Un provvedimento delle ultime ore emesso dall’Agenzia delle Entrate reca la definizione delle modalità, dei termini di presentazione e del contenuto della domanda per il riconoscimento del credito d’imposta di cui all’art. 1, comma 812, dell’ultima legge di Bilancio, per quanto riguarda le spese sostenute e correlate all’installazione di sistemi di accumulo nell’ambito di impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili. In breve, si tratta del bonus sistemi di accumulo per le rinnovabili.
Proprio la legge di Bilancio 2022 ha infatti introdotto il credito d’imposta in oggetto e da poche ore è stato pubblicato il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate, che ne chiarisce le regole operative. L’agevolazione è inclusa tra le misure correlate alla riqualificazione energetica degli edifici.
Più nel dettaglio, l’istanza in oggetto serve a vedersi riconosciuto il tax credit collegato alle spese sostenute nel corso di quest’anno per l’installazione dei citati sistemi di accumulo, e – come chiaramente indicato nel provvedimento firmato nella giornata dell’11 dal direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini – per le domande ci sarà una finestra temporale ben precisa nel 2023. Ecco di seguito cosa ricordare in proposito.
Leggi anche: bonus wallbox o colonnine ricarica auto elettrica 2022, ecco cos’è, come funziona
Bonus credito d’imposta per accumulo energia fonti rinnovabili: cos’è e a chi spetta
L’agevolazione consiste – come detto – in un credito d’imposta, di cui all’art. 1, comma 812 della legge n. 234 del 2021. Esso è previsto a favore delle persone fisiche che, nel corso di tutto l’anno solare 2022, effettuano spese documentate per quanto riguarda l’appena menzionata installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche laddove siano già esistenti e beneficiari dei cd. incentivi per lo scambio sul posto. Di ciò si trova chiara menzione nel provvedimento dell’Amministrazione finanziaria firmato martedì 11 ottobre, che è servito altresì ad approvare il modello di istanza e le correlate istruzioni.
Le domande per il riconoscimento del bonus credito d’imposta potranno essere fatte tramite il web, da parte dell’interessato o da un soggetto abilitato all’invio delle dichiarazioni fiscali. Di riferimento è il servizio online presso l’area riservata nel sito ufficiale delle Entrate.
Comunque l’interessato che vuole fare domanda, dovrà aspettare l’inizio inoltrato del 2023: la finestra temporale per l’istanza è infatti compresa tra il primo e il 30 marzo del prossimo anno. Nella domanda, tra i vari dati da indicare, c’è soprattutto quello sull’ammontare delle spese agevolabili sostenute nell’arco di tempo primo gennaio – 31 dicembre 2022.
Qual è il limite di spesa per il bonus accumulo energia fonti rinnovabili
C’è tuttavia un limite di spesa per il tax credit relativo ai costi sopportati da chi fa l’installazione di questi sistemi di accumulo energia: per l’anno in corso infatti l’agevolazione è riconosciuta nel limite totale di stanziamenti pari a 3 milioni di euro.
Mentre per quanto riguarda il dettaglio delle modalità attuative del credito d’imposta e di accesso al beneficio in oggetto, rinviamo al decreto ad hoc del Ministero dell’Economia e delle Finanze dello scorso 6 maggio,
Rimarchiamo che l’istanza, indica il provvedimento delle Entrate, è spedita soltanto con modalità digitali e ciò rientra nel quadro della progressiva digitalizzazione dei servizi della PA. Entro 5 giorni dall’invio della domanda dell’interessato a fruire del credito d’imposta, sarà cura delle istituzioni emettere una ricevuta di presa in carico o di scarto. Non solo: nel periodo di tempo tra il primo al 31 marzo 2023 sarà permesso fare una nuova domanda del tutto sostitutiva della precedente, o anche rinunciare al credito d’imposta comunicato in data anteriore.
Ad inizio aprile le Entrate indicheranno l’effettiva percentuale del bonus credito d’imposta spettante
Nella richiesta deve essere indicato l’importo delle spese agevolabili sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, ma attenzione a questo dettaglio di rilievo: per rispettare il limite delle risorse stanziate, all’Amministrazione finanziaria spetta il ruolo di pubblicare, entro dieci giorni dalla scadenza di presentazione della domanda, il provvedimento tramite cui ufficializza la percentuale del bonus di fatto utilizzabile da ogni beneficiario – in rapporto all’ammontare richiesto.
Pertanto la somma effettivamente valevole è ottenuta dal rapporto tra le risorse pari a 3 milioni di euro e l’ammontare totale delle spese agevolabili, di cui alle relative istanze per il credito d’imposta sulle spese effettuate nel corso di quest’anno per l’installazione sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.
Leggi anche: fondo di Garanzia PMI Turismo, domande di agevolazione al via dal 10 ottobre
In buona sostanza, l’importo del rimborso in gioco non si conosce al momento ma sarà determinato soltanto dopo l’invio delle domande – sulla scorta di quanto indicato in queste ultime e delle risorse disponibili. Pertanto potenzialmente il bonus potrà toccare anche il 100% della spesa sostenuta, nel caso in cui le spese dei beneficiari siano minori del limite di spesa di 3 milioni.
Quanto effettivamente assegnato al beneficiario è utilizzabile poi nella dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta in cui sono state effettuate le spese – in diminuzione delle imposte dovute. Mentre l’eventuale ammontare non sfruttato come agevolazione potrà essere utilizzato nei periodi di imposta posteriori.
In ogni caso, per tutte le ulteriori informazioni di dettaglio rinviamo al provvedimento dell’11 ottobre dell’Agenzia delle Entrate, in tema di riconoscimento del credito d’imposta e modalità per fare domanda.