Torniamo a parlare dell’assegno di inclusione ADI ormai conosciuto ai più e che abbiamo trattato in diversi articoli e guide su questo sito. Lo facciamo perchè, l’Inps con messaggio numero 684 del 14 febbraio 2024 fornisce indicazioni fondamentali su come verificare lo stato della domanda di ADI e cosa fare nelle diverse situazioni che si possono generare dopo la domanda.
Cogliamo inoltre l’occasione per ricordare che coloro che hanno presentato la domanda dall’8 gennaio al 31 gennaio, e il cui esito è risultato positivo, riceveranno l’accredito di gennaio già a partire dal 15 febbraio. Il prossimo accredito relativo a febbraio arriverà invece a partire dal 27 febbraio per tutti, compresi coloro che hanno fatto domanda con esito positivo dal 18 dicembre al 7 gennaio.
Ma veniamo al contenuto del nuovo documento di prassi dell’INPS relativo allo stato delle domande di ADI: domande accettate, respinte o sospese.
Assegno di Inclusione: domande accolte
Iniziamo con le buone notizie. Per le domande accolte, l’importo dell’ADI viene accreditato sulla Carta di inclusione intestata al richiedente o ai singoli componenti adulti del nucleo, secondo le modalità richieste.
È importante sapere che la Carta può essere ritirata presso gli Uffici Postali, anche se il titolare non ha ricevuto un messaggio SMS.
A tal proposito vi lascio il link alla guida sulla Carta di Inclusione per sapere come funziona e altre info utili.
Leggi anche: Carta di Inclusione: quando ritirarla alle Poste, come si usa, cosa si può comprare
Gestione Domanda Respinta
Veniamo ora alle brutte notizie. Come detto chi ha già compilato e sottoscritto il patto di attivazione digitale (PAD) vedrà la domanda nello stato di “Accolta salvo ulteriori controlli”. Con l’esito positivo di tutti i controlli la domanda risulta “Accolta” e “Accolta in pagamento”.
Purtroppo però alcune domande possono essere respinte se mancano alcuni requisiti. In tal caso, nella procedura ADI sul portale INPS è possibile verificare lo stato della domanda e la causa del rifiuto. Inoltre, a partire dal 27 febbraio, sarà disponibile anche il dettaglio delle singole cause di reiezione.
Se la domanda viene respinta, il richiedente può presentare un’istanza di riesame motivata entro 30 giorni dalla comunicazione dell’esito, o ricorrere giudizialmente.
Domande ADI sospesa o in evidenza
Le domande che necessitano di ulteriori verifiche vengono poste nello stato di “evidenza” o “sospensione”. Ad esempio, se ci sono discrepanze nei dati dell’ISEE, la domanda può essere posta in stato di “evidenza”. In queste situazioni, è richiesto al richiedente di presentare documentazione aggiuntiva entro un determinato periodo di tempo.
Nei casi di ISEE con omissioni ovvero difformità la Sede invia apposita comunicazione al soggetto richiedente la prestazione ADI, con la quale richiede di:
- presentare alla sede di competenza idonea documentazione per dimostrare la completezza e veridicità dei dati indicati nella DSU;
- presentare sede di competenza una nuova DSU, comprensiva delle informazioni in precedenza omesse o diversamente esposte;
- rettificare la DSU, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora quest’ultima sia stata presentata tramite CAF e quest’ultimo abbia commesso un errore materiale. In tal caso, all’atto della rettifica, il CAF dovrà inserire nel campo “data di presentazione” la data di iniziale presentazione della DSU che si intende rettificare. Si precisa che tale funzione non è attiva qualora l’utente abbia agito con le sue credenziali di accesso.
L’INPS specifica quindi che se nel termine di 60 giorni sono stati presentati i documenti giustificativi delle omissioni e/o difformità e gli stessi siano idonei a giustificare tali incongruenze la domanda viene sbloccata, altrimenti la domanda viene respinta.
Domande sospese per discordanza del nucleo familiare
Un altro aspetto fondamentale riguarda le discordanze nel nucleo familiare tra quanto dichiarato nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e i dati dell’Anagrafe della Popolazione Residente (ANPR).
Se emergono discrepanze, la domanda viene sospesa per consentire alle sedi territoriali INPS di accertarne l’accuratezza. È importante notare che ci sono eccezioni che possono giustificare queste discrepanze, come previsto da normative specifiche.
Conclusioni
In conclusione, questo messaggio dell’INPS fornisce linee guida per comprendere lo stato delle domande di Assegno di Inclusione e le azioni necessarie in caso di domanda respinta o sospesa.
È importante essere informati su questi procedimenti per garantire un’adeguata assistenza alle famiglie che ne hanno bisogno. Vi invito a consultare direttamente il portale dell’INPS per ulteriori dettagli e aggiornamenti su questa importante procedura. Vi invito infine a consultare l’allegato al messaggio che fornisce un riepilogo di tutte le situazioni possibili.