Il bonus affitti 2021 è stato varato con il Decreto Legge n. 137 del 2020, convertito poi nella legge n. 176 del 2020, il cosiddetto “Decreto Ristori”. In buona sostanza, detta norma introduce un fondo mirato ai locatori che per l’anno 2021 modificano il contratto d’affitto, apponendo una diminuzione dell’importo del canone di locazione di immobili a uso abitativo.
Come è facilmente intuibile, la finalità è quella di consentire un più agevole pagamento degli affitti da parte degli inquilini, in considerazione delle ripercussioni economiche scaturite dalla pandemia.
In sintesi, si tratta di un contributo a fondo perduto che il proprietario dell’immobile affittato può conseguire, facendo avere una istanza ad hoc all’Agenzia delle Entrate. Ciò sfruttando il canale telematico. Le risorse messe a disposizione per il bonus affitti corrispondono a circa cento milioni di euro, ma ci sono ancora pochi giorni per fare domanda. Infatti, il termine ultimo per presentare domanda è il 6 settembre prossimo.
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Bonus affitti 2021: che cos’è, requisiti e limiti
Il bonus affitti 2021 è come accennato un contributo a fondo perduto destinato ai proprietari di immobili, che del 25 dicembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021, di fatto abbassano i canoni dei contratti di affitto per tutto l’anno 2021 o per una parte di esso. La somma riconosciuta corrisponde al 50% dell’ammontare totale delle rinegoziazioni fino a un massimo di 1.200 euro per ogni locatore.
Pertanto, per fare un esempio, se vi è stata una riduzione corrispondente a 400 euro sul canone annuo, il locatore avrà diritto a un contributo a fondo perduto di 200 euro.
Attenzione però: detto contributo – introdotto di fatto dal decreto Ristori – è riservato ai locatori che hanno ridotto la quota di affitto versata dall’inquilino che la detiene come abitazione principale. Inoltre, per aver diritto al bonus affitto 2021 è obbligatorio che l’immobile oggetto della locazione sia localizzato in un comune ad alta tensione abitativa (cd. grandi centri). Ci riferiamo a città come Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia. Sono compresi altresì i comuni confinanti e gli altri comuni capoluogo di provincia. Per tutti i dettagli, è comunque possibile consultare l’elenco completo dei comuni interessati nella pagina relativa del sito ufficiale del ministero dei Trasporti.
Come è stato precisato da parte dell’Agenzia delle Entrate, questa somma spetta sia ai locatori persone fisiche non titolari di partita Iva; sia ai locatori, persone fisiche o soggetti differenti, titolari di partita Iva.
Non vi sono distinzioni in rapporto alla tipologia di contratto: il bonus affitti 2021 è infatti previsto sia per quelli in regime ordinario che con cedolare secca. Attenzione invece al seguente limite: il bonus affitti è riconosciuto soltanto per i contratti in essere alla data del 29 ottobre 2020.
Bonus affitti 2021: come si fa domanda?
Per richiedere il bonus affitti 2021, è obbligatorio effettuare il login nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Per compierlo, l’interessato può autenticarsi con differenti tipologie di credenziali:
- SPID Sistema Pubblico dell’Identità Digitale;
- CIE Carta di Identità Elettronica;
- Entratel /Fisconline;
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In verità, il lasso di tempo per fare domanda telematica per il bonus affitti è piuttosto ristretto. Infatti, i termini sono stati aperti il 6 luglio e scadranno, come accennato, il 6 settembre. Nella compilazione del modello ad hoc, il proprietario dell’immobile affittato deve indicare il codice fiscale; l’Iban per l’accredito del bonus; e i tutti i dati rilevanti del contratto di locazione, ossia inizio e fine del contratto e la somma del canone prima e dopo la rinegoziazione al ribasso.
In ipotesi di errore nella compilazione del modulo, entro e non oltre il 6 settembre 2021 si può far pervenire un’altra domanda con i dati corretti.
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Quando sarà concretamente assegnato il bonus affitti?
Tempi non brevissimi per poter intascare di fatto il bonus affitti 2021. Il contributo a fondo perduto sarà versato solo a partire dal prossimo anno. Nei prossimi mesi, l’amministrazione finanziaria si occuperà di elaborare le domande pervenute e che hanno conseguito la ricevuta di presa in carico, ma ciò avverrà soltanto a partire da gennaio 2022.
Più nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate procederà a totalizzare i contributi a fondo perduto rideterminati e, se questo importo totale sarà più basso dei fondi stanziati, corrispondenti a 100 milioni di euro, stabilirà la percentuale concreta di erogazione sulla scorta del rapporto tra il totale dei contributi domandati e i fondi disponibili.
Il bonus affitti 2021 sarà accreditato direttamente sull’IBAN del conto corrente che il locatore ha incluso all’interno della domanda.
Concludendo, è importante ricordare che se per effettuare domanda per il bonus affitti 2021 mancano ancora pochi giorni, è però vero che c’è tempo fino al 31 dicembre di quest’anno per presentare l’istanza di rinuncia al contributo a fondo perduto.
Disponibile qui la guida al contributo, redatta dall’Agenzia delle Entrate, mentre qui si trova la domanda ad hoc e le istruzioni per la compilazione.