L’indicatore ISEE è indispensabile oggi per poter accedere a diversi sostegni economici, bonus e misure specifiche per famiglie e cittadini. Per fare un esempio, presentando l’ISEE familiare è possibile ricevere l’importo corretto dell’Assegno Unico per i figli (e più è basso l’ISEE e più si prende di assegno).
L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, e per poterlo calcolare è necessario avere a disposizione diversi dati sul reddito dell’intero nucleo familiare. Per accedere a determinati sostegni le normative impongono dei limiti massimi.
Superando queste soglie si viene quindi automaticamente esclusi dalle specifiche misure. Alcuni si chiedono come è possibile abbassare l’ISEE: diciamo subito che modificare tali valori o comunicare dati che differiscono dalla realtà è illegale, e può comportare delle conseguenze negative come sanzioni e la perdita di eventuali sostegni. Anche presentare un ISEE sbagliato porta a gravi conseguenze. Vediamo quindi in quali circostanze questo valore può essere invece abbassato.
Abbassare l’ISEE legalmente: come fare
Nel caso in cui si desideri accedere ad un sostegno o ad un bonus particolare, si rende necessario presentare il valore che riporta a situazione economica specifica del nucleo familiare, che garantisce o meno il diritto di accesso alla prestazione.
Questo valore fa riferimento sempre ai due anni precedenti: questo vuol dire che l’ISEE che viene presentato nell’anno in corso prende in considerazione la DSU e i redditi di due anni prima. Dato che il calcolo avviene in questo modo, non è raro trovarsi in una situazione attuale completamente differente.
In questo caso si può procedere ad abbassare l’ISEE legalmente, andando ad attestare qual è l’effettiva situazione economica della famiglia al momento della presentazione della dichiarazione. In questo caso si parla di ISEE corrente.
ISEE corrente: come funziona
Una soluzione ottimale per abbassare l’ISEE in modo del tutto legale consiste nel procedere con l’ISEE corrente: in questo caso vengono prese in considerazione le informazioni che riguardano i redditi di un periodo più vicino.
Chi ha cambiato lavoro nel giro degli ultimi due anni, ha subìto una perdita economica consistente o ha perso la propria occupazione, può utilizzare questo valore per confermare la situazione attuale. In particolare si può richiedere questa tipologia di valore se la situazione reddituale, prendendo in riferimento l’intera famiglia, è peggiorata almeno del 25% rispetto a quella indicata nell’ISEE ordinario.
Allo stesso modo di come funziona per il valore ordinario, per richiedere questo particolare dato è necessario presentare in un centro CAF o ad un patronato di riferimento diverse informazioni che certificano i redditi, a partire dalla DSU. L’ISEE corrente fa riferimento ai dati relativi all’ultimo anno.
Inoltre è bene sapere che:
- prima di presentare l’ISEE corrente bisogna presentare l’ISEE ordinario,
- si può presentare l’ISEE corrente dal 1° aprile di ciascun anno, e la sua validità è fino al 31 dicembre.
Abbassare l’ISEE cambiando il nucleo familiare
In determinate circostanze l’ISEE si abbassa a seguito di modifiche sostanziali del nucleo familiare. Va tenuto presente infatti che questo valore viene calcolato in base ai redditi di tutti i componenti della famiglia che vivono stabilmente nella stessa abitazione.
Nel momento in cui una o più persone si staccano dal nucleo di provenienza, diventando autonome e formando un proprio nucleo, di conseguenza cambiano anche i dati relativi al reddito complessivo.
Per fare un esempio pratico, un figlio che diventa maggiorenne e inizia a lavorare percependo un proprio reddito stabile, se decide di rendersi autonomo dalla famiglia di origine, provocherà una variazione specifica nell’ISEE del nucleo di partenza.
Anche in questo caso con qualche accorgimento si può procedere a presentare un ISEE aggiornato in base alla variazione del nucleo, indicando (solamente se questa è la realtà) che una persona non fa più parte della famiglia per cui si presenta il valore economico.
ISEE e residenza
Questa possibilità di abbassare l’ISEE legalmente è però strettamente correlata alla residenza: non è possibile infatti procedere a modificare questo valore se la persona che si stacca dalla famiglia mantiene la residenza nell’abitazione di quest’ultima.
