Dopo una lunghissima attesa al via il bonus per i genitori separati. Dal 12 febbraio e fino al 31 marzo 2 aprile è possibile presentare all’Inps la domanda per accedere al contributo per genitori separati, divorziati e/o non conviventi in stato di bisogno, le cui caratteristiche sono state delineate attraverso l’articolo 12 bis, comma 1, del Decreto Sostegni del 22 marzo 2021.
Il contributo è stato istituito con uno scopo ben preciso: andare incontro alle coppie separate, aiutando il genitore che non ha percepito l’assegno di mantenimento a causa delle inadempienze dell’altro genitore, che a causa della riduzione o dell’interruzione della propria attività professionale per almeno 90 giorni tra l’8 marzo 2020 ed il 31 marzo 2022, quando è cessata lo stato di emergenza per il Covid 19.
Aggiornamento: La scadenza per la presentazione delle domande, inizialmente prevista per il 31 marzo 2024, viene prorogata al 2 aprile 2024.
È possibile richiedere il bonus per i genitori separati nel caso in cui il reddito annuo del richiedente – nel periodo d’imposta in cui è saltata la corresponsione – sia inferiore a 8.174 euro.
Bonus per i genitori separati: come richiederlo
Per presentare la domanda per ottenere il bonus per i genitori separati è necessario accedere al portale istituzionale dell’Inps, dove si deve utilizzare il servizio dedicato: “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”, disponibile nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Per accedere è necessario autenticarsi con lo SPID, la CIE o la CNS.
Mentre si effettua la compilazione, è necessario indicare con precisione e dettagliatamente gli anni che sono interessati dall’emergenza Covid 19 in cui si è verificata la condizione di bisogno. Il richiedente deve allegare tutta la documentazione necessaria, nella quale rientra anche la sentenza di separazione o i vari provvedimenti attraverso i quali viene attestato il diritto ad ottenere l’assegno di mantenimento.
Nel caso in cui il richiedente dovesse avere difficoltà a reperire i documenti, la domanda per ottenere il bonus per i genitori separati può essere salvata in bozza. La procedura può essere completata in un secondo momento, ma sempre entro la deadline del 31 marzo 2024 2 aprile 2024.
È previsto un contributo massimo pari a 800 euro al mese per un massimo di dodici mensilità. Viene versato in un’unica soluzione ed è condizionato dalle disponibilità del fondo da 10 milioni di euro previsto per questa misura.
Quali da compilare nella domanda e gli allegati da presentare
A dare indicazioni precise sulla procedura da seguire per presentare la domanda è il messaggio n. 614 del 9 febbraio 2024 dell’Inps. I richiedenti devono presentare nella domanda un’autocertificazione, che contiene le seguenti informazioni:
- i dati anagrafici e le generalità del richiedente;
- il codice fiscale;
- le coordinate bancarie o postali dove ricevere il bonus per i genitori separati;
- l’importo dell’assegno di mantenimento che spetta al richiedente, relativo al periodo compreso tra l’8 marzo 2020 ed il 31 marzo 2021. Devono essere indicate le somme non versate;
- è necessario segnalare se il coniuge inadempiente stia percependo dei redditi da lavoro dipendente;
- qualora dovesse sussistere questa eventualità, è necessario indicare la sussistenza dell’obbligo disposto dal giudice di versamento diretto;
- l’eventuale reddito che è stato percepito nel periodo in cui l’assegno di mantenimento non è stato corrisposto;
- una dichiarazione attraverso la quale si attesti il nesso di causalità tra l’inadempienza e l’emergenza Covid 19 quale fattore che ha fatto scaturire la cessazione, la riduzione o la sospensione dell’assegno di mantenimento;
- eventuali indirizzi di posta elettronica classica o certificata dove il richiedente ha intenzione di ricevere le comunicazioni.
Documenti da presentare per ottenere il bonus per i genitori separati fino a 800 euro mensili
Alla richiesta per ottenere il bonus per i genitori separati devono essere inoltre allegati:
- copia del documento di identità del richiedente;
- copia del titolo che fonda il diritto all’assegno di mantenimento.
Nel caso in cui il figlio fosse maggiorenne e disabile, è necessario presentare anche l’attestazione della disabilità, nei casi in cui:
- questa sia stata accertata prima del 2010;
- provenga da un contenzioso;
- risulti essere stata rilasciata dalle Province Autonome di Trento o di Bolzano o dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Una volta terminato il periodo di presentazione delle domande e alla successiva istruttoria del Dipartimento per le politiche della famiglia, l’Inps provvederà a versare il contributo. Per l’effettiva erogazione dello stesso non ha alcune importanza l’ordine cronologico con il quale le richieste sono arrivate.
Il bonus per i genitori separati viene erogato basandosi esclusivamente sui criteri, sulle disposizioni e sull’indicazione dei beneficiari che sono stati indicati dal Dipartimento per le politiche della famiglia.
L’Inps, in altre parole, ha sottolineato di essere unicamente responsabile della fase di erogazione. Eventuali ricorsi sulla verifica dei requisiti devono essere presentati al Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio.
Bonus genitori separati di 800 euro: a chi spetta e quali sono i requisiti
Sottolineiamo che, in base al testo varato in materia, il bonus 800 euro genitori separati:
- vale a favore del genitore in stato di bisogno, che deve occuparsi del mantenimento proprio e dei figli minori, ma anche dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi,
- che non abbia ottenuto, in tutto o parzialmente, l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore, nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.
Attenzione poi al limite di reddito, in quanto per ottenere detta agevolazione occorre che il reddito del richiedente, nell’anno in cui si domanda il sostegno di cui si tratta, sia al di sotto o pari a 8.174,00 euro.
Non solo. Vi è un altro requisito da avere per potersi veder attribuito questo sostegno economico. Il bonus spetta laddove l’altro genitore, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica, abbia cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni oppure abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019.