Il Bonus Natale è una misura di sostegno economico pensata per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e figli a carico, sotto forma di un’indennità una tantum pari a 100 euro. Questo contributo, erogato nel mese di dicembre 2024, è stato accreditato principalmente nella busta paga della tredicesima mensilità per coloro che rispettavano i requisiti reddituali e che ne hanno fatto richiesta al datore di lavoro.
Tale importo entrerà ufficialmente a far parte della dichiarazione dei redditi relativa all’anno fiscale 2024, attraverso la Certificazione Unica (CU) 2025 e il modello 730/2025. Ciò consentirà ai contribuenti di verificare l’avvenuta erogazione del bonus, richiederlo in caso di mancata percezione o restituirlo se ricevuto erroneamente. Di seguito, vediamo nel dettaglio come sarà gestito all’interno della dichiarazione dei redditi e quali sono le modalità per ottenerlo o regolarizzarlo.
Punti chiave della guida
- Il Bonus Natale di 100 euro è stato erogato a dicembre 2024 ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28.000 euro, previa richiesta al datore di lavoro.
- Appare nella CU 2025 e nel modello 730/2025, dove i lavoratori potranno verificare l’importo percepito, richiederlo se non ricevuto o restituirlo se non spettava.
- I lavoratori senza sostituto d’imposta, come colf e badanti, possono richiederlo tramite il 730 senza sostituto, ma con rimborso dall’Agenzia delle Entrate a partire da dicembre.
Bonus Natale 100 euro nella CU 2025
Il Bonus Natale di 100 euro sarà indicato anche nelle Certificazioni Uniche (CU) 2025, documento fondamentale per la compilazione della dichiarazione dei redditi.
I datori di lavoro sono tenuti a segnalare l’importo erogato nei modelli CU, che saranno resi disponibili per lavoratori dipendenti e pensionati a partire dal 17 marzo 2025.
Come verrà riportato nel 730 (dichiarazione dei redditi 2025)
Nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2024, ovvero nel modello 730/2025, sarà presente una sezione dedicata a questo bonus. Si tratterà quindi di un vero e proprio conguaglio del bonus, dato che si farà il conto esatto sulla base del reddito e dei giorni di lavoro effettivi.
Il beneficio è stato riconosciuto a lavoratori dipendenti che, nel corso del 2024, abbiano percepito un reddito complessivo annuo non superiore a 28.000 euro, hanno figli a carico. La somma è stata per lo più erogata dai datori di lavoro direttamente nella busta paga della tredicesima mensilità se il lavoratore ne ha fatto domanda presentando autocertificazione dei requisiti.
Cosa succede se il bonus non è stato erogato o non spettava?
La dichiarazione dei redditi sarà un’occasione utile per richiedere il bonus, nel caso in cui non sia stato ricevuto, oppure per restituirlo se si è beneficiato di un importo errato. Questo può accadere, ad esempio, se:
- Il datore di lavoro non ha corrisposto il bonus a un lavoratore avente diritto.
- Il bonus è stato erogato erroneamente a chi superava il limite di reddito.
- L’importo ricevuto è stato maggiore del dovuto.
In questi casi, il contribuente potrà gestire la regolarizzazione direttamente in fase di dichiarazione dei redditi.
Bonus Natale colf e badanti (lavoratori senza sostituto d’imposta)
Ci sono alcuni lavoratori che non hanno un sostituto d’imposta, come colf e badanti, oppure disoccupati a dicembre 2024 e quindi non hanno potuto ricevere il Bonus Natale. In questi casi, il bonus può essere richiesto tramite il modello 730/2025.
Tuttavia, per i lavoratori domestici c’è un’ulteriore specificazione: non possono indicare il datore di lavoro privato come sostituto d’imposta per recuperare il credito spettante. Di conseguenza, dovranno presentare la dichiarazione con il modello 730 senza sostituto, e il rimborso sarà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Generalmente, l’Agenzia delle Entrate inizia ad effettuare i rimborsi dei 730 da dicembre in poi.
Esempi pratici di gestione del Bonus Natale
Caso 1: Bonus spettante ma non ricevuto
Mario ha un reddito annuo di 26.500 euro, ma il suo datore di lavoro non gli ha accreditato il Bonus Natale. Nel modello 730/2025, può richiederlo e ottenere il rimborso spettante tramite il conguaglio fiscale. Questo significa che l’importo sarà rimborsato direttamente in busta paga dal sostituto d’imposta.
Caso 2: Bonus percepito erroneamente
Anna ha un reddito annuo di 29.000 euro, ma ha ricevuto comunque il Bonus Natale nella busta paga di dicembre. In fase di dichiarazione dei redditi, dovrà restituire l’importo erroneamente percepito. Questo avverrà tramite una compensazione nel 730, aumentando le imposte dovute o riducendo eventuali crediti maturati. In taluni casi il bonus non spettante sarà quindi recuperato in busta paga.
Caso 3: Bonus Natale erogato, ma importo errato
Luca ha lavorato solo per sei mesi nel 2024, ma ha ricevuto il Bonus Natale intero di 100 euro, quando invece gli spettavano solo 50 euro in base al periodo lavorato. Rileverà l’errore già nella CU 2025 e tramite il modello 730/2025 dovrà restituire la differenza. Al contrario, se un lavoratore ha ricevuto un importo inferiore a quello spettante, potrà richiedere l’integrazione nella dichiarazione dei redditi e ottenere il rimborso dell’importo non corrisposto.
Caso 4: Colf e badanti che non ha ricevuto il bonus
Giovanna lavora come badante e il suo datore di lavoro non ha potuto erogarle il Bonus Natale, perché i datori di lavoro domestici non fungono da sostituti d’imposta. Inoltre sempre per lo stesso motivo i lavoratori domestici possono presentare il modello 730 ma solo senza sostituto, quindi anche se a credito non potranno ricevere il bonus nella busta paga, ma potrà ottenere il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Tuttavia, è importante sapere che i rimborsi dei modelli 730 senza sostituto d’imposta iniziano generalmente da dicembre in poi e richiedono quindi tempi più lunghi rispetto ai normali conguagli in busta paga.
Caso 4: Lavoratore con due datori di lavoro e due CU
Marco ha lavorato nel 2024 per due aziende diverse contemporaneamente, avendo quindi due Certificazioni Uniche (CU). Entrambi i datori di lavoro gli hanno erogato il Bonus Natale da 100 euro ciascuno, per un totale di 200 euro, mentre il limite massimo spettante era di 100 euro complessivi. In questo caso, nel modello 730/2025 dovrà restituire l’importo eccedente, ovvero 100 euro. Al contrario, se nessuno dei due datori di lavoro gli avesse erogato il bonus, Marco avrebbe potuto richiederlo interamente tramite il 730, indicando correttamente i redditi di entrambe le CU per il calcolo del beneficio spettante.
Conclusioni
Il Bonus Natale è un’agevolazione importante per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. Grazie alla CU 2025 e alla dichiarazione 730/2025, è possibile verificare la corretta erogazione, richiedere il beneficio se non ricevuto o sanare eventuali importi percepiti erroneamente.
Per maggiori dettagli, è sempre consigliabile consultare un consulente fiscale o il proprio sostituto d’imposta.
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