Nel 2024 sono attese importanti novità in tema di detrazioni e bonus casa. Per quanto riguarda le agevolazioni sulle caldaie queste consistono in incentivi economici per spendere meno nelle opere di sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento e sulla installazione (anche ex novo) di un impianto sostenibile e efficiente. La detrazione fiscale del bonus caldaia può oscillare tra il 50% e il 65%, e addirittura arrivare fino al 90% per coloro che si avvalgono del regime del Superbonus nel corso di quest’anno (dal 2024 sarà del 70%).
La finalità di queste agevolazioni è rappresentata dalla promozione della transizione verso soluzioni più tecnologiche per il riscaldamento degli ambienti domestici, contribuendo al contempo al risparmio sulle bollette energetiche e alla riduzione dell’impatto ambientale.
Di seguito ricapitoleremo il contesto odierno del bonus caldaie, anche alla luce delle prescrizioni di cui alla direttiva UE case green. I dettagli.
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Direttiva UE case green: cosa cambierà dal 2024?
La direttiva UE case green avrà un notevole impatto sugli incentivi del prossimo futuro, per le installazioni di caldaie a combustibile fossile. Infatti la volontà delle istituzioni comunitarie è mirata a contrastare gli sconti fiscali per gli impianti ad alte emissioni e, dunque, dannosi per l’ambiente. La via maestra è oggi tracciata ed è solo questione di tempo prima che vengano meno tutte le agevolazioni per le caldaie tradizionali.
In altre parole, nel 2024 gli incentivi per l’installazione di caldaie varranno soltanto per apparecchi con alimentazione a energia pulita. Anzi, il futuro della climatizzazione sarà focalizzato sulle pompe di calore. Nell’immediato sarà ancora possibile per i singoli Stati prevedere sconti fiscali per le caldaie ibride, quelle che usano anche idrogeno o biometano o comunque abbinabili a pompe di calore.
Ma, lo rimarchiamo, dal primo gennaio del prossimo anno, la direttiva UE case green sollecita l’abbandono progressivo delle vecchie caldaie a gas, al fine di favorire soluzioni più efficaci per l’ambiente, ovvero apparecchi ibridi e ad utilizzo di gas rinnovabili.
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Bonus caldaia: come funziona l’Ecobonus 65%
Il bonus caldaia è ottenibile tramite l’Ecobonus, un’agevolazione che include uno sconto fiscale del 65%, anche se l’acquisto della caldaia non è combinato ad opere di ristrutturazione. Il meccanismo vale, ad esempio, per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con sistemi a pompa di calore o per l’installazione di impianti solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
Ecco perché, tra gli interventi di cui all’Ecobonus ordinario, e perciò facenti parte di quelli trainanti dall’agevolazione maggiorata, c’è la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati per il riscaldamento.
In dette circostanze, il nuovo apparecchio di riscaldamento dovrà essere incluso in una classe energetica maggiore, ovvero ad alta efficienza. Sarà obbligatorio però fare riferimento ad un tecnico esperto e abilitato, in grado di certificare la nuova classe energetica conseguita, attraverso un APE – Attestato di Prestazione Energetica.
Bonus caldaia con Superbonus
Acquisto e installazione delle caldaie non possono essere agevolate, in ogni circostanza, dagli interventi Superbonus 2023. Tuttavia l’interessato può conseguire una detrazione fiscale del 90% (70% dal 2024) laddove questi interventi siano parte integrante di almeno un’opera di efficientamento energetico trainante.
In sostanza, l’installazione della nuova caldaia dovrà consentire, con le altre opere previste nel Superbonus, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio.
Attenzione però, in quanto il miglioramento deve essere provato con l’APE – Attestato di Prestazione Energetica (APE). Non a caso si tratta di uno dei documenti per richiedere il bonus caldaia.
Bonus caldaia combinato al bonus ristrutturazioni
Il bonus caldaia, in combinazione con il bonus ristrutturazione, è un incentivo previsto in caso di acquisto di un impianto di riscaldamento più efficiente nell’ambito di progetti di ristrutturazione, nelle abitazioni o nelle parti comuni degli edifici residenziali.
Con questo meccanismo, la detrazione fiscale del bonus caldaia si applica alla percentuale del 50% del costo di acquisto del nuovo strumento, su un massimale di 96mila euro. Attenzione però, in quanto la nuova caldaia dovrà assicurare un risparmio energetico comprovato o dal produttore o dall’installatore.
Bonus caldaia con Bonus mobili
Il Bonus caldaia può essere richiesto anche insieme al Bonus mobili. A differenza del Bonus ristrutturazioni, la detrazione fiscale è applicabile anche se si tratta dell’installazione di una nuova caldaia, e non solo della sua sostituzione.
Per coloro che intendono usufruire della detrazione fiscale per l’installazione della caldaia attraverso il bonus mobili ed elettrodomestici, bisogna sapere che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio devono essere avviati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente rispetto all’anno in cui è effettuato l’acquisto dell’elettrodomestico. Altrimenti non si potrà beneficiare della detrazione fiscale.
L’installazione di una caldaia in questo caso consente di usufruire di una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute, con un limite massimo di 8mila euro per l’anno 2023 e di 5mila euro per il 2024.
Cumulabilità fra i vari bonus caldaia
E’ chiaro che fra i vari bonus caldaia su esposti non vi è cumulabilità. Chi usufruisce cioè della detrazione Ecobonus al 65% per installazione di caldaie finalizzati al risparmio energetico non può ottenere per lo stesso impianto l’agevolazione prevista per dal bonus mobili o dal bonus ristrutturazione.
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