Abbiamo deciso di scrivere questo aggiornamento dopo aver ricevuto una richiesta tramite “La Posta di Lavoro e Diritti”, il nostro spazio dedicato ai lettori che vogliono segnalarci dubbi o chiedere chiarimenti. Ecco il testo della mail che ci è pervenuta in redazione:
Buongiorno, vi scrivo per sapere se ci sono aggiornamenti sui carichi di cura dell’Assegno di Inclusione. Il mese scorso l’INPS aveva annunciato che i carichi di cura sarebbero stati attribuiti d’ufficio, che ci sarebbe stato il ricalcolo automatico per chi non li aveva inseriti e che le domande respinte per questo motivo sarebbero state riesaminate. Purtroppo, a oggi non ho visto alcun cambiamento nel mio pagamento e nemmeno gli arretrati promessi. Sapete se ci sono novità? Grazie.
Ringraziamo il nostro lettore per averci scritto e invitiamo tutti coloro che hanno domande su lavoro, fisco e previdenza a contattarci tramite “La Posta di Lavoro e Diritti“. Cerchiamo sempre di fornire risposte e chiarimenti utili per aiutare i lavoratori e i cittadini a orientarsi nelle normative.
Quali sono le novità Inps sui Carichi di Cura?
L’INPS, con il Messaggio n. 592 del 17 febbraio 2025, aveva introdotto tre misure chiave per la gestione dei carichi di cura:
- Attribuzione automatica: non sarebbe stato più necessario richiedere manualmente il carico di cura, in quanto sarebbe stato assegnato d’ufficio a chi ne aveva diritto.
- Ricalcolo per tutto il 2024: chi non aveva dichiarato il carico di cura pur avendone diritto avrebbe ricevuto un ricalcolo automatico degli importi, con conseguente pagamento degli arretrati spettanti.
- Riammissione per le domande respinte: le richieste di ADI respinte a causa del mancato inserimento del carico di cura sarebbero state riesaminate d’ufficio, con conseguente riammissione al beneficio per coloro che risultavano in possesso dei requisiti richiesti.
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A che punto siamo? Ricalcoli e arretrati ancora fermi
Nonostante le rassicurazioni fornite dall’Istituto, ad oggi non si riscontrano evidenze di questi cambiamenti. Molti beneficiari segnalano che:
- Nessun ricalcolo è stato effettuato sulle mensilità passate.
- Gli arretrati attesi non sono ancora stati pagati.
- Le domande respinte per il mancato inserimento del carico di cura non risultano ancora riammesse.
Questo ritardo ha generato un forte malcontento tra le famiglie che attendono di ricevere quanto spettante. Inoltre, la mancata attribuzione del coefficiente 0,4 sulla scala di equivalenza comporta una riduzione significativa dell’importo erogato, con tagli che possono arrivare fino a 200 euro al mese per nucleo familiare.
Come si definiscono i carichi di cura?
I componenti di un nucleo familiare vengono considerati con “carichi di cura” quando rientrano in una delle seguenti categorie:
- Presenza di un minore di tre anni nel nucleo familiare.
- Presenza di almeno tre figli minori di età.
- Presenza di componenti con disabilità o non autosufficienza, come definito dall’allegato 3 al DPCM n. 159/2013.
Questi criteri incidono sulla scala di equivalenza utilizzata per determinare l’importo spettante dell’Assegno di Inclusione, aumentando il valore del coefficiente e, di conseguenza, l’ammontare del beneficio economico riconosciuto.
Cosa fare in attesa degli aggiornamenti
Al momento, chi attende il riconoscimento del carico di cura può monitorare la propria situazione accedendo al portale INPS o all’App INPS Mobile, verificando le informazioni nella sezione “Pratiche ADI”. In particolare, è possibile controllare:
- La presenza del coefficiente 0,4 sulla scala di equivalenza.
- Lo stato della domanda e le eventuali variazioni nei pagamenti delle prossime mensilità.
Date di pagamento Assegno di Inclusione Marzo e possibili sviluppi
L’INPS non ha ancora fornito una data ufficiale per l’attuazione delle misure annunciate. Tuttavia, viste le numerose segnalazioni, è probabile che nei prossimi aggiornamenti l’Istituto rilasci nuove comunicazioni per chiarire la tempistica dei ricalcoli e degli arretrati.
L’occasione per ricevere gli arretrati potrebbe essere il pagamento dell’Assegno di Inclusione, previsto nelle seguenti date:
- 15 marzo 2025 per chi ha fatto domanda e attende la prima mensilità.
- 15 marzo 2025 per chi ha avuto ADI sospeso a febbraio per mancanza Isee aggiornato entro gennaio.
- 27 marzo 2025 per chi riceve la ricarica ordinaria.
Rimandiamo al nostro articolo completo sulle date di pagamento dell’ADI per tutti i dettagli.
Al momento, tuttavia, non abbiamo aggiornamenti ufficiali in merito alla questione degli arretrati. Restiamo in attesa di ulteriori comunicazioni da parte dell’INPS e continueremo a monitorare la situazione per informare tempestivamente i nostri lettori.
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