I centri di assistenza fiscale, detti in breve CAF, sono molto utili per una serie di servizi offerti ai cittadini. Tra essi, ha un rilievo primario quello relativo all’ottenimento del certificato ISEE. Quest’ultimo consiste nel maggiore strumento di accesso a specifici bonus, sussidi, sconti o prestazioni sociali agevolate.
In rapporto all’attività di redazione ed emissione del certificato ISEE, i CAF – in questi ultimi giorni – hanno dichiarato di temere che la macchina organizzativa possa andare in tilt, a causa dei tantissimi bonus 2022, che possono essere richiesti dai soggetti aventi i requisiti. Ci riferiamo, ad esempio, all’assegno unico figli; al RdC; agli sconti bollette; al superbonus per le villette, ma non soltanto. Per tutte queste prestazioni, occorrerà aver con sé il certificato: ecco perché i CAF temono l’ondata di domande. Vediamo qualche ulteriore dettaglio.
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Bonus 2022 e certificato ISEE: l’importanza dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente
Onde aver piena consapevolezza dell’appena citato problema che – da inizio 2022 – potrebbe presentarsi in moltissimi CAF sparsi per la penisola, richiamiamo in sintesi natura e funzione dell’ISEE. Quest’ultimo, ossia l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è – come detto all’inizio – strumento essenziale di accesso a bonus o prestazioni sociali agevolate.
Consiste in una sorta di “carta di identità” economica del nucleo familiare, ovvero di tutte le persone indicate sul cd. stato di famiglia, che risultano essere coabitanti in una certa abitazione. In linea generale, l’ISEE è mirato a misurare il livello economico totale del nucleo familiare, tenuto conto delle distinte ‘voci di ricchezza’ attribuibili a quello stesso nucleo. Basti pensare, ad esempio, alle proprietà immobiliari, ai redditi da lavoro, alle rendite finanziarie ecc.
In altri termini, l’ISEE rappresenta un indicatore che considera reddito, patrimonio (mobiliare e immobiliare) e caratteristiche di un nucleo familiare (per numerosità e tipologia).
Ricordiamo ancora che l’ISEE non deve intendersi mai come una arida somma numerica. Esso rappresenta infatti il risultato ponderato di un concatenazione di variabili matematiche e non matematiche (ad es. la quantità di persone all’interno del nucleo familiare). L’ISEE di ciascun nucleo familiare è individuato sulla scorta dei dati di cui alla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e permane valido fino al 31 dicembre dello stesso anno nel quale è stata presentata la DSU.
E proprio per fare l’ISEE, si rivela fondamentale l’attività di assistenza offerta dai CAF: con tutti i bonus 2022 all’orizzonte, questi centri temono di non riuscire a gestire tutte le domande, in modo tempestivo.
Bonus 2022: boom di richieste di ISEE nei prossimi mesi
Come accennato all’inizio, il prossimo anno il certificato ISEE si rivelerà obbligatorio al fine dell’ottenimento di una pluralità di prestazioni. Pensiamo al RdC; ai bonus casa; alle rette per mense scolastiche e università; al nuovo assegno unico figli. Sono tutte situazioni in cui occorrerà essere muniti dell’ISEE, altrimenti l’agevolazione o sussidio non sarà applicato.
L’indicatore citato sarà di importanza primaria nei primi 60-90 giorni del prossimo anno per distinti aiuti e bonus 2022.
Pur essendo un iter percorribile, in pochi intendono far da soli, in tema di certificato ISEE. Per il certificato con il fai-da-te, occorre accedere al portale INPS, e rispettare le istruzioni per la compilazione DSU. Dopi gli opportuni controlli, l’INPS invia l’ISEE online al contribuente. Ma evidentemente in moltissimi preferiscono affidarsi alla competenza di un CAF che – tra le sue attività – include anche quella del servizio di consulenza e compilazione.
Alla fine di quest’anno, in base alle previsioni, saranno circa 10 milioni gli Isee calcolati, di cui 9 inviati tramite Caf e uno con gli altri canali tra cui quello precompilato online fai-da-te che, l’anno scorso, ha rappresentato l’8,8% del totale. Il punto però è che per i bonus 2022, si stimano circa 12 milioni di Isee il prossimo anno.
Insomma, tutti i dati ci indicano che, con tutta probabilità, sarà boom di domande del certificato ISEE. Ciò per i nuovi bonus e aiuti, ma anche in ragione del fatto che l’ISEE del 2022 sarà legato ai redditi 2020, l’anno funesto della pandemia. Per tantissimi contribuenti i redditi da cui si ricaverà l’indicatore e dunque il certificato ISEE saranno così più bassi. Pensiamo semplicemente al noto caso della perdita di fatturato per le p. Iva. E’ chiaro così che un maggior numero di persone domanderà i bonus 2022. E, a riprova di ciò vi è il dato oggettivo, per cui i beneficiari del RdC sono aumentati del 30% negli ultimi 18 mesi.
Si teme però soprattutto la novità dell’assegno unico per ogni figlio, che dovrebbe debuttare il prossimo marzo con una cifra mensile, calcolata sulla scorta dell’Isee. All’orizzonte un elevatissimo numero di domande per questa prestazione.
Bonus 2022 e ISEE: l’allarme della Consulta nazionale dei CAF
Nei primi mesi del 2022, la corsa all’Isee è dunque ormai una certezza. Interpellato dagli organi di informazione, il Presidente della Consulta nazionale dei Caf, Giovanni Angileri, ha usato queste chiare parole: “È impensabile che in due mesi i Caf riescano a elaborare la quasi totalità delle pratiche Isee che di solito vengono svolte in un anno“.
In altre parole, per gestire i moltissimi appuntamenti sarà impossibile assicurare tutte le altre attività dei CAF, nei mesi di gennaio e febbraio. A ciò si somma anche il fatto che stilare un certificato ISEE in modo corretto non è operazione così agevole: servono infatti documenti reddituali e non, e ovviamente non bisogna sbagliare alcun calcolo.
Staremo a vedere che cosa succederà nei prossimi mesi, con già la certezza che la richiesta del certificato ISEE sarà una costante per tutti i CAF sparsi per la penisola.