Il dipartimento Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 febbraio gli importi dell’Assegno di maternità, da corrispondere nel 2024 alle madri sprovviste della tutela della maternità obbligatoria.
L’INPS ha poi recepito nella Circolare numero 40 del 29-02-2024 il provvedimento e comunica gli importi e i limiti di reddito per il 2024 relativi all’Assegno di maternità dei Comuni anche detto Bonus mamme disoccupate o Bonus Maternità. Come da prassi l’importo si aggiorna annualmente in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati che per quest’anno è risultato pari all’5,4%.
Questo aiuto si affianca quindi all’ormai noto bonus mamme lavoratrici, che consente nel 2024 alle mamme con almeno due figli di cui almeno uno sotto i 10 anni (e dal 2025 di almeno 3 figli di cui uno sotto i 18 anni) di avere un aumento in busta paga dovuto al taglio dei contributi IVS a carico della dipendente.
Ma andiamo al punto della guida di oggi.
Assegno di maternità dei Comuni 2024: cos’è e quanto spetta
Con bonus mamme disoccupate o bonus maternità si fa riferimento, nel quadro del welfare pubblico italiano, alla misura di sostegno al reddito erogata dall’INPS per mezzo dei Comuni alle mamme disoccupate in possesso di determinati requisiti reddituali. Fino al 2022 faceva il paio con gli assegni familiari dei Comuni, abrogati e sostituiti dall’Assegno Unico Figli.
L’assegno mensile di maternità dei comuni spetta per
- le nascite,
- gli affidamenti preadottivi
- e le adozioni senza affidamento
avvenuti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024. L’importo dell’assegno sarà pari a 404,17 euro per cinque mensilità e, quindi, a complessivi 2.020,85 euro annuali.
Il valore dell’ISEE ovvero dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente da tenere presente per il 2024 è pari a 20.221,13 euro.
A chi spetta il Bonus Mamme Disoccupate 2024
L’assegno di maternità dei Comuni può essere richiesto (per ogni figlio nato) dalle donne che:
- non beneficiano di alcun trattamento economico per la maternità;
- oppure che beneficiano di un trattamento economico di maternità, ma di importo inferiore rispetto all’importo dell’assegno (in tal caso l’assegno spetta per la quota differenziale).
Il beneficio viene concesso anche per ogni minore in adozione o affidamento preadottivo purché il minore non abbia superato i 6 anni di età al momento dell’adozione o dell’affidamento (ovvero la maggiore età in caso di adozioni o affidamenti internazionali).
Ricordiamo che i richiedenti l’assegno di maternità del comune:
- non devono avere alcuna copertura previdenziale oppure devono averla entro un determinato importo fissato annualmente e,
- non devono essere già beneficiari di altro assegno di maternità INPS ai sensi della legge 23 dicembre 1999, n. 488.
Come e quando fare domanda di bonus madri disoccupate
Il bonus maternità è una prestazione concessa dai Comuni e pagata direttamente dall’INPS. Per ottenere l’assegno è necessario presentare domanda negli uffici del Comune di residenza entro sei mesi dal parto o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o avuto in affidamento.
La domanda per ottenere il cosiddetto bonus mamme disoccupate può essere presentata in forma cartacea o online direttamente al proprio comune. Questa deve essere corredata di tutta la documentazione richiesta dall’amministrazione comunale. La domanda si presenta necessariamente entro 6 mesi dalla nascita del figlio o dall’ingresso in famiglia del minore adottivo o affidatario.
Quali documenti allegare alla domanda di bonus
La domanda di Bonus mamme disoccupate come detto sopra deve essere presentata presso il Comune di residenza entro il sesto mese dalla nascita del bambino o dal suo ingresso nel nucleo familiare, qualora si tratti di un’adozione o di un affido con finalità di adozione.
Di seguito i documenti che generalmente vanno allegati alla domanda:
- certificato di nascita del Comune di residenza del bambino;
- modello ISEE in corso di validità;
- dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID);
- documento di identità della madre e permesso di soggiornato CE di lungo periodo se è cittadina extracomunitaria;
- IBAN del conto corrente o della carta prepagata presso Poste Italiane dove accreditare il bonus.
Quali sono i tempi di lavorazione della domanda
Come specificato dall’INPS, il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti di concessione del bonus mamme disoccupate da parte dei Comuni di residenza è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni.
In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.