Come è ben noto, in questi ultimi anni caratterizzati da profondi mutamenti socio-economici per il nostro paese non sono mancati bonus ed agevolazioni di vario tipo, alcuni a favore delle famiglie, altri a favore dei giovani e altri ancora mirati a sostenere l’attività d’impresa ed i lavoratori. In questo articolato quadro forse c’è chi non è al corrente di un ulteriore bonus mirato ad aiutare una specifica categoria di persone, vale a dire coloro i quali patiscono una patologia cronica clinicamente controllata, una qualche forma di disabilità fisica o ridotta mobilità.
Ci riferiamo al cosiddetto bonus attività fisica adattata, di cui si trova traccia nel complesso insieme di regole nella legge di Bilancio 2022. Nel corso di questo articolo intendiamo approfondire il suo funzionamento ed indicare quali sono i requisiti per ottenerlo. Vedremo anche quale sarà la ‘finestra temporale’ entro cui sarà possibile fare domanda per ottenere di fatto l’agevolazione.
Aggiornamento: l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato il Provvedimento n. 94779 del 24 marzo con il quale fissa la percentuale spettante a ciascun beneficiario del credito di imposta per le spese sostenute per l’attività fisica adattata. La percentuale è pari al 97,5838% ed è dovuta al fatto che, i fondi disponibili non bastano per ottenere il 100% della somma spesa da parte di tutti coloro che hanno presentato validamente l’istanza e pertanto la quota si abbassa in relazione al numero degli aventi diritto. In riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 il totale delle spese sostenute è risultato pari a 1.537.139 euro, a fronte di 1.500.000 euro di risorse disponibili. Quindi la percentuale del bonus effettivamente fruibile da ciascun beneficiario è pari al 97,5838% (1.500.000 / 1.537.139) dell’importo del credito richiesto.
I dettagli.
Bonus attività fisica adattata: stanziamenti 2022 e finalità della misura
Il meccanismo in oggetto è un’agevolazione prevista dall’ultima manovra ma, come tra poco vedremo, per fare domanda bisognerà aspettare il prossimo anno. Il bonus attività fisica adattata copre le spese effettuate per seguire una tabella di esercizi fisici, svolti con la supervisione di un professionista. Essi ovviamente sono mirati a salvaguardare il diritto alla salute del singolo in circostanze di patologie croniche o disabilità fisiche.
In altre parole, lo scopo di queste attività è migliorare il livello di attività fisica, ma anche favorire la socializzazione, il benessere e la qualità della vita delle persone.
Detta agevolazione si sostanzia in un contributo a coprire le spese documentate e sostenute nel 2022. Attenzione però al limite di spesa: esso è pari a un milione e mezzo di euro per l’anno in corso. Il valore della percentuale del credito d’imposta sarà fissato entro il 25 marzo 2023, sulla scorta di tutte le domande fatte pervenire all’Agenzia delle Entrate.
Chi sono i beneficiari e a quali condizioni spetta
In considerazione della specificità delle spese coperte da questo bonus, ne consegue che soltanto una fascia della popolazione sarà potenzialmente beneficiaria e destinataria del credito di imposta in gioco. Infatti il bonus attività fisica adattata è rivolto alle persone fisiche – anziane o adulte – che, dal primo gennaio al 31 dicembre di quest’anno, effettuano spese documentate per compiere attività fisica adattata. Che significa in concreto? Ebbene si tratta di programmi di esercizio fisico, non sanitari, che hanno utilità in situazioni specifiche come “patologie croniche o disabilità fisiche” – così è indicato nelle disposizioni di legge che lo istituiscono.
Il bonus copre dunque le spese collegate allo svolgimento di programmi di esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono determinate con la collaborazione tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici specialisti. Ovviamente ogni programma sarà calibrato in rapporto alle condizioni funzionali e di salute della persona alla quale è destinato.
Due condizioni fondamentali di dette attività sono le seguenti:
- essere effettuate con l’indirizzo e l’assistenza di un professionista abilitato;
- essere svolte in gruppo presso strutture non sanitarie.
Le attività ammissibili al bonus in oggetto sono in particolare quelle indicate all’art. 2, comma 1, lettera e), del d. lgs. n. 36 del 2021.
Come fare domanda
A questo punto i potenziali beneficiari potrebbero domandarsi quali sono le modalità concrete per far richiesta del bonus attività fisica adattata. Ad illuminare sulla procedura è il provvedimento dell’Amministrazione finanziaria n. 382131 dello scorso 11 ottobre. In esso è chiarito che vi sarà un mese di tempo per fare domanda bonus attività fisica adattata, ma gli interessati dovranno aspettare ancora non poche settimane.
Nella richiesta si dovrà indicare, in particolare, l’ammontare delle spese sostenute nel corso dell’anno 2022. Entro cinque giorni dalla trasmissione della domanda, il sistema informatico si occuperà di far pervenire una ricevuta all’interessato. Due i possibili esiti: presa in carico della richiesta o lo scarto motivato.
Le richieste possono essere inviate dal 15 febbraio al 15 marzo del prossimo anno, in via diretta dal contribuente o tramite un intermediario abilitato, per il tramite dei servizi informatici di cui all’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
Come accennato sopra, entro il 25 marzo del prossimo anno sarà compito dell’ufficio delle imposte rendere noto l’effettivo valore della percentuale del credito di imposta che varrà a favore dei beneficiari del bonus attività fisica adattata, sulla scorta delle risorse disponibili. Detta agevolazione avrà appunto lo scopo di contribuire a coprire i costi per le citate attività, sostenuti nel lasso di tempo primo gennaio – 31 dicembre 2022.
Il credito sarà sfruttabile in dichiarazione dei redditi (per il periodo d’imposta 2022), in diminuzione delle imposte dovute. Mentre l’ammontare di bonus non utilizzato nella prossima dichiarazione potrà essere sfruttato negli anni a venire.