Incentivi auto elettriche e ibride nel decreto bollette, il Governo ha stanziato 7 miliardi di euro fino al 2030 per rilanciare il settore dell’automotive dopo un periodo molto negativo, legato alla pandemia e alle restrizioni che ne sono conseguite, le quali da un lato hanno limitato l’uso dei mezzi di trasporto; e dall’altro ne hanno fortemente frenato gli acquisti. Questo è un altro degli obiettivi del Governo Draghi, che ha previsto questa misura nel decreto bollette, approvato il 18 febbraio, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo marzo 2022.
E come indicato nei giorni scorsi dal Premier – nel corso di una conferenza stampa – l’approvazione del provvedimento in questione non ha condotto a nuovi scostamenti di bilancio. La prospettiva è quella della lotta all’aumento del costo dell’energia e della spinta all’economia green; ma appunto si intende anche intervenire con specifiche misure di sostegno a favore dell’automotive, duramente colpito dal crollo del volume di affari negli ultimi due anni.
Decreto bollette: gli ingenti fondi per il settore dell’auto
Non possiamo non ricordare che da alcune settimane – a causa dell’aumento eccezionale dei costi dell’energia – l’Esecutivo ha predisposto misure ad hoc. Ciò al fine di potenziare i bonus bollette. Ciò allo scopo di sostenere le famiglie in maggiore difficoltà in questo delicato periodo. Il decreto bollette (D.L. n. 17 del 2022) in vigore dal primo marzo, ha immesso gli attesi aiuti a imprese e famiglie per limitare gli effetti del caro energia nel primo trimestre dell’anno, sui servizi di fornitura di gas (+41,8%) ed energia elettrica (+55%). Ma come appena accennato, non vi è soltanto questo.
Leggi anche: bonus revisione auto e moto. Cos’è e come funziona
Tra le misure introdotte nel decreto per combattere il caro energia, appena pubblicato in GU, vi è anche il pacchetto per l’automotive:
- un fondo di 700 milioni di euro per il 2022;
- un fondo di un miliardo l’anno dal 2023 al 2030.
Il fondo da un miliardo l’anno a sostegno dell’industria dell’automobile e della sua filiera è stato istituito in quanto questi ultimi sono al centro della transizione energetica in corso e che sarà sicuramente un tema dominante nei prossimi anni.
Le finalità connesse agli stanziamenti nel decreto bollette
Quelle appena ricordate sono misure di sostegno alla transizione verde, alla ricerca e allo sviluppo del settore automotive. Ricordiamo che con quest’ultimo termine si intende fondamentalmente quell’industria che riguarda la produzione finale di autovetture, veicoli commerciali e veicoli industriali. In altri termini l’automotive è il settore commerciale che include tutti i veicoli a motore (automobili, motociclette, camion ecc.).
In sintesi, il Governo intende conseguire i seguenti obiettivi:
- riconversione e la riqualificazione delle attività produttive in senso innovativo e sostenibile;
- abbattimento delle emissioni nocive;
- incentivazione del digitale.
Non sorprende allora che le risorse messe in campo potranno essere utilizzate per assegnare incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti – auto elettriche e ibride – e per favorire il recupero e il riciclaggio dei materiali. Ovviamente, come appena accennato, detti fondi serviranno anche alla ricerca, alla riconversione e alla riqualificazione dell’industria del settore automotive.
Leggi anche: agenzie di viaggio e tour operator, dal 4 marzo le domande di bonus digitalizzazione
Incentivi auto elettriche e ibride nel decreto bollette: a breve i decreti attuativi
Ben si comprende la linea del Governo, che implica interventi molto significativi; e che attengono ad un settore assai importante sul piano manifatturiero, sia per quanto riguarda la produzione diretta, che l’indotto.
Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze; il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e il Ministro della Transizione Ecologica, saranno definiti nel dettaglio tutti gli interventi ammissibili al finanziamento del Fondo. Così è indicato all’art. 22 del decreto n. 17 del 2022.
Non vi sono dubbi a riguardo: le novità in oggetto e che hanno a che fare con il rilancio dell’automotive e della filiera dell’auto, fanno parte degli interventi strutturali di politica industriale. Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha peraltro indicato l’importanza del contributo da parte dei privati per l’ottenimento dei risultati desiderati. Infatti, l’intervento dello Stato serve altresì a spingere i soggetti della filiera e dunque i privati imprenditori ad investire maggiormente per il rilancio del settore in oggetto.
Concludendo, saranno emanati ulteriori provvedimenti di dettaglio, in tema di incentivi per l’acquisto di autovetture ecologicamente compatibili (elettriche e ibride) e dunque in tema di criteri e modalità per la suddivisione delle risorse dei fondi. I successivi decreti sono da approvare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento sopra richiamato.