Tra i vari bonus ed agevolazioni oggi previste ce n’è una che potrebbe essere passata inosservata ai più, ma che merita invece di essere ricordata e conosciuta. Ci riferiamo al credito d’imposta o tax credit musica 2023 per costi sostenuti anno 2022 su cui, con avviso del Ministero della Cultura dell’11 maggio 2023, le istituzioni danno utili informazioni per la presentazione della domanda di accesso.
Di riferimento è il decreto n. 1781 del 10 maggio scorso del Direttore Generale Cinema ed Audiovisivo presso il Ministero della Cultura: vediamo allora in breve che cos’è il tax credit per le imprese del settore della musica, come funziona, chi ne può beneficiare e come fare domanda per conseguirlo.
I dettagli.
Tax credit musica: di che si tratta
L’agevolazione (da non confondere con il bonus musica per i privati) è rivolta alle imprese del settore audio visivo, non è una novità assoluta perché ha le sue origini nel D.L. n. 91 del 2013, tuttavia il tax credit o credito d’imposta musica è stato poi riconsiderato e modificato da provvedimenti successivi.
Spicca in particolare il decreto interministeriale Cultura-Economia del 13 agosto di due anni fa, con al suo interno regole ad hoc per l’applicazione del credito d’imposta per la promozione della musica.
Leggi anche: Bonus zanzariere 2023: cos’è, chi può richiederlo e come funziona
Ebbene, detto bonus si rivolge specificamente ai seguenti beneficiari:
- imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali;
- imprese produttrici e organizzatrici di spettacoli musicali dal vivo, esistenti da almeno un anno anteriormente alla domanda di accesso al beneficio in oggetto.
Il meccanismo prevede l’assegnazione ai citati soggetti di un credito d’imposta in misura pari al 30% dei costi sopportati nel corso del 2022 per finanziare attività di sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione di registrazioni fonografiche e videografiche musicali.
Qual è la sua finalità
Come accennato sopra, il contributo in oggetto ha origini lontane, ovvero nell’art. 7 del Dl n. 91/2013, e – dopo essere uscito di scena – è ritornato con il decreto “Agosto” a decorrere dal 2021 e dettagliato ulteriormente dal “decreto Ristori”. Finalità del bonus o credito d’imposta per la musica è sollecitare il rilancio del sistema musicale italiano attraverso un’agevolazione fiscale ad hoc.
Onde accedere al contributo – in base a quanto definito dal decreto direttoriale del 10 maggio 2023 – occorre a pena di inammissibilità che la domanda bonus o credito d’imposta per la musica sia presentata utilizzando la piattaforma informatica online – link di riferimento https://doc.cultura.gov.it
Approfondiamo di seguito questi aspetti.
Quando e come fare domanda
Il citato decreto del Ministero della Cultura, il n. 1781 del 10 maggio scorso, include i dettagli sulle modalità telematiche utili alla presentazione della domanda per il riconoscimento del bonus o credito d’imposta per la musica. Nel testo, insieme con le informazioni per trasmettere l’istanza di accesso alle agevolazioni, si precisa infatti che le imprese aventi i requisiti richiesti debbono:
- essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec);
- avere un dispositivo per l’apposizione della cd. firma digitale emesso da uno dei certificatori autorizzati;
- ricordare che la domanda di accesso al bonus o credito d’imposta per la musica deve essere sottoscritta in formato digitale legale rappresentante dell’impresa. Inoltre, la firma digitale è obbligatoria anche in ipotesi di accesso via Spid.
Se ci si chiede della finestra temporale per l’invio della richiesta il periodo di riferimento è compreso tra il 15 maggio e il 14 luglio prossimo. La domanda va trasmessa appunto via web servendosi della piattaforma informatica DGCOL, seguendo le istruzioni riportate e usando l’apposita modulistica.
Ulteriori chiarimenti sulla domanda
Onde garantire il rispetto dei termini di invio, ricordiamo altresì che fa fede la data di invio rilevabile dalla piattaforma DGCOL e indicata nella Pec generata in modo automatica dalla stessa piattaforma digitale, alla fine della compilazione della modulistica sul web.
Leggi anche: MIMIT, nuovo bando da 400 milioni per le imprese del Mezzogiorno
La domanda in oggetto va accompagnata da tutta la documentazione richiesta e con l’istanza online gli interessati ad accedere al bonus o credito d’imposta musica sono altresì tenuti a consegnare il supporto fisico dell’opera, oggetto della domanda di agevolazione. Queste le modalità:
- raccomandata A/R indirizzata alla D.G. Cinema e audiovisivo – Servizio I – Tax credit Musica,
- oppure consegna a mano, in busta chiusa, con indicazione “Allegato istanza credito d’imposta, art. 7 D.L. n. 91/2013 – DI 13 agosto 2021 e ss.mm.ii“.
Come precisa l’Agenzia delle Entrate nel proprio sito web, l’ufficio responsabile del procedimento è il Servizio I della Direzione generale Cinema e audiovisivo, mentre online è disponibile il manuale per la compilazione delle domande, usando il link “DGCOL – Materiali utili“.
Per ulteriori informazioni sull’iniziativa del bonus o credito d’imposta per la musica, rinviamo comunque al recente decreto direttoriale del 10 maggio scorso, recante i dettagli sulle modalità telematiche di trasmissione dell’istanza. Per possibili necessità di chiarimenti circa l’istruttoria è altresì possibile scrivere all’indirizzo: taxcreditmusica@cultura.gov.it