L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pubblicato sul proprio sito internet ufficiale le risposte alle domande più frequenti, sotto forma di FAQ, in merito alle misure introdotte nel Decreto Rilancio, relativamente a cartelle, pagamenti, rate e rottamazioni.
Il decreto “Rilancio” (Dl n. 34/2020) è intervenuto, con diversi provvedimenti sulla normativa vigente, introducendo una serie di misure a favore dei contribuenti.
Vediamo nel dettaglio le misure più importanti e le FAQ dell’Agenzia della Riscossione.
Cartelle, pagamenti, rate e rottamazioni: le misure del Decreto Rilancio
Come detto in premessa il Dl Rilancio (Decreto-Legge n. 34 del 19 maggio 2020) introduce una serie di misure a favore dei contribuenti.
Nel dettaglio il decreto ha disposto:
- la sospensione fino al prossimo 31 agosto dei termini di versamento derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione
- inoltre la sospensione riguarda anche la notifica di nuove cartelle, delle procedure e degli altri atti di riscossione.
- altra novità riguarda le rate per il 2020 della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”, che se non versate alle relative scadenze, potranno essere pagate entro il 10 dicembre;
- scatta poi lo stop ai pignoramenti di stipendi e pensioni già avviati e arrivano regole più soft per le rateizzazioni;
- infine vi sono novità per i pagamenti della pubblica amministrazione.
Ecco di seguito una sintesi dei principali provvedimenti in tema di Riscossione e poi in ultimo le FAQ rilasciate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, per chiarire alcuni aspetti delle misure sopra elencate.
Sospensione delle notifiche e dei versamenti relativi a cartelle e avvisi
Viene esteso al 31 agosto l’arco temporale di alcuni interventi previsti nel precedente decreto Cura Italia (Dl n. 18/2020). Il nuovo provvedimento sposta in avanti al 31 agosto 2020 (mentre prima prima la scadenza era il 31 maggio) del termine di sospensione della notifica di nuove cartelle e dell’invio di altri atti della riscossione; ivi compresa la possibilità per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione di avviare azioni cautelari ed esecutive; fino al 31 agosto cioè non potranno essere avviati ad esempio fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.
Più tempo anche per i pagamenti di cartelle, avvisi di addebito e di accertamento esecutivi dell’Agenzia della Riscossione in scadenza dall’8 marzo. Questi resteranno sospesi fino al 31 agosto 2020, mentre in precedenza la scadenza era fissata al 31 maggio. Pertanto i versamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il 30 settembre 2020. Resta valida anche la possibilità di chiedere una rateizzazione entro il 30 settembre 2020.
Sospensione dei pignoramenti già avviati su stipendi e pensioni
Dal 19 maggio 2020 al 31 agosto 2020 sono sospesi gli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi dello stipendio e della pensione e/o di altre indennità assimilate, effettuati dall’agente della riscossione prima dell’entrata in vigore del provvedimento.
In tal senso fino al 31 agosto 2020, non si effettueranno le relative trattenute e le somme saranno rese disponibili al debitore.
Gli accantonamenti effettuati prima del periodo di sospensione rimangono tuttavia invariati; inoltre non sono rimborsabili le quote già versate all’agente della riscossione prima dell’entrata in vigore del provvedimento.
Rottamazione-ter e saldo e stralcio: da pagare entro il 10 dicembre
E’ stata introdotta una maggiore flessibilità per i versamenti delle rate della “rottamazione-ter” nel 2020 con scadenza febbraio, maggio, luglio e novembre e del “saldo e stralcio” (marzo e luglio). Questi, se non sono eseguiti nelle relative scadenze, potranno essere effettuati entro il termine ultimo del 10 dicembre 2020; senza perdere agevolazioni e senza oneri aggiuntivi.
Per la scadenza del 10 dicembre 2020 non è prevista però la tolleranza di 5 giorni.
Ritardo dei pagamenti fino a 10 rate
Anche le rate dei piani di dilazioni in scadenza tra la data dell’8 marzo e del 31 agosto 2020 sono sospesi. Da ricordare però che le rate sospese dovranno poi essere pagate entro il 30 settembre 2020.
Inoltre il Dl “Rilancio” introduce una nuova disciplina che amplia i termini di decadenza. Sia per le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020 che per i nuovi piani di dilazione concessi entro il 31 agosto 2020, la decadenza della dilazione si verifica in caso di mancato pagamento di 10 rate, anche non consecutive, anziché 5 rate previste normalmente.
Sempre per quanto riguarda le dilazioni con una modifica alla normativa sulla “rottamazione-ter e sul “saldo e stralcio” (Dl n. 119/2018 e legge n. 145/2018), il decreto-legge Rilancio ha previsto che i contribuenti decaduti dai benefici delle definizioni agevolate per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate scadute nel 2019, possono presentare la domanda di rateizzazione per i debiti “rottamati” e non pagati.
Crediti verso le Pa: pagamenti oltre 5mila euro senza verifiche
Altro provvedimento riguarda infine i crediti verso le PA. Sempre nello stesso periodo (8 marzo – 31 agosto 2020) le pubbliche amministrazioni possono procedere al pagamento delle Fatture, senza verificare la presenza di eventuali debiti scaduti di importi superiori a 5mila euro, intestati al beneficiario del pagamento; questa eventualità infatti normalmente determina il blocco dell’accredito.
Infine tutte le verifiche eventualmente già effettuate, anche prima dell’inizio del periodo di sospensione, restano prive di qualunque effetto se l’agente della riscossione non ha notificato l’atto di pignoramento e le amministrazioni pubbliche procedono al pagamento a favore del beneficiario.
FAQ misure in materia di Riscossione “Decreto Rilancio”
In ultimo alleghiamo le FAQ predisposte dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione in merito ai provvedimenti introdotti nel Decreto Rilancio, in materia di cartelle, pagamenti, rate e rottamazioni.
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