Con il rafforzamento della campagna di vaccinazione e l’approssimarsi della stagione estiva, l’Esecutivo può finalmente pensare di allentare le restrizioni e porre fine ad una serie di divieti, che hanno caratterizzato l’ultimo periodo. Tra i numerosi impegni nell’agenda di Governo non trova spazio soltanto il nuovo piano di aiuti economici nell’imminente decreto Sostegni bis; e il completamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): ecco profilarsi all’orizzonte un vero e proprio calendario riaperture delle attività economiche, come da molti auspicato.
Ci riferiamo, ovviamente, ai ristoranti; ai bar; alle palestre; ai cinema e a tante altre attività che, in misura più o meno consistente, hanno patito – in questi ultimi mesi – gli effetti delle limitazioni legate al lockdown e alla divisione della penisola in zone gialle, arancioni e rosse. Vediamo, dunque, più da vicino che cosa cambierà a breve.
Calendario riaperture: è uno dei 3 pilastri del rilancio del Paese
Come appena accennato, sono state stabilite le linee-guida del calendario riaperture delle attività economiche, che – come ovvio – potrebbero subire modifiche e correzioni, in considerazione dell’evoluzione del quadro epidemiologico.
In particolare, il 16 aprile è stato un giorno cruciale sul fronte della ripresa delle attività, giacchè il Presidente Draghi e il Ministro della Salute Speranza hanno partecipato ad una conferenza stampa, in cui hanno illustrato quelli che sono i tre pilastri della strategia di rilancio di tutta le penisola. Vediamoli di seguito:
- rilancio della crescita economica, in virtù di nuovi investimenti;
- predisposizione di nuovi strumenti di sostegno all’economia e alle imprese grandi e piccole;
- una dettagliato e nitido calendario riaperture.
Ecco perchè si può dire, con assoluta certezza, che il Governo ha finalmente stabilito le date della road map delle riaperture. Non solo: l’Italia torna a colorarsi di giallo, ma con delle significative novità rispetto a prima.
Calendario riaperture dal 26 aprile: ecco la road map nel dettaglio
Vediamo di sintetizzare, nell’elenco per punti che segue, quelli che sono i giorni da segnare sul calendario, a partire da cui le varie attività lavorative ed economiche del Paese potranno nuovamente aprire e tornare ad offrire i propri servizi a cittadini e turisti. Il calendario riaperture si ispira a criteri di progressività, gradualità e sicurezza sanitaria, come di seguito indicato:
- dal 26 aprile nuovamente previste le zone gialle. Tuttavia vi sarà precedenza nei confronti delle attività all’aperto (soprattutto la ristorazione con tavoli all’aperto a pranzo e a cena), per favorire evidentemente il turismo estivo;
- in particolare, nella zona gialla, riaprono in modo automatico i musei. Invece, i teatri, i cinema e gli spettacoli potranno nuovamente accogliere persone, ma con regole di limitazione di capienza. Queste ultime sono quelle prefissate dal Comitato tecnico scientifico;
- dal giorno 15 maggio, potranno riaprire le piscine, ma esclusivamente all’aperto;
- dal primo giugno le attività di ristorazione potranno effettuare riaperture, anche in luoghi chiusi, ma esclusivamente a pranzo;
- sempre dal primo giugno potranno riaprire le palestre. In seconda battuta, potranno farlo anche fiere e congressi, parchi tematici e stabilimenti termali.
Scuole in presenza: le novità in arrivo
Il calendario riaperture coinvolge, ovviamente, anche tutto il settore scolastico. Anzi, il ritorno in classe è considerato molto favorevolmente dal Governo ed in primis dallo stesso Premier Mario Draghi. Ma a dire il vero non convince tutti. Infatti, alcuni Governatori, ma anche i dirigenti scolastici e i sindacati, sollevano dubbi sulla sicurezza sanitaria e sul rispetto dei requisiti organizzativi del ritorno in aula.
Proprio in questo ultimo periodo, si fa strada l’ipotesi di lezioni ‘outdoor’, ossia fuori dalle aule tradizionali. Musei, palestre, parchi attrezzati e spazi all’aria aperta potrebbero diventare dunque luoghi di lezione. In ogni caso, le fonti di Governo sono sicure sul punto: “Ogni strada verrà battuta affinché la scuola riapra in massima sicurezza, ma il 26 aprile si torna in classe”.
Tante le ipotesi in campo, ma la riapertura piena degli istituti scolastici è imminente
Nel fronte di chi critica la riapertura delle strutture scolastiche, c’è chi sottolinea che al momento permangono troppe carenze organizzative, che attengono al ritorno in aula. In effetti, al momento le soluzioni prospettate non sono poche, a testimonianza dell’incertezza comunque gravante sulla questione scuola.
Tra le ipotesi principali sul tavolo – in tema di calendario riaperture – quella di orari scaglionati per l’ingresso negli istituti; conservando peraltro il 50% di presenza su bus e tram, rispetto alla capienza. C’è anche chi paventa l’ipotesi di un potenziamento di mezzi di trasporto e numero di personale. Ma non è affatto detto che vi sia tempo sufficiente per approntare il tutto.
Proposta anche l’idea dei test salivari per gli alunni; tuttavia, non vi è ancora certezza sul punto, giacchè le istituzioni dovranno coinvolgere il Comitato Tecnico Scientifico e attendere la eventuale validazione.
In sintesi, sul fronte scuola possiamo dunque ricapitolare le prossime novità, così come segue:
- nelle zone gialle e arancioni riaprono le scuole di ogni ordine e grado in presenza;
- nelle zone rosse saranno aperti in presenza gli asili nido e le scuole fino alla prima media;
- in zona rossa, per quanto riguarda i licei, ci saranno modalità che prevedono lezioni in parte in presenza e in parte da remoto, ossia da casa via pc e internet.
Spostamenti tra regioni: le condizioni
Sempre in tema di calendario riaperture, il Presidente del Consiglio Draghi – proprio in questi giorni – ha altresì spiegato che sarà nuovamente possibile spostarsi fra Regioni in zona gialla, in modo assolutamente libero e quindi anche per turismo. Ma attenzione: per andare in Regioni di diverso colore (rosso ed arancione), deve sussistere una delle tre seguenti condizioni:
- effettiva vaccinazione con doppia dose;
- aver fatto il tampone (molecolare o antigenico) nelle 48 ore anteriori con esito negativo;
- avvenuta guarigione da coronavirus negli ultimi 6 mesi.
L’ipotesi che proprio ora assume credibilità è che dal 26 aprile – in attesa che sia materialmente disponibile il nuovo pass – ci si possa già spostare in regioni rosse o arancioni, con l’autocertificazione. Per il nuovo pass si pensa ad una tessera magnetica che conterrà i dati aggiornati.
Concludendo, è da rimarcare che un prossimo provvedimento, da approvare in Consiglio dei ministri, metterà nero su bianco tutte le nuove regole in arrivo, su spostamenti e non solo. La volontà del Governo è dunque quella di dare il via libera alle attività, ma pur seguendo un calendario riaperture orientato alla gradualità.