Recovery Fund, MES, coronabond… cosa sono e cosa indicano questi termini così tecnici che però sono entrati prepotentemente nel linguaggio comune? Dopo che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato la cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Covid-19, ossia il programma a tappe finalizzato al ritorno alle normali attività economiche e sociali del paese, il dibattito torna a soffermarsi sulla politica europea di sostegno all’economia dei paesi membri; economia pesantemente colpita dall’emergenza economica-sanitaria da coronavirus.
L’attenzione è rivolta alla scelta tra strumenti di intervento quali il Recovery fund, il MES e i Coronabond. Nella seduta del Consiglio UE del 23 aprile sembra sia prevalsa la linea del recovery fund nata da un’idea della Francia, uno dei paesi maggiormente colpiti dall’emergenza.
Ecco una breve guida ai diversi tipi di intervento europei per uscire dalla crisi.
L’emergenza epidemiologica da Covid-19 e la nuova crisi economica mondiale
L’emergenza epidemiologica da covid-19 ha messo in ginocchio l’economia mondiale, e in particolare a livello europeo la situazione è piuttosto critica.
Nel caso specifico dell’Italia, si sta assistendo ad un graduale allentamento delle misure restrittive ufficializzato nel DPCM 26 aprile 2020 illustrato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Allentamento che potrebbe portare ad una lenta e graduale ripresa economica.
Il sostegno europeo potrebbe invece passare da strumenti quali il Recovery fund, il MES, i Coronabond e lo SURE.
Recovery fund: cos’è e come funziona il fondo di recupero
La traduzione letteraria dall’inglese del termine Recovery fund ossia fondo di recuperò di per sè da già l’idea di quella che è la funzione del fondo.
Il fondo è garantito dal bilancio dell’Unione Europea ed è finalizzato all’emissione dei c.d. recovery bond.
I recovery bond sono intesi quali titoli obbligazionari ossia titoli di debito tramite i quali viene raccolta la liquidità che viene girata agli stati membri colpiti dall’emergenza coronavirus. I risparmiatori acquistano i titoli immessi sul mercato ottimizzando l’investimento grazie al riconoscimento di uno specifico tasso di interesse e gli stati membri di contro ottengono la liquidità necessaria a fronteggiare l’attuale crisi economico-sociale.
Il funzionamento del fondo è lontano dal concetto mutualistico di condivisione del debito pregresso previsto invece per i coronabond che a breve analizzeremo.
MES: cos’è il fondo salva-Stati
Il MES c.d. fondo salva-Stati istituito nel 2012 è tecnicamente inteso quale meccanismo europeo di stabilità. Rappresenta una vera e propria organizzazione intergovernativa. Il suo intervento mira al sostenimento di quei paesi membri che hanno difficoltà a finanziarsi sul mercato e che stanno affrontando forti difficoltà finanziarie.
L’intervento del MES si sostanzia nella (Fonte EUR-lex) :
- concessione di prestiti nell’ambito di un programma di aggiustamento macroeconomico;
- acquisto di titoli di debito sui mercati finanziari primari e secondari;
- assistenza finanziaria sotto forma di linee di credito;
- finanziamento della ricapitalizzazione di istituzioni finanziarie tramite prestiti ai governi dei suoi Stati membri.
Il MES ha un capitale sottoscritto pari a 704,8 miliardi, di cui 80,5 i versati. L’Italia ha sottoscritto il capitale del MES per 125,3 miliardi, versandone oltre 14 (dati Banca D’Italia).
L’adesione al Mes comporta precise implicazioni dal punto di vista della programmazione di spesa pubblica nazionale, con possibili tagli su sanità e pensioni.
Si sta discutendo a livello europeo di adottare un MES con condizioni meno stringenti e con tassi di interessi più bassi. L’Italia potrebbe teoricamente ottenere liquidità d’urgenza per circa 36 miliardi.
Coronabond: cosa c’è da sapere sulle obbligazioni legate al Covid-19
L’alternativa a strumenti quali Recovery found e MES è rappresentata dai c.d Coronabond.
I coronabond sono intesi quali obbligazioni emesse direttamente dall’Unione Europea e non dai singoli stati.
Ciò comporterebbe la condivisione del debito non solo futuro ma anche pregresso.
Il concetto è quello della mutualità delle obbligazioni. Grazie alla condivisione del debito da parte di nazioni con una maggiore stabilità economica, l’immissione nel mercato di titoli del debito pubblico sconterebbe il pagamento di tassi di interesse più basso. Previsioni di maggiore stabilità economica comportano il pagamento di tassi di interesse più basso a favore degli investitori.
Il ricorso ai Coronabond non ha trovato finora il placet di paesi quali la Germania Olanda e Austria.
SURE: come funziona la Cassa integrazione europea
Infine la Commissione Europea è al lavoro per istituire la cosiddetta Cassa Integrazione Europea o SURE. Si tratta di una misura a sostegno di imprese e lavoratori che si trovano in condizioni di difficoltà; è pertanto un fondo, a favore degli Stati membri Ue che mira alla difesa del lavoro.
Leggi anche: Cassa integrazione europea SURE: cos’è la nuova misura di emergenza UE
Essa dovrebbe far leva su una dotazione pari a 100 miliardi da distribuire alle imprese maggiormente colpite dalla situazione di emergenza. Questa misura prende spunto dalla Cassa Integrazione italiana.
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