L’Assegno Unico Universale (AUU) è un sostegno economico erogato mensilmente dall’Inps da marzo a febbraio dell’anno successivo, a beneficio di quanti esercitano la responsabilità genitoriale.
Il sussidio, a prescindere dalla situazione lavorativa dei beneficiari, è dovuto: per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza; per ciascun figlio minorenne a carico, fino al compimento dei ventuno anni di età, al ricorrere di determinate condizioni soggettive del figlio stesso; per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Al beneficiario spetta una somma base parametrata all’ISEE del nucleo familiare, cui si aggiungono una serie di maggiorazioni, in funzione del numero e delle caratteristiche dei componenti il medesimo nucleo. Se da un lato dopo aver fatto la domanda la prima volta non è necessario presentare una nuova domanda gli anni successivi, dall’altro è necessario rinnovare l’ISEE annualmente: in mancanza della DSU aggiornata l’INPS eroga l’importo minimo dell’assegno unico da marzo in poi. Ecco cosa fare.
Come rinnovare l’assegno unico annualmente
Dal 2023 non è più necessario presentare tutti gli anni una nuova domanda di assegno unico all’INPS, ma basta che questa sia stata presentata una volta e poi sarà l’Istituto a rinnovare la misura d’ufficio.
L’importante però è aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio di ogni anno.
L’Inps quindi eroga la prestazione d’ufficio limitatamente ai soggetti richiedenti per i quali nell’archivio dell’Istituto, alla data del 28 febbraio 2024, risulti presente una domanda di Assegno unico e universale” in corso a tale data in uno stato diverso da “Decaduta”, “Revocata”, “Rinunciata” o “Respinta”.
In virtù di quanto appena descritto e al fine di gestire l’erogazione automatica dell’Assegno Unico l’Istituto ha precisato che i “dati della domanda (in qualunque stato di lavorazione essa si trovi) verranno automaticamente prelevati dagli archivi” Inps e utilizzati per il pagamento della prestazione.
L’istruttoria sarà effettuata anche dopo il “28 febbraio 2023 avvalendosi di tali dati e delle banche dati a disposizione dell’INPS” (Circolare numero 132/2022).
Verifica dell’ISEE
Per poter procedere al pagamento d’ufficio della prestazione l’Inps farà riferimento:
- ai dati presenti nelle domande di AUU già acquisite
- e agli altri dati rilevati dall’ISEE o da altri archivi a disposizione dell’Istituto.
Fondamentale chiedere ISEE 2024 ai fini dell’Assegno Unico
Alla luce di quanto sopra descritto è quindi fondamentale chiedere ISEE 2024 ai fini dell’Assegno Unico:
- In caso di domanda di Assegno unico e universale già presentata all’Inps;
- In alternativa, a fronte di una domanda di AUU;
l’Istituto ha chiarito che sussiste “sempre l’onere di procedere alla presentazione della nuova DSU” (Circolare numero 132/2022) che, per quanto di nostro interesse, coincide con quella dell’anno 2024.
L’esigenza di presentare la DSU ed ottenere così l’ISEE aggiornato risiede nel fatto che l’Indicatore stesso in validità al 31 dicembre 2023 continua ad essere utilizzato per la determinazione degli importi dell’AUU relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2024, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 6, comma 7, Decreto legislativo 29 dicembre 2021 numero 230: “Con riguardo all’assegno relativo ai mesi di gennaio e febbraio di ogni anno, si fa riferimento all’ISEE in corso di validità a dicembre dell’anno precedente”.
Assegno unico, importi minimi da marzo 2024 in assenza di ISEE
Posto che l’ISEE 2023 continua ad essere utilizzato per il calcolo dell’AUU fino alla mensilità di febbraio 2024 (compresa) in assenza di una nuova DSU presentata per l’anno corrente e correttamente attestata, l’importo dell’Assegno Unico sarà calcolato a partire da marzo “con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa” (Circolare numero 132/2022).
A seguito di quanto comunicato dall’Inps con il Messaggio dell’8 febbraio 2024 numero 572 per il periodo marzo 2024 – febbraio 2025 la somma – base minima mensile è pari a:
- 57,00 euro per ciascun figlio minore o disabile a carico;
- 28,50 euro per ciascun figlio maggiorenne a carico.
Chiedere ISEE 2024 entro il 29 febbraio
Per evitare di percepire l’Assegno Unico di marzo secondo gli importi minimi disciplinati dal Decreto legislativo numero 230/2021 (annualmente rivalutati in base alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, rilevato dall’Istat) è necessario aver trasmesso la DSU entro il 29 febbraio scorso.
Solo in questo modo, grazie ad una Dichiarazione Sostitutiva Unica 2024 correttamente attestata sarà possibile ottenere l’AUU a partire da marzo (e sino a febbraio 2025) secondo le somme effettivamente spettanti.
Conguaglio con arretrati entro il 30 giugno 2024
Quanti non hanno presentato la DSU entro il 29 febbraio scorso potranno comunque ottenere il ricalcolo dell’AUU presentando la citata dichiarazione entro il 30 giugno 2024.
Come chiarito dalla Circolare Inps numero 132/2022 in queste situazioni gli importi eventualmente già erogati nel corso delle mensilità precedenti saranno adeguati a partire da marzo.
In quest’ultimo caso il beneficiario potrà ottenere anche gli eventuali arretrati, ovvero la liquidazione della somma eccedente il minimo.
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