Ogni anno con l’avvicinarsi del mese di settembre e del ritorno nelle aule di scuola, si palesa per molte famiglie il problema del caro scuola. Infatti mancano ormai pochi giorni alla partenza del nuovo anno scolastico: se gli studenti si preparano a tornare sui banchi, i genitori debbono fare i conti con le spese collegate. Tra matite, penne, zaini e libri, ogni anno per le famiglie italiane c’è un onere economico oggettivamente consistente, quasi in contrapposizione al diritto allo studio e alla cd. sostenibilità economica dell’istruzione.
Vero è che da molto tempo il problema del caro scuola e del caro libri è al centro di un dibattito serrato che riguarda sia la politica che il mondo scolastico. Ma al momento non sono emerse soluzioni davvero convincenti.
In questi giorni arriva l’allarme del Codacons, associazione sempre molto attenta quando si tratta di valutare la ‘proporzionalità’ delle spese dei cittadini, per fruire dei servizi – in questo caso scolastici.
Ebbene, anche quest’anno il caro scuola, con aumenti in vista su libri; zaini; quaderni e altri articoli di cancelleria è all’orizzonte. Vediamo un po’ più nel dettaglio.
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Caro scuola: nuova stangata in arrivo?
Come appena accennato, grazie all’attività in tutela dei consumatori, svolta dal Codacons, sul piano dei costi si può già notare che per diari; astucci; zaini e materiale scolastico di marca, i prezzi sono in aumento del +3,5 per cento rispetto al 2020. Ciò appare in linea con il trend dell’inflazione che rileva un deciso incremento nel nostro paese. Invece, i prezzi dei prodotti non di marca, o comunque di ‘fascia bassa’, appaiono sostanzialmente corrispondenti a quelli del 2020.
Questo è il risultato del monitoraggio svolto dal Codacons nei negozi fisici e presso i siti di e-commerce specializzati in quest’ultimo periodo.
D’altronde quanto dichiarato dall’associazione per la tutela dei consumatori lascia ben poco spazio a dubbi o interpretazioni: “Quest’anno il prezzo di uno zaino di marca raggiunge i 190 euro, mentre per un astuccio griffato attrezzato (con penne, matite, gomma da cancellare e pennarelli) la spesa tocca il picco di 56 euro. Altra voce che incide sull’esborso per il corredo è quella relativa al diario, che quest’anno è compresa tra 20 e 22 euro per le marche più note. I prodotti che sul web e siti di e-commerce risultano in assoluto più costosi sono quelli firmati da influencer e personaggi famosi che hanno lanciato linee specifiche per la scuola allo scopo di sfruttare il business dei bambini“.
L’analisi del Codacons fa notare chiaramente che le spese per il caro scuola sono legate alla rilevanza che tradizionalmente hanno le marche di primo piano, ma ora a queste si sommano anche i prodotti firmati dai vip del web, ambiti dai ragazzi e capaci di dar luogo ad un business che si fa largo sfruttando le passioni dei giovanissimi.
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I numeri individuati dal Codacons evidenziano una situazione consolidata
In effetti, del caro scuola non c’è da stupirsi, giacchè il Codacons non fa che rilevare cifre e percentuali che seguono un andamento ben noto.
Per le famiglie ecco innanzi esborsi non indifferenti, che spesso vanno a gravare su una situazione economica familiare non rosea. Secondo le analisi effettuate dal Codacons, la spesa totale per il materiale scolastico degli studenti che si apprestano a tornare in classe per il nuovo anno scolastico, potrebbe arrivare a toccare ben 550 euro a studente su base annua. O almeno queste sono le previsioni Codacons con riferimento all’anno scolastico 2021/2022.
Ma non è finita qui, perchè un’altra consistente voce di spesa è rappresentata dal costo dei libri di testo, ossia una cifra che peserà non poco su molti nuclei familiari. D’altronde è ben noto a tutti i genitori che i costi dei volumi inerenti, ad esempio, matematica o italiano non sono esigui e, anno dopo anno, i professori chiedono agli studenti di essere muniti delle versioni più recenti dei testi scolastici.
In conclusione, Codacons ha rilevato altresì che la spesa complessiva per le famiglie, che include corredo e libri di testo, potrebbe facilmente toccare i 1200 euro a studente. Numeri che in qualche modo riescono forse a sorprendere, ma che a ben vedere non sono altro che conseguenza di un mercato fuori controllo.
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