L’Assegno Unico è uno dei primi sostegni rivolti alle famiglie italiane che è possibile ricevere anche nel 2024, dedicato a tutte le famiglie che hanno figli a carico secondo requisiti e modalità specifiche. Questa misura continua ad essere presente quindi sia per chi ha già ricevuto le erogazioni precedentemente, che per le famiglie che devono richiederle per la prima volta.
Una semplificazione delle procedure interessante permette a chi ha già percepito questo sostegno di riceverlo anche quest’anno senza dover presentare una nuova domanda o altre comunicazioni, a patto che non siano state riscontrate variazioni nella composizione del nucleo familiare o nei requisiti per l’accesso all’assegno.
Recentemente l’INPS, con il messaggio n. 15 del 2 gennaio 2024, ha evidenziato quali sono le date in cui i percettori di questo sostegno vedranno arrivare le erogazioni specifiche durante il 2024. Vediamo nello specifico quali sono le novità per l’anno nuovo e il calendario delle date per i pagamenti.
Calendario pagamenti Assegno Unico 2024: le date INPS
Vediamo nello specifico quando i beneficiari dell’Assegno si vedranno accreditare le somme attese mensilmente per l’anno nuovo. Nello specifico, è importante ricordare queste date, da gennaio a giugno 2024:
• 17, 18, 19 gennaio 2024;
• 16, 19, 20 febbraio 2024;
• 18, 19, 20 marzo 2024;
• 17, 18, 19 aprile 2024;
• 15, 16, 17 maggio 2024;
• 17, 18, 19 giugno 2024.
Dopo la metà di ogni mese quindi i beneficiari dell’Assegno per i figli potranno riceverlo come di consueto. La circolare INPS chiarisce anche che coloro che ricevono per la prima volta l’assegno, presentando quindi una nuova richiesta, vedranno accreditate le somme spettanti nell’ultima settimana del mese successivo al momento in cui è stata presentata la domanda di accesso.
In questa data è anche possibile che venga applicato un conguaglio, sia nel caso di credito che di debito. Molti si chiedono se con l’arrivo dell’anno nuovo sia necessario presentare una nuova richiesta per accedere all’Assegno Unico, se si è percepito l’anno scorso. Vediamo come funziona.
Rinnovo Assegno Unico 2024
L’INPS specifica, con l’ultima comunicazione sull’Assegno Unico, che vi è una semplificazione nel rinnovo dell’assegno unico. Per intenderci, se una famiglia ogni mese ha ricevuto le erogazioni mensili per i figli a carico lo scorso anno, come deve comportarsi dal 2024?
Come spiega l’INPS con il messaggio n. 15 del 2 gennaio 2024, chi ha già ricevuto normalmente questo sostegno nel 2023, non deve richiederlo per il 2024:
“Pertanto, per l’annualità 2024, si comunica che non è necessario provvedere alla presentazione di una nuova domanda all’Assegno unico e universale, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta.”
Chi già beneficia dell’assegno non deve quindi richiederlo per le mensilità del 2024, poiché gli verrà accreditato in modo automatico anche nei prossimi mesi secondo il calendario INPS visto sopra.
N.B. L’importante, come vedremo, è che entro il mese di febbraio la famiglia richieda l’ISEE 2024 aggiornato, altrimenti l’importo dell’assegno unico sarà pagato al minimo.
Chi deve fare la domanda?
Le cose cambiano invece per chi ancora deve procedere alla richiesta, oppure per le famiglie in cui è presente un nuovo nato o in cui ci sono delle variazioni considerevoli del nucleo familiare o dei requisiti per l’accesso alla misura.
Nel caso di un nuovo nato infatti si ha diritto a ricevere l’assegno per il figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza della madre fino al momento in cui il figlio compie 21 anni (o anche oltre in alcuni casi particolari).
Le regole dell’Assegno Unico non cambiano, per cui va presentata una domanda per ogni nuovo nato, accompagnata dalle informazioni sul nucleo familiare specifico. L’ISEE, anche se non obbligatorio, è un indicatore che va a stabilire la cifra esatta dell’erogazione mensile.
Un obbligo previsto dalle normative sull’Assegno Unico è quello per cui per ogni variazione del nucleo familiare vanno comunicate le nuove informazioni all’INPS.
Documenti necessari per la compilazione dell’Assegno Unico 2023
Vediamo in breve quali sono i documenti per assegno unico necessari in fase di domanda:
- codici fiscali di tutti i membri del nucleo familiare;
- IBAN del richiedente, e nel caso di genitori separati indicare le coordinate bancarie anche dell’altro genitore.
Importi Assegno Unico 2024
Per ciò che riguarda gli importi dell’assegno, si prevede un aumento nelle erogazioni mensili commisurato alle variazioni del costo della vita secondo dati Istat. Per il momento però la prima erogazione del 2024 rispetterà tutte le cifre previste per il 2023, in attesa dei nuovi valori.
Successivamente quindi ci sarà un conguaglio con cui i beneficiari riceveranno l’eventuale differenza che verrà confermata con le nuove tabelle degli importi 2024, in base alle valutazioni Istat.
Come anticipato, gli importi spettanti tengono conto di diversi aspetti dei nuclei familiari specifici, a partire dall’ISEE. Anche se non obbligate, le famiglie interessate a ricevere per la prima volta o a mantenere attivo il sostegno con gli importi corretti devono presentare la DSU entro i termini previsti.
Al contrario, chi non presenta alcun valore ISEE riceverà l’importo minimo mensile stabilito per l’assegno. A questo proposito bisogna tenere presenti due scadenze:
- 29 febbraio 2024: scadenza presentazione DSU per ricevere l’importo corretto ogni mese;
- 30 giugno 2024: scadenza ultima presentazione DSU, con possibilità di ricevere anche gli arretrati.
Si può dire quindi che chi ha già percepito un Assegno Unico nel 2023 non deve presentare una nuova domanda per il sostegno, ma è preferibile presentare correttamente la DSU per il calcolo dell’ISEE per ricevere l’erogazione piena prevista per il nucleo familiare specifico.
Come presentare l’ISEE
L’INPS specifica che è possibile procedere direttamente online alla presentazione dell’ISEE aggiornato. In particolare si può utilizzare il nuovo servizio online, al Portale unico ISEE, presentando la DSU in modalità precompilata.
In alternativa è possibile procedere chiedendo l’assistenza di un centro CAF, avendo a disposizione tutte le informazioni specifiche del nucleo familiare, a partire dai dati anagrafici fino a quelli reddituali.
Se la DSU non viene presentata entro il 30 giugno 2024, si perde il diritto di accedere agli arretrati dei mesi precedenti.