L’Assegno di Inclusione (ADI) si conferma come una misura fondamentale per il sostegno economico delle famiglie italiane in difficoltà, sostituendo il precedente Reddito di Cittadinanza con un approccio mirato all’inclusione lavorativa e sociale. Questo strumento offre un supporto economico essenziale, ma pone anche l’accento sull’attivazione e il reinserimento lavorativo dei beneficiari, coinvolgendoli in percorsi formativi e di crescita personale.
L’importanza di conoscere le date di pagamento diventa quindi fondamentale, soprattutto per chi dipende da queste somme per affrontare le spese quotidiane e per pianificare al meglio il bilancio familiare. Nel mese di novembre 2024, il calendario dei pagamenti dell’Assegno di Inclusione prevede due date distinte, pensate per garantire un’erogazione tempestiva e puntuale ai beneficiari.
Carta ADI, quando arrivano i pagamenti a novembre 2024
Ricordiamo prima di tutto che questa misura prevede l’accredito dei pagamenti sulla cosiddetta Carta di Inclusione o anche “Carta ADI”. Per il mese di novembre gli accrediti arriveranno intorno al giorno 27, giorno più giorno meno, per tutti coloro che ricevono già questo sostegno dai mesi scorsi.
L’erogazione invece avviene invece, come di consueto, in un momento precedente per chi ha richiesto l’assegno e sottoscritto il pad a ottobre, ovvero per coloro che hanno presentato domanda nei mesi precedenti e ad ottobre hanno sottoscritto anche il Patto di Attivazione Digitale. Come anticipato, i beneficiari dell’Assegno di Inclusione possono riceverlo ogni mese, nel 2024 tranne nei casi di sospensione o decadenza dal beneficio.
Ricapitolando…
Per il mese di novembre, i pagamenti dell’Assegno di Inclusione sono previsti nei seguenti giorni:
- Venerdì 15 novembre 2024: Questa prima data di pagamento è destinata a coloro che ricevono per la prima volta l’ADI oppure a coloro che hanno subito un’interruzione e hanno presentato una nuova domanda accolta.
- Lunedì 27 novembre 2024: La seconda data è rivolta ai beneficiari già in corso, con le erogazioni periodiche successive.
L’erogazione dell’Assegno di Inclusione avviene, come di consueto, tramite accredito sulla carta di pagamento elettronica emessa da Poste Italiane, associata alla prestazione.
È possibile utilizzare tale carta per fare acquisti di beni e servizi, pagare utenze e, in alcune situazioni, effettuare prelievi di denaro contante (secondo i limiti previsti dalla normativa vigente).
Come già avvenuto in precedenza, va tenuto presente che le date indicate per il pagamento rappresentano l’inizio del processo di accredito e, a seconda delle procedure bancarie e postali, potrebbe esserci un piccolo scostamento nel momento in cui l’importo risulta effettivamente disponibile sulla carta del beneficiario.
Eventuali ritardi possono anche essere legati a verifiche amministrative o aggiornamenti delle posizioni dei beneficiari.
Verifiche INPS sui requisiti
A proposito di sospensioni e decadenza dell’ADI vi ricordiamo che l’INPS ha rilasciato un recente messaggio con il quale ricorda che i beneficiari dell’ADI devono comunicare all’INPS l’avvio di qualsiasi attività lavorativa entro 30 giorni, inclusa la partecipazione a percorsi di politica attiva del lavoro con indennità, ad eccezione dei tirocini di inclusione sociale.
Il reddito derivante dall’attività lavorativa non influisce sull’Adi fino a 3.000 euro lordi annui per nucleo familiare. Oltre questa soglia, l’importo viene ridotto dal mese successivo all’inizio del lavoro. E’ disponibile il modello ADI-Com Esteso per segnalare variazioni lavorative e redditi. La mancata comunicazione entro i 30 giorni può causare la sospensione dell’Adi e, se l’omissione persiste per oltre tre mesi, la decadenza del beneficio senza possibilità di recupero retroattivo.
Leggi anche: Modello ADI – Com Esteso, le istruzioni INPS per nuovo lavoro
ADI e invalidità civile
Per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI) che hanno un soggetto invalido indicato nella DSU (Modello ISEE), l’INPS da settembre ha avviato una fase di sospensione dei pagamenti al fine di effettuare accertamenti e verificare la reale condizione di invalidità.
Questo controllo mira a revocare l’assegno per coloro che presentano un’invalidità inferiore al 67%, garantendo che l’erogazione del beneficio sia destinata ai nuclei familiari in effettiva necessità.
Pertanto, in caso di soggetti con un’invalidità inferiore a tale soglia, sarà necessario ripresentare il Modello ISEE 2024, aggiornato senza l’indicazione dell’invalidità civile. Questo passaggio è fondamentale per il ripristino o la modifica dell’assegno, in base ai nuovi parametri dichiarati.
Come verificare l’importo e lo stato del pagamento
I beneficiari possono controllare lo stato del pagamento e l’importo ricevuto ad uno sportello ATM oppure presso gli sportelli di Poste Italiane.
Inoltre possono verificare accedendo al proprio fascicolo previdenziale tramite il portale online dell’INPS, utilizzando credenziali:
- SPID,
- CIE (Carta d’Identità Elettronica)
- o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Infine, è possibile ottenere assistenza rivolgendosi ai patronati o recandosi presso gli sportelli territoriali dell’INPS.
Conclusioni
Anche per il mese di novembre 2024, i beneficiari dell’Assegno di Inclusione avranno a disposizione due finestre per i pagamenti, previste a metà e fine mese. È importante che i beneficiari rispettino le scadenze e seguano le procedure previste dall’INPS, in modo da evitare ritardi o eventuali sospensioni nell’erogazione del sostegno.
Per qualsiasi dubbio o necessità, è possibile avere sostegno gratuito dai Patronati, contattare il numero verde INPS 803164 o 06164164 oppure consultare il proprio Fascicolo Previdenziale attraverso il portale online dell’Istituto, dove si possono monitorare lo stato e le tempistiche dei pagamenti.