Nel caso quindi di un figlio che si sposta di abitazione formando un proprio nucleo, quest’ultimo deve anche procedere a spostare la residenza.
In questi casi è quindi importante non confondersi: mantenere la residenza nella casa precedente può infatti causare un innalzamento dell’ISEE della famiglia di origine, impedendo ad esempio l’accesso a sostegni a cui avrebbe diritto.
Abbassare ISEE con usufrutto immobili
Relativamente agli immobili di proprietà per abbassare l’ISEE legalmente si può intervenire sulle proprietà.
Se si è in possesso di beni immobili inutilizzati, i quali figurano comunque come rendita, potrebbe essere conveniente concedere gli immobili in usufrutto.
Abbassare l’ISEE legalmente dal conto corrente
Per il calcolo dell’ISEE si tiene in considerazione anche un valore relativo ai conti correnti intestati ai membri del nucleo familiare, ovvero la giacenza media. Questa cifra indica l’importo medio del denaro tenuto sul conto in un certo periodo di tempo, in questo caso un anno.
Una opportunità che consente di abbassare l’ISEE è quella di cointestare il proprio conto con un’altra persona, che sia esterna al nucleo familiare: così facendo infatti si può suddividere l’importo a metà. Questa soluzione tuttavia è rischiosa, prima di tutto perché è necessaria una grande fiducia verso il cointestatario.
Al contrario, cointestare un conto corrente con gli altri membri del nucleo familiare può comportare un innalzamento dei valori che concorrono alla formazione dell’ISEE.
Abbassare l’ISEE aggiornando i dati
In alcuni casi può capitare di sbagliarsi a presentare i dati per il calcolo del valore relativo alla famiglia specifica. Ogni anno che si presentano i documenti per il calcolo di questo valore bisogna fare molta attenzione a individuare tutte le informazioni e i documenti corretti, come:
- I dati anagrafici del nucleo familiare: accertarsi di chi rientra effettivamente nel nucleo;
- Dati relativi ai redditi: non omettere alcuna informazione, come la DSU, e fare riferimento agli anni specifici richiesti per il calcolo;
- Dati patrimoniali: dichiarare con precisione i possedimenti immobiliari o mobiliari. Cedere degli immobili in usufrutto è vantaggioso per abbassare l’ISEE;
- Dati dei veicoli posseduti: presentare quelli pertinenti, tenendo conto di eventuali vendite;
- Dati bancari: individuare correttamente il saldo e la giacenza media dell’anno specifico;
- Altri dati relativi ai redditi o alle proprietà.
Non commettere errori è fondamentale per ottenere un conteggio veritiero dell’ISEE, per non incorrere in sanzioni o per non essere esclusi da alcuni sostegni importanti. Va ricordato infine che non tutte le misure erogate dallo Stato o dall’INPS richiedono questo valore.
Abbassare l’ISEE acquistando Btp e buoni fruttiferi postali
In ultimo, ma non meno importante, per abbassare l’ISEE vi è la soluzione nata con l’ultima legge di bilancio 2024, ovvero l’acquisto di titoli di Stato (Btp e buoni fruttiferi postali), il cui valore non andrebbe a gravare sull’ISEE.
Leggi anche: Isee più basso comprando Btp e Buoni Postali: cosa cambia con la Manovra 2024
Tuttavia non è ancora ben chiaro come dovrebbe funzionare questo meccanismo, dato che non ci sono ancora chiarimenti ufficiali dall’INPS o dall’Agenzia delle Entrate.
Pertanto al momento si consiglia di inserire questi titoli nel computo dell’ISEE per poi sottrarli con ISEE corrente o andando a modificare l’ISEE 2024 ordinario (ove possibile).
Conclusioni
Ovviamente tutte quelle sopra elencate sono tutte opzioni legali e sono previste dal nostro ordinamento, non vogliamo in nessun modo invitare le persone ad eludere la legge, ma il nostro scopo è quello di suggerire soluzioni a cui magari non si pensa, ma che sono facilmente attuabili.
In ogni caso vi invitiamo sempre a rivolgervi al vostro CAF o commercialista di fiducia per evitare di commettere errori che potrebbero costare molto cari.