Non si arresta la scure della Spending review. Il ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Patroni Griffi, nell’incontro con i sindacati, avvenuto lo scorso 13 novembre, ha illustrato il provvedimento di riduzione delle piante organiche nelle pubbliche amministrazioni.
In pratica, sono 4.028 le eccedenze tra il personale non dirigenziale della Pubblica Amministrazione. Questo quanto risulta dalle tabelle fornite dal ministero ai sindacati: 3.236 nei ministeri, 126 negli enti pubblici di ricerca e 666 negli enti pubblici non economici. Per quanto riguarda i dirigenti, l’eccedenza totale è di 487; 48 i dirigenti in esubero di prima fascia, 439 di seconda. La riorganizzazione di questi posti di lavoro (perchè di questo si tratta), comporterà un risparmio stimato in circa 342 milioni di euro.
Sono comunque dati parziali, non essendo ricompresi nelle tabelle esposte dal Ministro gli Enti locali, le Forze Armate, e alcuni ministeri come gli Interni, la Giustizia,o gli Esteri.. A queste cifre poi, si aggiungono (seppur non conteggiati) i circa 200 mila precari che lavorano nella pubblica amministrazione centrale e periferica che, vedranno il loro contratto scadere il prossimo 31 dicembre (fonte CGIL)
Il Ministro ha precisato che non si tratta di esuberi ma di eccedenze che “saranno gestite insieme ai sindacati”. “Verificheremo i pensionamenti ordinari e i prepensionamenti, gli strumenti di flessibilità come il part time, la mobilità volontaria e quella obbligatoria per due anni con riduzione degli stipendi. Quando si arriverà a questa fase, si potrà parlare di esuberi veri e propri”. Vedremo dunque cosa accadrà.
Tabella organico in eccedenza nella PA (818,8 KiB, 864 hits)
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