Marzo 2025 porta con sé nuove date di accredito per l’Assegno Unico Universale, il sussidio che l’INPS eroga alle famiglie con figli a carico. Tuttavia, molti percettori si stanno chiedendo se ci saranno nuovamente ritardi, dato che a gennaio e febbraio i pagamenti non sono stati costanti come nel 2024. Inoltre, per alcuni beneficiari ci sarà una spiacevole sorpresa: chi non ha aggiornato l’ISEE entro il 28 febbraio riceverà l’importo minimo di 57,50 euro per figlio.
Vediamo nel dettaglio il calendario dei pagamenti, le cause delle variazioni negli importi e come recuperare eventuali differenze. Se invece sei alla ricerca delle date di pagamento di assegno di inclusione, Naspi o altre prestazioni Inps, qui trovi il calendario completo.
Calendario pagamenti Assegno Unico marzo 2025: confermata la data del 20 marzo
L’INPS ha ufficializzato la data di pagamento dell’Assegno Unico per marzo 2025 nel Messaggio n. 633 del 19 febbraio 2025, con il quale ha fornito il calendario dei pagamenti da febbraio a giugno 2025.
Secondo quanto annunciato, il pagamento ordinario dell’Assegno Unico verrà erogato giovedì 20 marzo 2025. Tuttavia, per le nuove domande o per chi ha comunicato modifiche al nucleo familiare nel mese di febbraio, l’accredito arriverà a fine mese.
Assegno Unico marzo 2025: importo ridotto per chi non ha aggiornato l’ISEE
Oltre alla questione delle date, c’è un altro aspetto fondamentale da considerare: il calcolo dell’importo.
Chi non ha aggiornato l’ISEE 2025 entro il 28 febbraio, per dimenticanza o per attendere l’entrata in vigore delle novità sull’esclusione dei titoli di Stato e dei libretti postali, nel mese di marzo riceverà l’importo minimo dell’Assegno Unico.
Questo significa che l’INPS erogherà solo 57,50 euro per figlio, l’importo base previsto dalla normativa per chi non presenta l’ISEE o per chi supera la soglia massima di reddito familiare.
Come recuperare gli arretrati degli importi non percepiti
Chi riceverà l’importo minimo a marzo ha comunque tempo per rimediare. La normativa prevede infatti che sia possibile aggiornare l’ISEE fino al 30 giugno 2025 per ottenere il ricalcolo degli importi spettanti e ricevere anche gli arretrati dalla mensilità di marzo.
Ecco cosa fare per correggere l’importo:
- Presentare l’ISEE 2025 il prima possibile tramite il portale INPS, un CAF o l’app INPS Mobile.
- Attendere il ricalcolo dell’importo, che verrà adeguato in base all’ISEE presentato.
- Ricevere gli arretrati, che l’INPS erogherà in automatico nel primo pagamento utile successivo all’aggiornamento dell’ISEE.
Come verificare il pagamento dell’Assegno Unico
Per controllare l’accredito dell’Assegno Unico, i percettori possono accedere al proprio fascicolo previdenziale sul sito INPS e verificare:
- La data esatta di pagamento, che potrebbe variare in base alla situazione familiare e all’ISEE aggiornato.
- L’importo erogato, per verificare eventuali riduzioni o adeguamenti.
- Eventuali arretrati, nel caso in cui l’ISEE sia stato aggiornato dopo il 28 febbraio.
L’INPS ha inoltre chiarito, nello stesso Messaggio n. 633/2025, che da quest’anno, a causa del nuovo metodo di pagamento, la data esatta di accredito dell’Assegno Unico sarà visibile solo circa quattro giorni prima dell’accredito stesso. Questo significa che i beneficiari dovranno controllare il proprio fascicolo previdenziale con maggiore frequenza per conoscere con precisione il giorno dell’accredito.
Conclusioni
Il pagamento dell’Assegno Unico di marzo 2025 è stato ufficialmente fissato per il 20 marzo 2025, come indicato dall’INPS nel Messaggio n. 633/2025. Per chi ha presentato una nuova domanda o ha comunicato variazioni al nucleo familiare, l’accredito arriverà a fine mese.
Tuttavia, il vero problema riguarderà coloro che non hanno aggiornato l’ISEE nei tempi previsti: per loro, l’importo sarà ridotto al minimo.
Per evitare sorprese nei prossimi mesi, il consiglio è di verificare subito la propria situazione e, se necessario, aggiornare l’ISEE entro il 30 giugno per recuperare gli importi spettanti.
Restiamo in attesa della conferma ufficiale delle date da parte dell’INPS e aggiorneremo i lettori non appena saranno disponibili informazioni più precise.
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