Il Bonus Mamma Lavoratrice 2025 è una misura confermata dal Governo con la Legge di Bilancio, volta a supportare le lavoratrici madri incentivando la natalità e alleggerendo il carico contributivo per le famiglie con figli.
Anche se le modalità di funzionamento e l’importo massimo di esonero rimangono invariati rispetto agli anni precedenti, per il 2025 viene introdotta una modifica rilevante nei requisiti: il beneficio sarà destinato esclusivamente alle lavoratrici madri con almeno tre figli, diversamente dal 2024 in cui era concesso anche con due figli.
Cos’è e come funziona il Bonus Mamma Lavoratrice
Il Bonus Mamme Lavoratrici è stato introdotto dalla Legge n. 213/2023 (Manovra 2024) con l’obiettivo di sostenere economicamente le madri lavoratrici dipendenti con almeno tre figli. La misura prevede un abbattimento del 100% dei contributi previdenziali IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) a carico delle lavoratrici dipendenti, che si traduce in minori trattenute sullo stipendio e quindi in un aumento del netto percepito.
L’agevolazione è valida per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e riguarda le lavoratrici madri con un contratto a tempo indeterminato, escludendo tuttavia i contratti di lavoro domestico. Per beneficiare del bonus, è necessario avere almeno tre figli a carico, fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
L’importo massimo dell’esonero contributivo è fissato a 3.000 euro annui, suddivisi mensilmente per un massimo di 250 euro al mese (ossia 3.000 euro diviso 12 mesi). Questo significa che, ogni mese, la lavoratrice vedrà ridursi di 250 euro i contributi IVS che vengono trattenuti dalla busta paga. Di conseguenza, il suo stipendio netto aumenterà di un importo equivalente, poiché l’abbattimento si applica direttamente sulle trattenute contributive.
Nel caso in cui il contratto di lavoro venga attivato o cessato a metà mese, l’esonero mensile di 250 euro sarà riproporzionato in base ai giorni effettivi di lavoro. Il calcolo sarà effettuato dividendo l’importo mensile di 250 euro per il numero di giorni del mese, ottenendo una cifra pari a circa 8,06 euro al giorno. Di conseguenza, per ogni giorno di lavoro, la lavoratrice avrà diritto a questa quota giornaliera di esonero contributivo.
A chi spetta il Bonus Mamma 2025 e come ottenerlo in busta paga
Il bonus è rivolto alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato sia nel settore pubblico che nel privato, esclusi i rapporti di lavoro domestico. Per poter beneficiare dell’agevolazione, la lavoratrice deve avere almeno tre figli a carico. Nel 2024, il beneficio era esteso anche alle madri con due figli, purché il più piccolo non avesse compiuto 10 anni; tuttavia, per il 2025, questa agevolazione non verrà prorogata.
Per usufruire del bonus, le lavoratrici interessate dovranno comunicare la loro volontà al proprio datore di lavoro, indicando il numero di figli a carico e fornendo i relativi codici fiscali. Questa informazione sarà necessaria per attivare il processo di esonero dalla contribuzione previdenziale. Le lavoratrici possono inoltre trasmettere queste informazioni direttamente all’INPS tramite un’apposita applicazione, denominata “Utility esonero lavoratrici madri”.
Il bonus sarà valido dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. Tuttavia, la fruizione dell’esonero è mensile, quindi le lavoratrici che intendono beneficiare dell’agevolazione devono attivarla per ogni mese in cui hanno diritto.
Come comunicare all’INPS i dati dei figli
Per agevolare l’implementazione del bonus, l’INPS, tramite la circolare n. 27 del 31 gennaio 2024, ha fornito le indicazioni operative per accedere all’esonero.
Le lavoratrici potranno utilizzare la nuova applicazione online per trasmettere i dati richiesti e monitorare la propria situazione contributiva.
La nuova applicazione denominata “Utility esonero lavoratrici madri”, facilita la fruizione del bonus mamme da parte delle lavoratrici madri con almeno tre figli. Questa applicazione permette alle lavoratrici di comunicare direttamente all’Istituto i codici fiscali e i dati anagrafici dei propri figli, un passaggio necessario per beneficiare dell’esonero contributivo previsto dalla Legge permettendo alle lavoratrici di agire autonomamente senza dover passare attraverso il datore di lavoro, garantendo così un’agevolazione più rapida ed efficiente.
Bonus Mamme Lavoratrici 2025 in sintesi
- Beneficiarie: Madri lavoratrici con contratto a tempo indeterminato (pubblico o privato), ad eccezione dei contratti domestici.
- Requisito figli: Almeno tre figli a carico (per il 2025).
- Periodo di applicazione: Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.
- Importo dell’esonero: Massimo 3.000 euro annui di contributi previdenziali IVS, ripartiti in 250 euro mensili.
- Riproporzionamento: Se il contratto è parziale o attivato a metà mese, l’esonero è riproporzionato a 8,06 euro al giorno.
- Aumento netto in busta paga: Minori trattenute contributive corrispondono a un aumento del salario netto mensile.
- Comunicazione al datore di lavoro: Le lavoratrici devono comunicare i codici fiscali dei figli e informare della volontà di usufruire del bonus.
Questa lista riassume i requisiti e le modalità principali per accedere e beneficiare del Bonus Mamme 2025.