L’assegno di inclusione di luglio viene messo in pagamento dall’INPS il 16 e il 27 luglio. Le date comunque sono abbastanza flessibili come abbiamo visto nei mesi scorsi infatti c’è chi riceve l’accredito in anticipo e chi invece leggermente in ritardo. In ogni caso la regola vuole che quando il contributo viene erogato per la prima volta, l’importo viene precaricato automaticamente sulla carta: i beneficiari della misura – nel caso caso in cui avessero firmato il Pad, ossia il patto di attivazione digitale, nel corso del mese di giugno – devono ritirare la Carta ADI presso Poste Italiane per la prima volta proprio dal 16 luglio 2024.
Il discorso cambia, invece, per quanti hanno già percepito una mensilità dell’assegno di inclusione e che continuano ad essere in possesso dei requisiti per poterlo ricevere. Il contributo, in questo caso, arriva il 27 luglio.
Ma entriamo un po’ più nel dettaglio e vediamo quando viene erogato l’assegno di inclusione questo mese.
Assegno di inclusione, le date di accredito a luglio
Come già visto nel corso degli ultimi mesi, l’assegno di inclusione viene accreditato in due date differenti: il 16 ed il 27 luglio. A fornire il calendario dell’erogazione del sussidio è stato direttamente l’Inps, che ha spiegato che proprio in queste due date viene erogata la misura che va a sostegno delle famiglie che versano in situazione di svantaggio economico e per quelle nelle quali è presente un minore, una persona con più di 60 anni o un disabile.
Ma perché l’assegno di inclusione viene erogato in due date differenti? Il motivo è molto semplice: la prima data – che corrisponde al 16 luglio – coinvolge i beneficiari che ricevono per la prima volta il contributo. Sono persone che hanno presentato l’istanza per accedere al sostegno e hanno sottoscritto il Pad a giugno. Questo mese, in altre parole, ricevono il primo pagamento.
Quando l’assegno di inclusione viene erogato la prima volta, l’accredito viene effettuato sulla carta prima che questa venga ritirata presso un qualsiasi ufficio postale. L’operazione viene effettuata il 15 del mese successivo rispetto a quello nel quale vengono sottoscritte tutte le pratiche relative all’avvio del servizio.
È bene ricordare, infatti, che per poter fruire del sussidio i richiedenti si devono iscrivere alla piattaforma Siisl e devono sottoscrivere il Pad. Non è sufficiente, per vedersi riconosciuto il contributo, inoltrare semplicemente la domanda.
Il 27 luglio, invece, è la data nella quale ricevono l’assegno di inclusione quanti hanno già ottenuto una mensilità e che continuano ad essere in possesso dei requisiti per accedere alla misura.
A quanto ammonta l’assegno di inclusione
Complessivamente l’assegno di inclusione può arrivare ad un massimo di 6.000 euro l’anno: 500 euro al mese. L’importo, che abbiamo indicato, deve essere moltiplicato per il relativo parametro della scala di equivalenza. A questo importo deve essere aggiunto – per chi ne ha diritto – il contributo per l’affitto, che può arrivare ad un massimo di 380 euro al mese.
I limiti che abbiamo appena visto salgono rispettivamente a 7.560 euro e 1.8000 euro all’anno nel caso in cui il nucleo familiare risulti essere composto da persone con più di 67 anni. O se nella famiglia siano presenti soggetti con più di 67 anni e persone disabili o non autosufficienti.
Stando ai dati comunicati dall’Inps lo scorso 30 giugno 2024, mediamente l’assegno di inclusione ammonta a 618 euro al mese.
Come verificare l’accredito su Carta ADI
L’accredito dell’assegno di inclusione avviene nell’apposita carta che viene rilasciata direttamente da Poste italiane. La carta di inclusione funziona allo stesso modo di quella che veniva utilizzata dai beneficiari del reddito di cittadinanza.
Sostanzialmente i beneficiari del contributo si trovano tra le mani una normalissima carta di debito, attraverso la quale poter effettuare i vari pagamenti. Anche se l’operatività è limitata: non è possibile, per esempio, comprare dei prodotti legati al gioco d’azzardo o effettuare degli acquisti online.
Il saldo può essere controllato in maniera molto semplice:
- presso un qualsiasi Atm Postamat, dopo aver inserito la carta ed il Pin;
- rivolgendosi presso un qualsiasi sportello di Poste Italiane;
- attraverso i servizi telefonici messi a disposizione: 800.666888 per chi chiama da telefono fisso e 06.45266888 per chi chiama da cellulare.
È bene sottolineare che l’erogazione dell’AdI non determina l’erogazione in maniera automatica dell’assegno unico, così come accadeva con il reddito di cittadinanza. Per accedere alla prestazione riservata ai figli è necessario presentare un’apposita istanza all’Inps.
Sospensione dell’Assegno di Inclusione a luglio 2024
Alcuni beneficiari potrebbero vedersi sospendere il pagamento mensile dell’Assegno di Inclusione: ciò avviene, come specificato nel recente messaggio INPS n. 2132 del 5 giugno 2024, se non ci si presenta presso i servizi sociali per iniziare il percorso di inserimento lavorativo e sociale previsto dalla misura.
Viene concesso un periodo di 120 giorni per la prima presentazione, che deve avvenire indipendentemente dalla convocazione: ciò significa che, anche se i servizi sociali del Comune di residenza non inviano la comunicazione, è comunque necessario presentarsi per chiedere chiarimenti, altrimenti si rischia di perdere l’Assegno.
Dal mese di giugno 2024, come indicato dall’INPS, sono state effettuate le prime sospensioni del supporto economico, che possono essere definitive o revocate. È possibile riottenere l’ADI se la mancata presentazione è giustificata o se non si è ricevuta la convocazione e ci si presenta successivamente ai servizi sociali.
La perdita definitiva dell’Assegno si verifica invece se la comunicazione dei servizi sociali è stata ricevuta e l’interessato non si presenta entro 120 giorni e non ha un giustificato motivo per mancata presentazione alla convocazione.
Ricordiamo che la sospensione dell’ADI può avvenire anche successivamente, se il beneficiario non si presenta ogni 90 giorni per un aggiornamento della propria situazione o per altre cause.