Un nuovo intervento una tantum, ovvero erogato una volta sola, che segue la stessa ottica del bonus 200 euro della scorsa estate: si tratta del bonus 150 euro, previsto tra le disposizioni di sostegno economico a cittadini, famiglie ed imprese nell’ambito del DL Aiuti ter dello scorso 23 settembre. Tra i beneficiari però non soltanto dipendenti, pensionati, autonomi e professionisti, perché anche i disoccupati potranno accedere al contributo contro il caro vita e il boom inflazione degli ultimi mesi.
Come si può leggere nel titolo del provvedimento, il decreto in oggetto include ulteriori misure urgenti in campo di politica energetica nazionale, produttività delle aziende, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Di riferimento, per quanto qui interessa, sono in particolare gli artt. 18 e 19 che infatti prevedono questo nuovo bonus 150 euro. Vediamolo allora più da vicino, facendo specifico riferimento alla categoria dei disoccupati. Come funziona per questi ultimi? I dettagli.
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Bonus 150 euro, chi sono i disoccupati che lo percepiranno
Il decreto Aiuti ter prevede un ampio ventaglio di destinatari dell’indennità in oggetto, come i lavoratori subordinati e i pensionati, ma anche altre specifiche categorie di persone, quali i titolari di assegni sociali, per invalidi civili, ciechi e sordomuti, e coloro che beneficiano di trattamenti di accompagnamento alla pensione. Tra i percettori del bonus 150 euro anche i nuclei destinatari del reddito di cittadinanza. Non dimentichiamo inoltre che il bonus in oggetto ricalca in qualche modo quello della scorsa estate, pur essendo caratterizzato da requisiti complessivamente più rigidi sul piano dell’importo e dei limiti reddituali.
Vediamo ora quali sono le specifiche categorie di disoccupati, che avranno diritto al bonus in oggetto. Esse sono quelle che seguono:
- percettori della Naspi il prossimo novembre, ovvero la ben nota indennità di disoccupazione a favore di coloro che hanno perso il lavoro indipendentemente dalla loro volontà;
- beneficiari della DIS-COLL il prossimo novembre, ovvero il trattamento di disoccupazione rivolto specificamente ai titolari di rapporto co.co.co, agli assegnisti di ricerca e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio che hanno perso il lavoro non per cause dipendenti dalla loro volontà;
- i percettori, nel corso del 2022, della disoccupazione agricola di competenza del 2021 (art. 32 della legge n. 264 del 1949).
Ciò che deve essere ben chiaro è dunque che non tutti i disoccupati potranno accedere al bonus 150 euro di cui al DL Aiuti ter, ma soltanto coloro che hanno gli specifici requisiti di disoccupazione, appena visti.
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Pertanto colui che si trova in una condizione di disoccupazione, ma non fa parte in una di queste categorie non ha diritto a godere dell’indennità – tranne il caso in cui non rientri in altre tipologie di destinatari.
Ci riferiamo in particolare a coloro che prendono il reddito di cittadinanza: sarà possibile comunque l’accredito del bonus 150 euro ma, in dette circostanze, il contributo è in realtà riservato all’intero nucleo familiare e non al singolo cittadino.
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Come fare domanda e quando arriva
Prevista una importante semplificazione burocratica per tutti i disoccupati aventi diritto al bonus 150 euro. Infatti, per essi il versamento del contributo una tantum avverrà in automatico da parte dell’Inps, che di fatto d’ufficio erogherà il contributo sociale al beneficiario. In altre parole, non occorre alcuna iniziativa personale dell’interessato o domanda scritta online o in formato cartaceo. Si ripropone dunque la stessa modalità di versamento già vista, con riferimento ai disoccupati aventi diritto, per quanto riguarda il bonus 200 euro della scorsa estate.
Se invece ci domandiamo delle tempistiche per l’accredito della somma in oggetto, c’è al momento una effettiva incertezza anche dovuta al fatto che il decreto – focalizzandosi sui dettagli dei requisiti d’accesso alla misura – non indica con precisione quanto occorrerà aspettare per vedersi attribuito il bonus 150 euro.
Dobbiamo dunque aspettarci una comunicazione dell’istituto di previdenza in tal senso, ovvero una circolare che – come già per il bonus 200 euro – faccia piena chiarezza sulle tempistiche del bonus 150 euro disoccupati. Infine, ricordiamo una ulteriore agevolazione, ovvero che il bonus non concorre alla formazione del reddito rilevante ai fini fiscali del percettore.