breve-medio termine – di redigere nuovi decreti, e apportare nuovi scostamenti di bilancio.
In sintesi, il testo che dovrebbe essere varato entro qualche giorno, dovrebbe includere i seguenti aiuti:
- nuovi contributi a fondo perduto generalizzati;
- bonus 1000 euro per stagionali, autonomi e intermittenti;
- bonus per le Partite Iva;
- proroga della Naspi e del Rem;
- ulteriori settimane di cassa integrazione Covid;
- pace fiscale 2021, con rottamazione quater e nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali.
Queste ultime, in particolare, stanno gravando su non pochi cittadini italiani, già in difficoltà causa pandemia; ecco perchè in molti auspicano un intervento ‘correttivo’ anche in ambito fiscale.
Pacchetto lavoro: le novità allo studio
Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri ha confermato nuovi interventi sul tema lavoro e, soprattutto, nuovi stanziamenti che permetteranno “di finanziare un nuovo periodo di cassa integrazione per quelle imprese che continuano ad avere difficoltà a causa del Covid-19”.
Nuovi risorse a supporto dei lavoratori e non solo
In particolare, il piano degli indennizzi a tutte le categorie danneggiate negli ultimi mesi – professionisti inclusi – dovrebbe andare oltre il criterio dei codici Ateco e guardare piuttosto alla diminuzione del fatturato, non più su base mensile, ma su base semestrale o annuale.
La soglia delle perdite per avere accesso alle misure di ristoro dovrebbe essere confermata al 33%. In buona sostanza, saranno destinatarie degli aiuti le attività commerciali che hanno fatto i conti una perdita di fatturato del 33% per Covid e conseguente lockdown. Sono previsti contributi a fondo perduto generalizzati, indipendentemente non solo dai codici Ateco, ma anche dal colore della Regione.
In discussione è anche un intervento ‘perequativo’, per coloro che sono stati danneggiati dai criteri usati nel 2020, tenuto conto dell’entità degli aiuti già ottenuti.
Bonus a fondo perduto pari a 1000 euro
Con il decreto Ristori 5, sarebbero previsti in particolare bonus 1000 euro partite Iva, ossia una sorta di indennizzo per gli imprenditori con p. Iva aperta da almeno tre anni, ma in regola con il versamento dei contributi Inps, e con un reddito al di sotto dei 50mila euro all’anno. Ma non bisogna beneficiare di altre forme di sostegno al reddito.
Più nel dettaglio, tra i destinatari del bonus- con tutta probabilità – vi saranno anche gli autonomi senza p. Iva, non iscritti alle forme previdenziali obbligatorie ma alla Gestione separata Inps, con almeno un contributo mensile, e titolari di contratti autonomi occasionali. Bonus 1000 euro valevole anche per gli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, per i lavoratori in somministrazione e per i dipendenti stagionali legati a settori diversi da quelli del turismo e delle terme, lavoratori intermittenti e incaricati alle vendite a domicilio.
Possibili nuove misure fiscali
Quattro le novità allo studio e che potrebbero essere incluse nel decreto Ristori 5. Citiamole in sintesi:
- stralcio delle scadenze fiscali;
- misure integrative di lotta all’evasione fiscale;
- rimodulazione di tutta l’attività di riscossione per impedire la creazione di assembramenti presso gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate;
- ipotesi di una rottamazione quater sui ruoli del 2018 e 2019.
Questo ultimo punto merita considerazione, giacchè si tratterebbe di un modo per permettere a coloro che hanno debiti con il Fisco di mettere a posto i conti con l’Amministrazione finanziaria, senza dover fronteggiare sanzioni e interessi.
Nuovi fondi per scuola, sanità, forze dell’ordine
Previsto anche lo stanziamento di 3 miliardi di euro a favore della sanità, per l’acquisto e la conservazione dei vaccini anti Covid, due invece i miliardi previsti a favore degli Enti territoriali e un miliardo per il trasporto pubblico. Non solo: sulla carta, fondi in arrivo anche per il sistema scolastico e per le forze dell’ordine.
Concludendo, il decreto Ristori 5 sembra essere – almeno nelle intenzioni – un provvedimento di ampio respiro. Vedremo a breve quale sarà il testo ufficiale di quello che è stato ribattezzato il ‘decreto Salvaimprese’.