Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 è pubblicato in Gazzetta Ufficiale 252 del 26 ottobre 2019. Nel provvedimento vi una parte molto corposa dedicata a sanzioni e bonus pagamenti elettronici per incentivare l’uso del Pos. Il Dl Fiscale contenente “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili” è dunque entrato in vigore e produrrà i suoi effetti fino alla conversione definitiva da parte del Parlamento.
Tra i numerosi interventi di carattere fiscale posti al centro dell’attenzione del Governo figurano quelli finalizzati alla lotta all’evasione. Fra gli obiettivi vi è la riduzione dell’uso del contante, mediante incentivi e sanzioni legate all’uso dei mezzi di pagamento elettronici Pos. Il piano messo a punto dall’Esecutivo, il cosiddetto Cashless, si muove su più direzioni. Da un lato, si vuole incoraggiare il consumatore ad utilizzare carte di credito e bancomat, dall’altro si vuole invogliare, o meglio, obbligare artigiani, esercenti e professionisti in genere, all’impiego degli strumenti idonei a gestire i pagamenti elettronici.
Ecco che nel Decreto Fiscale spunta, a partire dal 1° luglio 2020, il Bonus per gli esercenti che accettino pagamenti elettronici. A questo si accompagnano nuove sanzioni in caso di mancata installazione del Pos. Si avvia inoltre la lotteria sugli scontrini per i consumatori che effettueranno acquisti tramite carte o bancomat.
Bonus pagamenti elettronici: dal 1° luglio il premio per gli esercenti
Si tratta del nuovo bonus Pos (o commissioni), effettivo a partire dal 1° luglio, a favore di commercianti e negozianti che dispongano del Pos per consentire ai consumatori l’uso dei mezzi di pagamento elettronici.
Per incentivare gli esercenti ad accettare questa forma di pagamento alternativa al contante, il Governo ha pensato ad un premio che permettesse così di ammortizzare il costo delle commissioni bancarie connesse all’impiego dello strumento elettronico.
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Il bonus è previsto sotto forma di credito di imposta pari al 30% della commissione e si rivolge a quei commercianti, artigiani o professionisti che dichiarano un volume d’affari inferiore ai 400.000 euro.
Credito d’imposta su commissioni pagamenti elettronici
L’articolo 22 del Decreto Fiscale 2020, intitolato “Credito d’imposta su commissioni pagamenti elettronici” contiene le linee guida relative al funzionamento del credito d’imposta.
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Dopo il tentativo non andato a buon fine di tagliare i costi per le commissioni bancarie addebitate agli esercenti, il Governo ha accolto la via alternativa suggerita da Abi e supportata da Confesercenti. Con il Decreto Fiscale si è così scelto di adottare il modello attualmente applicato dai distributori di benzina (anche se con un credito di imposta del 50%).
La misura, introdotta per attuare la spinta all’uso di carte o bancomat, si rivolge ad una platea di 3,1 milioni di soggetti. Si tratta delle piccole imprese, sulle quali le commissioni gravano in modo più significativo. Si vuole così limitare gli effetti dell’obbligo del Pos reso ora effettivo dalla previsione di sanzioni.
Il credito di imposta è utilizzabile soltanto in compensazione, a partire dal mese successivo a quello di effettuazione della spesa. Questo deve essere riportato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di maturazione del credito. Aspetto di rilevante importanza è che esso non concorre alla formazione del reddito ai fini dell’imposta sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Lotteria degli scontrini e premi speciali
Per agevolare il raggiungimento degli obiettivi del Governo di limitare l’uso del contante vi è la lotteria degli scontrini; questa fa leva sulla passione degli italiani per giochi e premi.
L’aumento dei pagamenti elettronici si attuerà anche tramite l’introduzione di un super bonus per le transazioni eseguite a partire dal 1° luglio 2020. Si vuole premiare gli acquisti effettuati tramite pagamenti elettronici, in quei settori in cui il contante viene ancora largamente usato. Sarà a tal fine istituita un’estrazione a premi, la cosiddetta lotteria degli scontrini.
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Come affermato dall’articolo 19 del Decreto Fiscale, i premi ricevuti non concorreranno a formare reddito; pertanto non saranno soggetti ad alcuna tassazione ai fini Irpef.
Inoltre premi speciali verranno assegnati ai consumatori che faranno uso di moneta elettronica, mediante estrazioni aggiuntive. Ulteriori premi saranno erogati (compresi nel predetto ammontare) anche a favore di commercianti e negozianti che abbiano certificato la cessione di beni o servizi avvenuti tramite pagamenti elettronici.
Sanzioni per mancato uso del Pos
Se da un lato abbiamo la lotteria degli scontrini e il credito d’imposta del 30%, dall’altro si prevedono delle sanzioni a carico degli esercenti inadempienti.
E’ sanzionabile infatti il commerciante che rifiuti di inserire il codice fiscale del cliente o non lo trasmetta al Fisco. Ci sono inoltre le sanzioni comminate a coloro che non accettano pagamenti con carte di credito o bancomat.
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Già a partire dal 2013 esisteva l’obbligo per gli esercenti di gestire con idonei applicativi i pagamenti elettronici. Senza una precisa sanzione la norma era divenuta di fatto lettera morta.
Oggi la situazione è cambiata perché chi non dispone del Pos e accetta solo pagamenti in contanti rischia la multa; la sanzione è pari all’importo fisso di 30 euro + la quota proporzionale (4% del valore della spesa sostenuta dal consumatore).
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