Il Decreto Ristori bis introduce nuove misure economiche per le famiglie messe in difficoltà dalle norme restrittive previste dal nuovo Dpcm del 3 novembre. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-Legge 149 del 9 novembre 2020 rientrano in scena il bonus baby sitter e il congedo parentale straordinario (o congedo covid).
Secondo le previsioni del Decreto-Legge Ristori bis, viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti impossibilitati a lavorare in smart working un contributo Inps pari a 1000 euro da utilizzare per i figli a casa da scuola. Il cosiddetto bonus baby sitter potrà essere impiegato per pagare il servizio di baby sitting resosi necessario a causa della didattica a distanza imposta alle scuole secondarie di primo grado. Questa volta però non sarà possibile fruire del bonus nel caso in cui i figli vengano affidati a nonni o parenti. In alternativa al voucher Inps sarà possibile fruire del congedo straordinario covid che consentirà l’astensione dal lavoro per poter occuparsi dei figli.
Ecco cosa sapere.
Bonus baby sitter Decreto Ristori bis: come funziona
Il bonus baby sitter consiste in un contributo di 1000 euro destinato ai genitori delle zone rosse costretti ad accudire i figli per la sospensione dell’attività scolastica in presenza nelle scuole secondarie di primo grado (articolo 14 del Decreto-Legge 149/2020).
Il bonus è rivolto esclusivamente a quei lavoratori che non possono avvalersi dello smart working per incompatibilità delle prestazioni lavorative svolte. Potrà essere richiesto, alternativamente, da entrambi i genitori che non abbiano la possibilità di lavorare da remoto.
Il beneficio infine resta escluso qualora uno dei due genitori risulti essere già beneficiario di strumenti di sostegno al reddito concessi in caso di interruzione o cessazione dell’attività lavorativa.
In sostanza, il beneficio potrà essere riconosciuto al verificarsi delle seguenti condizioni:
- entrambi i genitori svolgano un’attività lavorativa;
- non sia prevista per ambedue i genitori la modalità di lavoro agile;
- nessuno dei genitori ha altra forma di sostegno al reddito;
Come presentare la domanda
Non ci sono variazioni per quanto concerne le modalità per richiedere il bonus baby sitter rispetto a quanto già previsto nelle precedenti edizioni. Ricordiamo infatti che il bonus baby sitter arriva dal Decreto Cura Italia e poi dal Decreto Rilancio.
La richiesta dovrà essere presentata all’Inps e sarà necessario essere in possesso del Pin Inps o delle credenziali SPID. Si dovrà attendere la comunicazione da parte dell’Inps per poter conoscere la data a partire dalla quale la domanda potrà essere presentata.
Il contributo di 1000 euro verrà erogato tramite Libretto Famiglia seguendo le istruzioni dell’Inps che verranno pubblicate nel sito ufficiale; rimaniamo quindi in attesa di una apposita circolare esplicativa da parte dell’Istituto per il via alle domande.
Bonus 1000 euro baby sitter Decreto Ristori bis: a chi spetta
Il bonus in oggetto spetta ai genitori delle sole Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (zone rosse) soggette al cosiddetto lockdown soft.
La grossa novità del Decreto Ristori bis è che il bonus è escluso in caso di prestazioni da parte di familiari (nonni o zii). Insomma, se saranno i nonni o gli zii ad occuparsi dei figli nessun contributo potrà essere erogato. Destinatari del bonus baby sitter sono i lavoratori per i quali non è prevista la modalità del lavoro agile.
Le famiglie con figli con disabilità di cui alla Legge 104/1992, avranno diritto al contributo di 1000 euro; sia in caso di chiusura delle scuole che di chiusura dei centri diurni aventi carattere assistenziale.
Congedo parentale alternativo al bonus baby sitter
Al posto del bonus baby sitter i genitori con i figli in caso di sospensione della didattica in presenza delle scuole secondarie di primo grado potranno fruire del congedo covid o congedo straordinario (articolo 13 del Decreto-Legge 149/2020).
Nonostante l’astensione dal lavoro riceveranno uno stipendio pari al 50% della retribuzione e potranno fruire del beneficio fino alla ripresa delle lezioni in presenza. Il congedo può essere fruito alternativamente da entrambi i genitori e sempre che gli stessi non possano svolgere la loro attività in smart working.
Anche questo caso il beneficio è riconosciuto ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata (L. 104/92), iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale, per i quali sia stata disposta la chiusura.
Rimaniamo in attesa anche per la fruizione del congedo covid di una apposita circolare esplicativa da parte dell’Istituto per il via alle domande.
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