Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 21 gennaio 2025, n. 24, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 marzo 2025, il governo ha introdotto un’agevolazione sulla tassa rifiuti (TARI) per le famiglie economicamente svantaggiate. Il provvedimento punta a uniformare e automatizzare le agevolazioni già esistenti a livello comunale, fissando criteri nazionali basati sull’ISEE.
La norma entrerà in vigore il 28 marzo 2025, ma sarà operativa solo dopo l’adozione dei provvedimenti attuativi da parte di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente). Vediamo nel dettaglio chi potrà beneficiarne e come funzionerà il bonus.
Cos’è e come funziona la TARI?
La TARI (Tassa sui Rifiuti) è il tributo destinato a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Introdotta nel 2014 con la Legge di Stabilità, ha sostituito le precedenti imposte sui rifiuti (TARSU, TIA e TARES). La tassa è obbligatoria per chiunque occupi o detenga un immobile, indipendentemente dalla proprietà, e il suo importo varia in base alla metratura dell’immobile e al numero di occupanti.
Il calcolo della TARI avviene attraverso una quota fissa, che copre i costi generali del servizio, e una quota variabile, determinata dalla quantità presunta di rifiuti prodotti. Ogni Comune stabilisce autonomamente le tariffe e le modalità di pagamento, prevedendo possibili esenzioni o riduzioni per particolari categorie di cittadini, come famiglie a basso reddito o anziani.
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Chi ha diritto al Bonus TARI 2025?
L’agevolazione è destinata alle famiglie con un ISEE:
- Inferiore a 9.530 euro;
- Fino a 20.000 euro per nuclei con almeno 4 figli a carico (come già previsto per il Bonus Bollette).
Ogni famiglia potrà beneficiare dello sconto per una sola utenza domestica.
In cosa consiste il beneficio?
Il Bonus TARI garantisce una riduzione del 25% sulla tassa rifiuti o sulla tariffa corrispettiva applicata dal gestore del servizio.
Esempio pratico:
- Una famiglia con un ISEE di 8.500 euro e una TARI annuale di 300 euro pagherà 225 euro, risparmiando 75 euro.
- Un nucleo con 4 figli e un ISEE di 18.000 euro, con una tariffa annua di 450 euro, pagherà 337,50 euro, con un risparmio di 112,50 euro.
Bonus TARI e le agevolazioni precedenti
Molti Comuni già prevedevano sconti o esenzioni per le famiglie a basso reddito. Il nuovo decreto introduce però due importanti novità:
- Uniformità nazionale: lo sconto segue criteri standardizzati a livello nazionale, evitando differenze tra Comuni.
- Riconoscimento automatico: il bonus verrà assegnato in automatico grazie all’incrocio dei dati ISEE forniti dall’INPS ad ARERA, senza bisogno di presentare domanda.
Nota bene: Per ottenere il bonus è fondamentale presentare una DSU ISEE aggiornata.
Cosa manca per l’attuazione del Bonus TARI?
Sebbene la norma entri in vigore il 28 marzo 2025, sarà pienamente operativa solo dopo che ARERA adotterà i provvedimenti attuativi, entro quattro mesi. Questi decreti definiranno:
- Le regole tecniche per l’applicazione dello sconto.
- L’integrazione dei dati tra INPS, Comuni e gestori del servizio rifiuti.
- Il monitoraggio degli effetti del bonus e l’aggiornamento delle soglie ISEE ogni tre anni.
Chi finanzia il Bonus TARI?
Il beneficio sarà finanziato con una componente perequativa: un piccolo contributo redistribuito tra tutti gli utenti, comprese famiglie e imprese. Questo significa che la copertura del bonus sarà spalmata sull’intero sistema tariffario, senza impattare direttamente i bilanci statali.
Conclusioni
Il Bonus TARI 2025 rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la povertà energetica e ambientale. Grazie alla semplificazione delle procedure e all’automatismo nel riconoscimento, molte famiglie in difficoltà potranno beneficiare di uno sconto sulla tassa rifiuti, senza dover affrontare complesse richieste burocratiche.
Resta da vedere come e quando verranno adottati i provvedimenti attuativi da parte di ARERA per rendere effettiva la misura. Nel frattempo, chi rientra nei parametri ISEE previsti è invitato ad aggiornare la propria DSU per non perdere questa opportunità.
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