Nel 2025, la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) continua a rappresentare una misura di sostegno per i lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il lavoro. L’importo dell’indennità, calcolato sulla base della retribuzione imponibile degli ultimi quattro anni, è soggetto a trattenute fiscali e detrazioni applicate dall’INPS quale sostituto d’imposta.
Le modifiche introdotte dalla riforma IRPEF 2025 incidono direttamente sulla tassazione della NASpI, con nuovi scaglioni fiscali che determinano l’aliquota IRPEF applicata. Inoltre, il calcolo dell’importo netto percepito è influenzato dalle detrazioni da lavoro dipendente, dall’Assegno Unico Universale (che ha sostituito gli ANF dal 2022) e dal trattamento integrativo ex Bonus Renzi.
Vediamo come cambia il calcolo della NASpI dal lordo al netto alla luce delle novità fiscali 2025.
Come si calcola la NASpI (importo lordo)?
Prima di calcolare l’importo netto della NASpI, è fondamentale determinare il valore della NASpI lorda. L’indennità è calcolata sulla base della retribuzione media mensile degli ultimi quattro anni di lavoro, considerando solo le retribuzioni soggette a contribuzione per l’Assicurazione Sociale per l’Impiego.
Il calcolo della NASpI lorda avviene nel seguente modo:
- Si calcola la retribuzione media mensile imponibile degli ultimi quattro anni.
- sommare tutte le retribuzioni imponibili ai fini previdenziali, ricevute negli ultimi 4 anni,
- e dividere il risultato per il numero di settimane di contribuzione,
- infine il quoziente ottenuto deve essere moltiplicato per il coefficiente 4,33.
- Se tale importo è pari o inferiore a 1.436,61 euro (nel 2025), la NASpI lorda è pari al 75% della retribuzione media.
- Se invece supera tale soglia, viene aggiunto al 75% un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo
- In ogni caso, l’importo massimo dell’indennità non può superare i 1.562,82 euro al mese (nel 2025)
- La NASpI si riduce progressivamente del 3% al mese a partire dal 6° mese di percezione (dall’8° mese per i beneficiari con più di 55 anni).
Una volta calcolata la NASpI lorda, si procede alla determinazione dell’importo netto considerando la tassazione IRPEF e le detrazioni spettanti.
Leggi anche: NASpI 2025, guida completa e aggiornata alla disoccupazione INPS
Nuove aliquote IRPEF 2025 e impatto sulla NASpI
Dal 1° gennaio 2025, l’IRPEF prevede i seguenti scaglioni di reddito:
- Fino a 28.000 euro: aliquota del 23%
- Oltre 28.000 e fino a 50.000 euro: aliquota del 35%
- Oltre 50.000 euro: aliquota del 43%
L’eliminazione dello scaglione 15.000-28.000 e la riduzione del numero di fasce comportano una diminuzione dell’imposta dovuta per alcune categorie di percettori di NASpI, in particolare per chi si colloca nella fascia intermedia.
Esempio di calcolo NASpI 1.300 lordi, quanto netti nel 2025
Per comprendere come funziona la tassazione della NASpI nel 2025, supponiamo che un disoccupato riceva 1.300 euro lordi al mese:
- Primi 1.250 euro tassati al 23% → 287,50 €
- Rimanenti 50 euro tassati al 35% → 17,50 €
- Totale IRPEF lorda = 305,00 €
Pertanto, la NASpI netta mensile sarà circa 995 euro, al netto delle sole imposte. Da questo importo potrebbero essere sottratte o aggiunte altre voci, come detrazioni o eventuali contributi previdenziali.
Detrazioni da lavoro dipendente sulla NASpI
Le detrazioni da lavoro dipendente per i percettori di NASpI nel 2025 sono così strutturate:
- Fino a 15.000 euro di reddito: detrazione fissa di 1.955 euro (aumento rispetto ai 1.880 euro previsti in precedenza).
- Oltre 15.000 e fino a 28.000 euro: 1.910 + 1.190 * (28.000 – RC) / 13.000
- Oltre 28.000 e fino a 50.000 euro: 1.910 * (50.000 – RC) / 22.000
- Oltre 50.000 euro: detrazione pari a zero
Queste detrazioni riducono l’IRPEF dovuta sulla NASpI, aumentando così l’importo netto percepito.
