Il Ministro Madia, ha presentato ai sindacati la bozza di riforma della Pubblica Amministrazione che oggi, 13 giugno, sarà in discussione nel Consiglio dei Ministri. La bozza è il risultato anche della consultazione pubblica on line voluta dal governo e, lanciato lo scorso 30 aprile con una lettera aperta ai dipendenti e cittadini del Ministro per la funzione pubblica.
Vediamo i punti salienti.
La bozza di riforma della Pubblica Amministrazione Madia
Abrogazione del trattenimento in servizio
Dal prossimo 31 ottobre l’istituto del trattenimento in servizio per chi ha raggiunto l’età pensionabile, non esisterà più. Sono fatti salvi quelli in essere “fino al 31 ottobre 2014″.
Mobilità obbligatoria e volontaria
Possono essere disposti trasferimenti di dipendenti pubblici entro 100 KM dal posto ove abitualmente lavorano. Non sarà più necessario il nulla osta per la mobilità volontaria.
Possibilità di demansionamento
I dipendenti pubblici “in disponibilità” ( ossia i dipendenti collocati in mobilità a seguito di rilevazioni di eccedenze) possono presentare richiesta di ricollocazione «in via subordinata, in una qualifica o in posizione economica inferiore o di inferiore area o categoria, al fine di ampliare le occasioni di ricollocazione.
Divieti di incarichi dirigenziali in soggetti in acquiescenza
La Pubblica Amministrazione non potrà dare a soggetti collocati in quiescenza, incarichi dirigenziali o cariche in organi delle amministrazioni.
Semplificazioni e flessibilità nel turn over
Fatta eccezione per i Corpi di polizia, le Pubbliche amministrazioni possono procedere all’assunzione di personale a tempo indeterminato nella quota del 20% di quella relativa al personale di ruola cessato l’anno precedente. Percentuale che sarà del 60% nel 2016, 80% nl 2017 e, 100% nel 2018.
Istituzione archivio unico e carta unica del veicolo
In arrivo la carta unica del veicolo nella quale sono annotati i dati relativi alla proprietà del veicolo, motoveicolo e rimorchi. Previsto anche un aumento del bollo auto del 12% per il solo 2015.
Riduzione dei permessi sindacali
Inoltre dal 1 agosto 2014 i contingenti complessivi dei distacchi, aspettative e permessi sindacali sono ridotti del 50% per ogni organizzazione sindacale.
Infine altre norme riguardano gli incarichi dirigenziali negli Enti Locali, semplificazioni in tema di permesso di costruire per l’edilizia e della scia; definizione delle attribuzioni dell’Autorità nazionale anticorruzione, autorità indipendenti e appalti pubblici.