A partire dal 4 maggio imprese e privati, ossia la generalità dei contribuenti, possono accedere al bonus ambiente 2023: un credito di imposta del 65% sulle erogazioni liberali o sulle spese sostenute per interventi ambientali: dalle bonifiche alle un’opere contro il dissesto idrogeologico, alle ristrutturazioni di un parchi o di aree verdi.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, con apposito comunicato stampa, ha informato i contribuenti circa l’attivazione della Piattaforma web “Bonus Ambiente” attraverso la quale sarà possibile effettuare le donazioni. Il bonus, ripartito in tre quote annuali di pari importo, spetta alle persone fisiche e agli enti non commerciali nel limite del 20% del reddito imponibile e ai soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui.
I dettagli.
Cos’è e come funziona il bonus ambiente
Il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 10 dicembre 2021, ex articolo 1, commi da 156 a 161 della legge n. 145 del 2018, ha introdotto il c.d. Bonus Ambiente o bonus ambientale.
L’agevolazione si sostanzia in un credito d’imposta volto a favorire le erogazioni liberali, effettuate nei periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2018 per interventi su edifici e terreni pubblici, sulla base di progetti presentati dagli enti proprietari, ai fini della bonifica ambientale, compresa la rimozione dell’amianto dagli edifici, oltre che:
- della prevenzione e del risanamento del dissesto idrogeologico,
- della realizzazione o della ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e
- del recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.
Le donazioni sono agevolate ancorché destinate ai soggetti proprietari, nonché concessionari o affidatari dei beni pubblici oggetto di tali interventi.
Il bonus è pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate per gli interventi citati.
Chi sono i soggetti beneficiari del bonus ambiente
Il bonus, ripartito in tre quote annuali di pari importo, spetta:
- alle persone fisiche e agli enti non commerciali nel limite del 20 per cento del reddito imponibile e ai
- soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui.
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, le erogazioni liberali devono essere effettuate avvalendosi esclusivamente di uno dei seguenti sistemi di pagamento:
- bonifico bancario;
- bollettino postale;
- assegni bancari e circolari;
- carte di credito, di debito e prepagate.
In caso di pagamento effettuato mediante conto corrente bancario o postale, i dati identificativi del conto corrente devono coincidere con quelli del soggetto richiedente l’agevolazione.
L’importo e i termini dell’erogazione liberale sono preventivamente concordati, per mezzo della Piattaforma, con la Pubblica Amministrazione promotrice dell’intervento.
Tali indicazioni operative sono ribadite anche nelle FAQ che il Ministero competente ha messo a disposizione dei contribuenti.
Come fare domanda di credito d’imposta tramite la piattaforma online
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica con apposito comunicato stampa, ha informato i contribuenti circa l’attivazione della Piattaforma web “Bonus Ambiente” attraverso la quale è possibile effettuare le donazioni agevolate. Il portale è già attivo dal 4 maggio.
Entrando sulla nuova piattaforma, una volta che gli interventi promossi dalle Pa proprietarie saranno stati approvati e pubblicati, si potrà avere accesso a un elenco di opere e azioni finanziabili, continuamente aggiornato dal Ministero.
Il donatore, attraverso la Piattaforma e una procedura automatizzata, potrà contattare l’amministrazione proprietaria del bene per concordare l’importo e i termini dell’erogazione liberale. Il contributo andrà poi prenotato, comunicando tutti i riferimenti al MASE, che avrà dieci giorni per dare il via libera all’erogazione, mentre entro i successivi dieci dovrà essere fatto il pagamento.
Sul portale, realizzato da Sogei, sono presenti tutte le istruzioni per il riconoscimento del credito d’imposta. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica potrà poi pubblicare sul portale Bonus Ambiente il nominativo e l’entità del contributo, previa autorizzazione del donatore.