Bonus domotica 2021: nel quadro dei bonus fiscali e degli incentivi per i privati cittadini è davvero variegato, forse non tutti sanno che al momento è attivo anche il cd. bonus casa domotica, vale a dire un’agevolazione pari al 65% sulle spese compiute, per comprare sistemi di controllo domestico smart. Si tratta di un bonus che è stato rinnovato anche per quest’anno.
Ricordiamo brevemente che la domotica consiste in quella disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie mirate a migliorare la qualità della vita nella propria abitazione e più in generale negli edifici.
La domotica inoltre permette di conseguire un effettivo incremento delle prestazioni e delle possibilità presentate dai vari impianti presenti nell’abitazione; ottimizzando i consumi e consentendo così l’integrazione di distinte funzioni come comfort; controllo; sicurezza; comunicazione e risparmio energetico. Oggigiorno, in un periodo in cui l’aumento delle bollette spaventa non pochi italiani, adottare soluzioni legate alle innovazioni della domotica, appare una scelta opportuna.
Insomma, il bonus domotica ha ragion d’essere, specialmente in fase di ripensamento o ristrutturazione della propria abitazione. Ne vedremo di seguito le principali caratteristiche, i destinatari e come ottenerlo: una guida rapida per non rischiare di perdere questa interessante agevolazione.
Bonus domotica 2021: chi sono i destinatari?
Da rimarcare che il bonus fiscale in oggetto è assegnato a condizione che sia possibile monitorare il funzionamento dei dispositivi ‘intelligenti’, grazie a strumentazioni ad hoc, quali telecomandi, tablet e gli stessi smartphone, attraverso app specifiche. Le tecnologie utilizzate, in secondo luogo, devono essere in grado di analizzare ogni dato che è collegato al consumo e al funzionamento dei vari impianti.
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Vediamo allora in elenco chi sono i beneficiari del bonus domotica 2021:
- Persone fisiche che pagano le spese o sono proprietarie degli immobili nei quali si compiono le installazioni degli impianti di domotica;
- Associazioni tra professionisti;
- Contribuenti che hanno ottenuto reddito di impresa;
- Istituti autonomi che gestiscono le case popolari;
- Enti pubblici e privati che svolgono attività di ambito commerciale;
- Coloro che esercitano arti e professioni e gli imprenditori in ipotesi di immobili strumentali alle loro attività;
- Cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Come si può notare, dunque, i destinatari sono potenzialmente davvero tanti. Tuttavia, occorre rispettare i requisiti di funzionamento degli impianti, accennati poco sopra.
Bonus casa domotica: il meccanismo dell’agevolazione
Abbiamo appena accennato al fatto che, grazie alla domotica è possibile ottenere il controllo intelligente dell’ambiente domestico, conseguendo anche un risparmio energetico ed economico. Ben si comprende allora la scelta di introdurre un bonus domotica ad hoc, una particolare agevolazione fiscale che però non è da intendersi in maniera a se stante. Essa rientra nel cd. ecobonus che è previsto per le spese legate al miglioramento energetico della casa.
Come già accade per l’ipotesi delle spese per il miglioramento energetico della casa, anche il bonus domotica è – come accennato – una agevolazione, ossia una detrazione fiscale del 65% sulle spese compiute per acquistare i sistemi di controllo domestico.
Coloro i quali possono contare su detta agevolazione, possono conseguire il bonus in tre modi distinti:
- sconto sulla fattura dei lavori per installare i dispositivi ‘intelligenti’;
- credito di imposta che è versato a rate con la dichiarazione dei redditi;
- cessione del credito di imposta a soggetti terzi.
Nella detrazione fiscale in oggetto possono essere incluse le spese per comprare e installare questi dispositivi. Ci riferiamo ad es. a quelli che attengono alla regolazione delle temperature all’interno della propria abitazione, agli infissi e agli impianti di videosorveglianza, ma non solo.
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Bonus domotica casa smart: entro quando richiederlo
Ci si potrebbe domandare qual è la durata effettiva di questa agevolazione. Ebbene, essa è stata pensata per tutte quelle spese correlate al controllo da remoto degli impianti fino alla fine del 2021, perciò l’ultimo giorno disponibile è il prossimo 31 dicembre.
Per conseguire il bonus fiscale è obbligatorio compiere i pagamenti con metodi tracciabili, in quanto i contanti non sono ammessi. Va da sé che il beneficiario dovrà custodire tutti i documenti che comprovano le spese correlate agli interventi di domotica per una regolare dichiarazione dei redditi. In particolare nei bonifici sono da indicare causale del pagamento; codice fiscale di chi ha diritto alla detrazione e codice fiscale o numero di partita Iva di coloro che hanno installato gli impianti di domotica nell’abitazione.
Al momento non è noto se il bonus domotica riuscirà a sopravvivere alle manovre di politica economica di fine anno. Vero è però che i vari bonus potrebbero essere rivisti nel corso del prossimo anno ed ogni vantaggio su questi investimenti è perciò garantito soltanto fino al 31 dicembre. Infatti, a partire dal prossimo anno, c’è chi teme un taglio netto ai bonus previsti nel 2021.