Detrazioni per coniuge, figli e familiari a carico
Come funziona la detrazione per coniuge a carico
La detrazione per il coniuge a carico nel 2025 è calcolata in base al reddito complessivo del contribuente:
- Fino a 15.000 euro → 800 euro ridotti progressivamente in base al reddito.
- Tra 15.000 e 40.000 euro → detrazione fissa di 690 euro.
- Tra 40.000 e 80.000 euro → 690 euro ridotti progressivamente fino ad azzerarsi oltre gli 80.000 euro.
Inoltre, sono previste maggiorazioni per redditi compresi tra 29.000 e 35.200 euro, con importi variabili tra 10 e 30 euro.
Detrazioni per figli a carico
A partire dal 2025, le detrazioni per figli a carico spettano solo per i figli di età pari o superiore a 21 anni, poiché l’Assegno Unico Universale ha assorbito le detrazioni per i figli più giovani.
Le detrazioni per figli a carico sono così strutturate:
- Per figli tra 21 e 24 anni: il reddito massimo per essere considerati a carico è di 4.000 euro annui.
- Per figli di età superiore a 24 anni: il reddito massimo per essere considerati a carico è di 2.840,51 euro annui.
- Per figli con disabilità di età pari o superiore a 21 anni, le detrazioni fiscali sono cumulabili con l’Assegno Unico Universale.
Detrazioni per altri familiari a carico
Dal 2025, la legge di bilancio ha modificato le regole per le detrazioni sui familiari a carico. Le detrazioni sono ora riconosciute solo per ascendenti conviventi (genitori e nonni).
Non sono più previste detrazioni per:
- Il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
- I discendenti dei figli (nipoti);
- I generi e le nuore;
- Il suocero e la suocera;
- I fratelli e le sorelle, anche unilaterali.
In precedenza, questi soggetti potevano essere considerati a carico se il loro reddito non superava 2.840,51 euro (o 4.000 euro per chi aveva meno di 24 anni). Dal 2025, queste detrazioni sono state eliminate.
Trattamento integrativo ex Bonus Renzi
Il trattamento integrativo, conosciuto anche come ex Bonus Renzi, continua ad essere riconosciuto anche nel 2025 per i lavoratori con redditi fino a 28.000 euro. Questo incentivo è pari a 1.200 euro annui e viene erogato mensilmente nella misura di 100 euro al mese.
Tuttavia, la sua erogazione è subordinata al fatto che l’ammontare delle detrazioni per lavoro dipendente superi l’imposta lorda dovuta.
Le regole principali per il trattamento integrativo nel 2025 sono:
- Spetta integralmente per chi ha un reddito complessivo fino a 15.000 euro.
- Per chi ha un reddito tra 15.000 e 28.000 euro, spetta solo se la somma delle detrazioni supera l’IRPEF lorda e il bonus sarà pari alla differenza tra detrazioni e imposta lorda, fino a un massimo di 1.200 euro annui.
- Non è previsto per redditi superiori a 28.000 euro.
Il trattamento integrativo è riconosciuto anche ai percettori di NASpI che rientrano nei limiti di reddito previsti.
Conclusione
Nel 2025, la tassazione della NASpI è stata aggiornata con l’introduzione delle nuove aliquote IRPEF, che semplificano il sistema fiscale e, in alcuni casi, riducono l’imposta dovuta. Oltre alle modifiche nelle detrazioni per lavoro dipendente e familiari a carico, anche il trattamento integrativo ex Bonus Renzi continua a rappresentare un beneficio per i percettori di NASpI con redditi più bassi.
Calcolo NASpI 2025, dal lordo al netto: come procedere
- Per prima cosa si procede al calcolo della NASpI lorda, quindi prima dell’imposta.
- Poi si calcola l’Irpef lorda applicando le aliquote IRPEF.
- Poi si applicano le detrazioni da lavoro dipendente che aumentano il netto percepito e sono state aggiornate con un incremento per i redditi fino a 15.000 euro.
- Il trattamento integrativo di 1.200 euro annui è garantito solo a chi soddisfa specifici requisiti di reddito e imposta dovuta.
- L’Assegno Unico Universale continua a spettare ai percettori di NASpI, senza impatto sull’IRPEF.
- Le detrazioni per figli e altri familiari a carico sono state riviste, limitandosi a figli dai 21 anni in su e agli ascendenti conviventi.
Alla luce di queste novità, è fondamentale che i percettori di NASpI verifichino la propria situazione fiscale per ottimizzare il netto percepito e sfruttare al meglio le agevolazioni disponibili.
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