Nel nostro paese, la produzione di energia elettrica si basa molto su fonti di energia non rinnovabili ossia combustibili fossili come: petrolio, carbone e gas naturale. Per tali ragioni negli ultimi anni, lo Stato sta ricorrendo a diversi incentivi fiscali per favorire la produzione e l’impiego di fonti di energia rinnovabile anche negli usi domestici. Rientra in tale ottica il credito d’imposta relativo alle spese sostenute per l’installazione di sistemi di accumulo, se integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.
Il credito d’imposta ora è reso pienamente operativo grazie al decreto attuativo pubblicato il 17 giugno 2022 in Gazzetta Ufficiale. Ecco i dettagli.
Bonus sistemi di accumulo Rinnovabili: come funziona
La Legge di bilancio 2022 ha introdotto un credito d’imposta:
- in favore delle persone fisiche che tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022,
- sostengono spese documentate per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia, collegati a impianti di produzione dell’elettricità alimentati da pannelli fotovoltaici o, comunque, da altre fonti rinnovabili.
Il bonus spetta anche se l’impianto di produzione, al quale il sistema di accumulo deve essere integrato: è già esistente e beneficia degli incentivi per lo scambio sul posto (articolo 25-bis del Dl n. 91/2014).
Come ottenere l’agevolazione per i sistemi di energia rinnovabile
In Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 140 del 2022 di venerdì scorso, è stato pubblicato il decreto 6 maggio del ministero dell’Economia e delle finanze. Il decreto detta le disposizioni attuative dell’agevolazione fiscale in commento.
In particolare, per ottenere il credito d’imposta, gli interessati dovranno presentare apposita istanza all’Agenzia delle entrate. Le modalità e le tempistiche di presentazione, saranno definite con un provvedimento del Fisco che sarà adottato nel giro di 90 gg.
Nell’istanza, il contribuente dovrà segnalare le spese sostenute nel 2022 per l’installazione dei sistemi di accumulo.
L’importo riconosciuto a titolo di credito d’imposta, sarà reso noto dall’Agenzia delle entrate con apposito provvedimento sulla base:
- delle risorse destinate alla misura (3 mln di euro);
- rispetto alle richieste pervenute in termini di spese agevolabili.
Il credito d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale aventi ad oggetto le medesime spese. Dunque, se ad esempio abbiamo già ottenuto il superbonus anche per i sistemi di acculo, non sarà possibile beneficiare del credito d’imposta in esame.
Come usare il credito d’imposta per i sistemi di accumulo
Una volta che il contribuente è a conoscenza dell’importo del credito d’imposta, potrà utilizzarlo in compensazione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi. Il riferimento è alla dichiarazione dei redditi relativa al periodo nel corso del quale sono state sostenute le spese agevolabili.
L’eventuale parte del credito d’imposta non utilizzato, magari per incapienza d’imposta, potrà essere riportato ai periodi d’imposta successivi.