Via libera alle domande per ottenere il bonus contributo a fondo perduto per i centri storici. L’istanza può essere inviata dal 18 novembre 2020 al 14 gennaio 2021, mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Si tratta di un contributo introdotto dal Decreto Agosto in favore degli esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico. Per poter accedere al contributo a fondo perduto, ossia senza restituzione del richiedente, occorre essere in possesso di determinati requisiti.
Vediamo quindi nel dettaglio cos’è il bonus centri storici, come si calcola, come e quando fare domanda.
Bonus contributo a fondo perduto per i centri storici: cos’è
Il bonus centri storici è un contributo a fondo perduto destinato a determinati soggetti esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico.
Trattasi di coloro che svolgono attività nelle zone A o equipollenti dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana che abbiano registrato presenze turistiche di cittadini residenti in paesi esteri:
- per i comuni capoluogo di provincia, in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti negli stessi comuni;
- per i comuni capoluogo di città metropolitana, in numero pari o superiore a quello dei residenti negli stessi comuni.
Bonus centri storici: requisiti
Per richiedere il bonus è necessario possedere i seguenti requisiti:
- avere la partita IVA attiva alla data del 30 giugno 2020 e non cessata alla data di presentazione dell’istanza
- svolgere un’attività di vendita di beni o servizi al pubblico nelle zone A o equipollenti come descritto in precedenza.
Inoltre, bisogna possedere almeno uno tra questi requisiti:
- ammontare del fatturato e dei corrispettivi ottenuto nel mese di giugno 2020 negli esercizi situati nelle zone A o equipollenti dei comuni sopra indicati inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019. Per quanto riguarda i soggetti che svolgono autoservizi di trasporto pubblico non di linea, l’ambito territoriale di esercizio dell’attività, quindi del fatturato e dei corrispettivi, è riferito all’intero territorio dei predetti comuni;
- inizio dell’attività in almeno uno degli esercizi ubicati nelle zone A o equipollenti dei predetti comuni a partire dal 1° luglio 2019.
Contributo a fondo perduto centri storici: come si calcola
Il calcolo del bonus si differenzia a seconda:
- dell’ammontate dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno 2020;
- dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al mese di giugno 2019.
Di seguito le percentuali previste:
- 15%, se i ricavi e i compensi nell’anno 2019 sono inferiori a 400.000 euro
- 10%, se i ricavi e i compensi nell’anno 2019 superano la soglia precedente ma non l’importo di 1.000.000 di euro
- 5%, se i ricavi e i compensi nell’anno 2019 superano la soglia precedente.
Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Da notare che il contributo a fondo perduto è escluso da tassazione, sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap. Inoltre, non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.
Bonus contributo a fondo perduto centri storici: come fare domanda
Come anticipato in premessa, le domande possono essere presentate dal 18 novembre 2020 al 14 gennaio 2021, mediante l’area riservata del portale “Fatture Corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate.
L’istanza deve contenere:
- il codice fiscale del soggetto richiedente e dell’eventuale rappresentante se il soggetto richiedente è diverso da persona fisica
- i dati relativi alla sussistenza dei requisiti:
- l’Iban del conto corrente bancario o postale intestato o cointestato al soggetto richiedente il contributo
- la firma e la data di sottoscrizione dell’istanza
- il codice fiscale dell’eventuale soggetto incaricato della trasmissione telematica dell’istanza.
Erogazione del contributo
Infine, si precisa che l’erogazione del contributo avviene mediante accredito sul conto corrente dell’Iban indicato nell’istanza. Contestualmente all’accoglimento dell’istanza per la richiesta del contributo, l’Agenzia emette il mandato di pagamento.