Il nuovo decreto bollette è uno dei provvedimenti su cui è posta maggiormente l’attenzione in questi giorni, e il motivo è molto semplice. Con esso infatti arrivano o sono confermate significative misure di supporto per il pagamento delle bollette di energia e gas per i mesi prossimi. In particolare nel testo sono perfezionate alcune misure di tipo fiscale e sono confermati sia l’utilizzo dei crediti di imposta sulle bollette per le imprese, sia il bonus sociale 2023.
Proprio così: detto bonus resta e per secondo trimestre il valore ISEE massimo sarà ancora fissato a 15mila euro. Non si tratta dunque di una novità ma semplicemente della prosecuzione di quanto già previsto con la manovra 2023 per il primo trimestre.
Vediamo allora più da vicino gli ultimi aggiornamenti in tema di bonus sociale bollette luce e gas 2023, non prima però di aver ricordato in breve il contesto di riferimento del nuovo decreto Bollette. I dettagli.
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Decreto Bollette approvato dal CdM il 28 marzo: cos’è e punti chiave
Il decreto Bollette ha ricevuto approvazione dopo una riunione del Consiglio dei Ministri, e include distinte regole a favore di famiglie e alle imprese a proposito di bollette, fisco, bonus e interventi mirati in particolari settori. Nel quadro del citato decreto anche provvedimenti al fine di sostenere il sistema sanitario nazionale – per un totale di quasi 5 miliardi di euro per l’attuazione di tutti le iniziative di cui al decreto.
Ecco perché non vi sono dubbi nell’affermare che sia uno dei testi più significativi del 2023, anche e soprattutto per la portata economica degli interventi in gioco. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente chiarito i punti chiave del decreto Bollette, ovvero:
- l’individuazione delle misure a sostegno di famiglie e imprese deve valere su base trimestrale, sulla scorta sia dell’andamento dei prezzi dell’energia, sia della necessità di favorire il risparmio energetico;
- la conferma di alcuni importanti sostegni già visti come il bonus sociale per le famiglie, a supportarle economicamente per il pagamento delle bollette luce e gas in ipotesi di disagio o svantaggio economico, e i crediti di imposta per le aziende italiane, i quali possono essere domandati e ottenuti a fronte delle spese sostenute per energia elettrica e gas.
Bonus sociale 2023, confermato il tetto ISEE a 15mila euro
Abbiamo accennato alla conferma del bonus sociale famiglie e alla riconferma del requisito già introdotto dalla legge di Bilancio 2023 per il primo trimestre. Questo perché con il decreto Bollette sono state varate nuove misure contro il caro energia, sicuramente opportune in un periodo in cui inflazione e aumento dei prezzi dei beni di prima necessità rappresentano un onere nient’affatto irrilevante per i bilanci familiari. E questo pur con i recenti aggiornamenti in tema di prezzo di gas ed elettricità, che indicano una sua diminuzione nei prossimi tempi.
In un provvedimento denominato ‘decreto Bollette’ non potevano di certo mancare agevolazioni in tema di documenti di fatturazione e relativi costi. Ecco perché, tra le misure incluse nel decreto Bollette 2023, approvato dal Consiglio dei Ministri del 28 marzo, compare anche e soprattutto il rinnovo per il secondo trimestre del bonus sociale bollette con ISEE fino a 15mila euro. Esso altro non è che uno sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con redditi bassi.
Bonus bollette applicato in modo automatico agli aventi diritto
Vero è che, nei mesi scorsi, la manovra 2023 aveva aumentato il valore ISEE (in precedenza era pari a 12mila euro) per l’accesso all’agevolazione per il primo trimestre dell’anno, ma ora è giunta la conferma del valore dell’indicatore fino a fine giugno – esattamente come già per i bonus energia per le imprese.
Lo sconto in gioco sarà applicato in maniera automatica alle famiglie svantaggiate e non sarà dunque necessario fare domanda ad hoc.
Ribadiamo che il bonus sociale per il 2° trimestre 2023, di cui al decreto Bollette, si somma ad altre misure previste dal Governo contro il caro energia. Pensiamo ad es. al rinnovo del citato bonus energia fino al 30 giugno per le imprese con i relativi crediti d’imposta, a condizione che sia rispettato il requisito della registrazione dell’incremento del prezzo delle bollette di luce e gas oltre il 30% nel confronto con il primo trimestre del 2019. Previsto anche un nuovo contributo mensile con quota fissa nel caso di prezzi del gas elevati, operativo dal primo ottobre e il 31 dicembre prossimo e variabile in base alle zone climatiche.
Non solo. Per il secondo trimestre 2023 vi sarà l’IVA ridotta al 5% sul gas e persisterà l’azzeramento degli oneri di sistema, a differenza di quanto applicato all’energia elettrica.
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Il requisito dell’ISEE
Ricordiamo infine che, anche in caso di bonus sociale, il rilievo dell’ISEE – la cui certificazione può essere ottenuta con la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) – è essenziale. perché si tratta dell’indicatore utile a valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che vogliono conseguire una prestazione sociale agevolata – in questo caso lo sconto sulle bollette luce e gas.
In altre parole l’ISEE, che peraltro è soggetto a controlli delle autorità, altro non è che la “carta di identità” economica del nucleo familiare, vale a dire di tutte le persone indicate nello “stato di famiglia”, che risultano essere coabitanti presso una certa abitazione. Esso misurerà il livello economico complessivo del nucleo familiare, tenendo conto delle varie voci di ricchezza attribuibili a quello stesso nucleo, come i redditi vari, le proprietà immobiliari, le rendite finanziarie e così via.