Il Governo Draghi intende eliminare l’addebito del canone Rai direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica. Infatti, come i cittadini ben sanno, dal 2016 il canone Rai non si paga più a parte, ma congiuntamente alla bolletta dell’elettricità, dove di fatto da qualche anno è incluso nella cifra da pagare.
L’origine dell’inclusione del canone Rai in bolletta è da collegarsi alla riforma voluta all’epoca dal Governo guidato dall’ex leader del PD Matteo Renzi. La finalità fu quella di porre fine alla diffusissima evasione sull’imposta della tv pubblica.
Ora il dietrofront voluto dall’Esecutivo guidato dall’ex banchiere centrale Mario Draghi. Ma dietro questa scelta c’è una ben precisa motivazione: vediamo qual è.
Canone Rai in bolletta: decisivo il pressing delle istituzioni UE
Un ritorno al passato forse inaspettato ai più, ma tant’è. Se è vero che al momento il canone Rai è addebitato sulle fatture emesse dalle imprese elettriche, nel prossimo futuro non sarà più così.
Negli ultimi anni, gli italiani hanno pagato il canone Rai 9 euro al mese per 10 mesi all’anno, direttamente in bolletta. Come accennato lo scopo della riforma dell’allora Premier Renzi fu quello di superare l’endemica evasione del canone. Infatti, costava 113 euro ogni anno, ma non tutti pagavano quanto richiesto.
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Il canone Rai in bolletta ha dunque avuto finora il vantaggio di imporre obbligare gli italiani al pagamento del canone, mediante addebito automatico sulle fatture emesse dalle imprese elettriche. Altro indubbio lato positivo è rappresentato dall’abbassamento del costo dell’abbonamento al servizio televisivo, proprio in virtù del crollo dell’evasione. La riforma riguardante il pagamento del canone Rai ha di fatto risolto il problema di chi aggirava il pagamento della somma, ma ha attirato anche l’attenzione di Bruxelles: le istituzioni UE infatti non hanno lesinato critiche nel corso degli anni nei confronti dell’Italia.
Ecco perchè il governo Draghi ha deciso di accantonare la norma, proprio su spinta dell’Ue. Per quest’ultima, infatti, al fine di assicurare una maggiore trasparenza e a garantire il rispetto della concorrenza, debbono essere eliminati dai costi dell’energia quelli che sono definiti “oneri impropri”. E, tra essi, trova spazio proprio la spesa per il canone Rai la quale, secondo la commissione europea, appesantirebbe le bollette dell’energia.
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Canone Rai non più in bolletta dell’energia elettrica: tracce nel PNRR
In verità, la notizia dell’eliminazione del canone Rai dalla bolletta non deve stupire eccessivamente. Infatti, già si trovano tracce di questa volontà nel Pnrr, ossia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, collegato agli aiuti UE agli stati membri colpiti dalla crisi da pandemia (programma Next Generation EU). Nel PNRR, infatti, era già stata disposta la cancellazione per i venditori di corrente elettrica della facoltà di raccogliere “somme non direttamente correlate con l’energia”. Tra queste anche quelle legate al canone Rai. Niente di davvero nuovo, insomma.
Per quanto attiene ai prossimi passi da compiere in vista del ritorno al regime anteriore, la norma che attiene all’eliminazione del canone Rai in bolletta elettrica, potrebbe essere inclusa nel disegno di legge sulla concorrenza. Ecco perchè, secondo gli osservatori più attenti, potrebbe dunque ricevere l’ok ed essere approvata in settimana, o comunque entro agosto.
Canone Rai fuori dalla bolletta elettrica: ipotesi rinvio
Ma attenzione: non è detto con assoluta sicurezza che l’eliminazione avvenga quest’anno. Infatti, sussiste l’ipotesi rinvio: sulla scorta degli accordi con l’Unione Europea, c’è tempo fino alla fine del 2022 per approvare la cancellazione del canone Rai dalla bolletta. Alternativa all’inserimento della norma ad hoc nel prossimo decreto sulla concorrenza, si porrebbe innanzi la via dell’apposito iter parlamentare. Sul tavolo anche l’ipotesi di inclusione della norma sull’eliminazione del canone Rai in bolletta nella prossima manovra finanziaria.
E’ chiaro che il Governo potrebbe davvero scegliere di non agire subito, giacchè sarà prima opportuno valutare nuove metodi di riscossione. Da ricordare che, al momento, l’imposta porta all’Erario ben 1,7 miliardi di euro. Insomma, prima di togliere il canone Rai dalla bolletta, l’Esecutivo sta debitamente riflettendo su come fare a garantire lo stesso consistente gettito, senza rischiare una nuova evasione fiscale.
Concludendo, in ogni caso la riforma in oggetto non andrebbe a toccare i pagamenti dell’anno 2021, che restano infatti nelle stesse modalità degli ultimi anni. In altre parole, i contribuenti continueranno a trovare l’imposta all’interno della bolletta dell’energia elettrica. Le possibili novità arriverebbero a partire dal 2022, ma tutto lascia pensare che il ritorno al passato sarà attuato entro breve tempo. Le pressioni della UE si sono rivelate decisive e in ballo ci sono gli aiuti economici europei.